Fisher-Black, dagli antipodi al podio
Ad Agrigento, in un finale che punta all'insù, la sparata micidiale del giovane ciclista neozelandese ad un km dalla conclusione non lascia scampo agli avversari. Albanese è secondo, Ulissi terzo
La prima tappa del Giro di Sicilia misura 159 km e si svolge nella parte sud occidentale dell’isola, con partenza da Marsala ed arrivo ad Agrigento. Il percorso strizza l’occhio agli scattisti ed ai finisseur visto che l’arrivo è lo stesso della seconda tappa del Giro 2020 quando si impose Diego Ulissi. Il toscano, presente alla partenza, conosce quindi il finale di corsa ed ha chances più che concrete per vincere la tappa, all’interno di una UAE Team Emirates che appare una delle squadre più attrezzare per puntare alla vittoria finale, dove oltre a Ulissi possono ben figurare George Bennett e Rafal Majka. Da segnalare che dopo infortuni più o meno lunghi, fanno il loro debutto stagionale Alvaro Hodeg tra le fila dell’UAE Team Emirates e Vincenzo Albanese in quelle dell’EOLO Kometa.
La fuga di giornata ha preso il via dopo una dozzina di km dalla partenza grazie all’azione di sette ciclisti ovvero Sebastian Schonberger (Human Powered Health), Michael Belleri (Biesse-Carrera), Niccolò Galli (Nazionale Italiana), Nicolas Milesi (Colpack Ballan), Umberto Poli (Novo Nordisk), Matteo Montefiori (Technipes #inEmiliaRomagna) e Roland Thalmann (Tudoe Pro Cycling). Sono state principalmente l’Astana Qazaqstan e l’UAE Team Emirates a condurre l’inseguimento, con il vantaggio dei sette uomini di testa che non ha mai superato i 3 minuti.
Sui saliscendi che precedevano e seguivano il traguardo volante di Montallegro, a poco più di 30 km dalla conclusione, un allungo di Thalmann spezzava il gruppo di testa. Lo svizzero transitava in prima posizione ed insisteva nell’azione, alla quale rispondevano soltanto Belleri e Schonberger. Una decisa accelerazione da parte del gruppo riprendeva infine il terzetto di testa quando mancavano 5 km alla conclusione.
A poco meno di 3 km dalla conclusione partiva Emanuele Ansaloni (Technipes #inEmiliaRomagna) ma il gruppo tirato in un primo tempo dalla Green Project-Bardiani CSF-Faizanè non dava troppo spazio al ciclista bolognese. A poco meno di 2 km dalla conclusione era l'UAE Team Emirate a mettere in fila il gruppo che sembrava prepararsi ad una volata piuttosto ristretta. Ma Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) era autore di una violenta accelerazione proprio sotto lo striscione dell'ultimo km che gli permetteva, rilanciando l'azione, di mantenere un vantaggio tale da riuscire a imporsi sul traguardo di Agrigento.
A 8 secondi di ritardo il gruppo inseguitore veniva regolato da Vincenzo Albanese che precedeva Diego Ulissi, mentre chiudevano la top five Damiano Caruso (Bahrain Victorious) in quarta posizione ed Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) in quinta posizione. Completavano la top ten, dalla sesta alla decima posizione, Valerio Conti (Corratec), Thomas Pesenti (Beltrami TSA-Tre Colli), Lennert Teugels (Bingoal WB), George Bennett (UAE Team Emirates) e Kobe Goossens (Intermarchè Circus Wanty). Fisher-Black ottiene la prima vittoria stagionale ed è la prima maglia rossa con 12 secondi di vantaggio su Albanese e 14 secondi di vantaggio su Ulissi.
Domani la seconda tappa da Canicattì a Vittoria, lunga 193 km, è quella più facile dal punto di vista altimetrico di tutto il Giro di Sicilia 2023. Nonostante un percorso piuttosto vallonato, sono assenti gpm ed in particolare gli ultimi 30 km sono tutti in leggera discesa. E' sicuramente una tappa in cui i velocisti potranno dire la loro, a meno di fughe ben assortite o di improbabili azioni da finisseur negli ultimi km.