Wout van Aert è appena tornato nel ciclocross e detta già legge!
Il nativo di Herentals sbaraglia la concorrenza - modesta - in quel di Essen, prova dell'Exact Cross. La sua non sarà una stagione intensa, ma pare essere comunque all'altezza del proprio nome. Secondo Adams, terzo Aerts
Prima del via Wout van Aert e il suo nuovo allenatore Mathieu Heijboer avevano messo le mani avanti dichiarando che questa stagione di ciclocross non avrebbe rappresentato un reale obiettivo per WVA, ma fosse esclusivamente una tappa di passaggio in vista dei rendez-vous del 2024 su strada, quindi parte della preparazione invernale. Eppure, lo stesso Wout non ha potuto negare - ma si sa anche senza esplicite affermazioni - che una volta sceso in campo si trova sempre a dare il massimo, a prescindere dallo stato di forma o dall'importanza della gara.
E così è stato anche oggi in quel di Essen, appuntamento appartenente al calendario dell'Exact Cross che è stato snobbato dalla maggior parte dei crossisti più forti, i quali o sono in Spagna ad allenarsi o già a Vermiglio in vista della prova di Coppa del Mondo che si terrà proprio domani in Val di Sole (o, come Tom Pidcock e Mathieu van der Poel, esordiranno a breve). Van Aert ha avuto vita facile nel suo successo e ha palesato un'ottima gamba, non tanto inferiore a quella ammirata negli scorsi inverni fuoristrada; seppur breve, il suo 2023-2024 sarà ugualmente intenso e ambizioso.
Era al via quest'oggi anche il ceco Zdenek Stybar, anch'egli al primo appuntamento stagionale. Il tre volte campione del mondo - proprio come WVA - è partito fortissimo, prendendo la testa della corsa dopo appena due minuti e tenendosi alle spalle anche lo stesso Van Aert. Dopo cinque minuti però la sua spinta feroce è stata intaccata dalla sopraggiunta stanchezza e così Stybar (alla fine diciottesimo) ha dovuto lasciare il passo a Lander Loockx, Jens Adams, Thijs Aerts e a WVA. Loro quattro erano i testa compatti al secondo giro, con un buon vantaggio sugli inseguitori. Poco prima della mezz'ora però Van Aert ha deciso che era tempo di andare e quasi senza attaccare se li è levati tutti e tre di ruota, facendo lievitare nel corso della seconda metà di gara il proprio vantaggio. Alle sue spalle Adams ha retto meglio di Aerts, il quale ha comunque ottenuto con discreta facilità il podio finale. Per loro distacchi comunque abissali: 1'36" per Adams e 2'51" per il fratello di Toon (il quale dal 16 febbraio - giorno in cui finirà la sua squalifica - correrà con il team Deschacht-Hens-Maes). Cifre che indicano come anche stavolta sarà Van Aert (e con lui, non serve nemmeno dirlo, il campione del mondo Van der Poel) l'uomo da battere nel periodo natalizio.
La gara femminile
Nella prova femminile assenti le grandi: spazio per Marion Norbert-Riberolle e per Aniek van Alphen, atlete che in questi primi due mesi di stagione hanno dato prova di poter competere con costanza per la top 5/10 (a seconda della concorrenza), dimostrando di essere ulteriormente cresciute rispetto alle scorse annate e di aver trovato una dimensione soddisfacente con quest'ultimo passo avanti. La vittoria è stata appannaggio della francese naturalizzata belga (una che nel fango ci sguazza), la quale si è imposta con 12" di margine proprio su Van Alphen. Rispettato dunque l'assioma più vero del ciclocross: il più forte vince (quasi) sempre. Ha chiuso il podio l'altra belga, Laura Verdonschot, a 1'18".