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Tour of Britain, a Mansfield prova di forza di Ian Stannard. Terzo Giovanni Carboni

08.09.2018 16:43

Fuga in porto nella settima tappa del Tour of Britain: la West Bridgford-Mansfield di 215.6 km, disputata sotto una pioggia battente, ha visto tanti tentativi di attacco nel tratto iniziale. L'azione che caratterizzerà la giornata nasce attorno al km 25 per opera del tedesco Nils Politt (Team Katusha Alpecin) e del britannico Ian Stannard (Team Sky), raggiunti pochi km più tardi dal marchigiano Giovanni Carboni (Bardiani CSF) e dai britannici Mark NcNally (Wanty-Groupe Gobert) e Alex Paton (Canyon Eisberg).

Il gruppo lascia spazio e quando inizia a lavorare è troppo tardi, anche per la qualità degli attaccanti, con un margine massimo di 7' al km 110. Lotto Soudal, Mitchelton-Scott e Quick Step Floors iniziano a lavorare attorno ai meno 80 km dal traguardo, ma non c'è niente da fare, con i battistrada che iniziano gli ultimi 50 km con ancora 5'.

Proprio in questa fase Paton non ce la fa più e molla, mentre gli altri quattro proseguono di comune accordo entrando negli ultimi 25 km con 4'15" di vantaggio. Poco dopo, su un dentello ai meno 22.5 km, il cambio di scenario: Stannard attacca e il solo Politt rimane con lui. McNally decide subito di rialzarsi mentre Carboni prova a resistere cercando un difficile inseguimento.

La coppia di testa scoppia ai meno 16.8 km con Stannard che attacca ancora su una contropendenza. Il britannico guadagna metro dopo metro, pedalata dopo pedalata: per quasi 8 km il divario di Politt rimane nell'ordine degli 8" fino al punto in cui, attorno ai meno 8 km, il tedesco deve desistere dal tentativo di inseguimento, con il proprio ritardo che aumenta a dismisura.

Ian Stannard torna così al successo dopo quasi due anni, lui che non esultava dalla quarta tappa dell'Herald Sun Tour 2017. Per il trentunenne del Team Sky è la seconda affermazione della carriera nella corsa di casa, dopo un altro assolo vincente ottenuto nel 2016. Per dare ulteriore valore al successo, basti pensare che la media tenuta è stata superiore ai 44 km/h, in una giornata ben oltre i 200 km e disputata sotto la pioggia.

Seconda posizione a 59" per Nils Politt (Team Katusha-Alpecin) mentre terzo a 3'09" un bravissimo Giovanni Carboni (Bardiani CSF). Quarta posizione a 3'54" per Mark McNally (Wanty-Groupe Gobert), riuscito di poco a salvarsi dal rientro del gruppo, giunto a 4'04".

La top ten viene completata dal lettone Emils Liepins (ONE Pro Cycling), dal neozelandese Patrick Bevin (BMC Racing Team), dal britanni Ethan Hayter (Gran Bretagna), dall'italiano Paolo Simion (Bardiani CSF), dal britannico Andrew Tennant (Canyon Eisberg) e dal neerlandese Nils Eekhoff (Team Sunweb).

Tutto invariato in classifica con Julian Alaphilippe (Quick Step Floors) che conserva la vetta con 17" su Wout Poels (Team Sky), 33" su Primoz Roglic (Team LottoNL-Jumbo), 46" su Patrick Bevin (BMC Racing Team) e 51" su Bob Jungels (Quick Step Floors). Domani la chiusura con una passerella a Londra di 77 km dedicata alle ruote veloci.

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