Nick Schultz apre la Volta a Catalunya col buco che sorprende Pogačar
Prima vittoria World Tour per l'australiano, che resiste fino al traguardo di Sant Feliu de Guíxols dopo l'aiuto di Stephen Williams (terzo). Per Tadej occhi già su Vallter 2000
Forse la sorpresa più grande di questo inizio di stagione a livello World Tour, sul traguardo di Sant Feliu de Guíxols, nella giornata di apertura della Volta a Catalunya. Nicholas Jack William Schultz, ventinove anni da Brisbane, trova la prima vittoria nella sua carriera nel World Tour, lasciandosi alle spalle niente meno che Tadej Pogačar, che non è riuscito a chiudere sull'australiano per una questione di pochi centimetri.
Dopo il terzo posto alla Sanremo, lo sloveno è atterrato ieri a Barcellona per la sua unica apparizione in una corsa a tappe prima del Giro d'Italia, e già oggi è andato vicinissimo alla vittoria sull'arrivo dove l'anno scorso si erano scontrati per la prima volta Primož Roglič e Remco Evenepoel. Questa volta non c'è stato un confronto diretto, perché Tadej non ha avuto rivali nella volata in salita, ma è stato anticipato dal più classico dei buchi, architettato a 1200 metri dal traguardo da Schultz e Stephen Williams, che ha chiuso al terzo posto.
Volta a Catalunya 2024, la cronaca della prima tappa
Per il terzo anno di fila la Volta a Catalunya si apre con la stessa partenza e arrivo da Sant Feliu de Guíxols, ma quest'anno con un percorso leggermente diverso. L'ultima salita diventa l'Alt de San Grau (8 chilometri al 4%), un po' più vicina al traguardo, che cambia leggermente il modo di interpretare la tappa. La presenza di Pogačar è però il vero fattore che cambia lo spartito rispetto alle ultime edizioni, perché la UAE Emirates prende decisamente in mano la situazione già da molto lontano, su un terreno ondulato che tiene sempre il gruppo piuttosto impegnato.
Nella fuga iniziale ci sono Simone Petilli (Intermarché-Wanty), Kenny Elissonde (Cofidis), Alex Baudin (Decathlon Ag2r La Mondiale), Ådne Holter (Uno-X Mobility) e Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi), che non salgono mai sopra i tre minuti di vantaggio e vengono ripresi a oltre trenta chilometri dall'arrivo. Nel frattempo la corsa perde uno dei suoi protagonisti attesi, specialmente per un arrivo come quello di oggi: Maxim van Gils, uno dei grandi nomi di questo avvio di stagione, rimane coinvolto in una caduta ed è costretto a chiamarsi fuori dalla contesa, portando a termine la tappa a oltre quindici minuti dal vincitore. Per il belga non sono stati riscontrate fratture al polso dolorante, ma la Lotto Dstny comunica che verrà rivalutato nei prossimi giorni.
La fuga viene ripresa in tempo per il traguardo volante di Llagostera, che mette in palio i primi secondi di abbuono per gli uomini di classifica. A fare bottino pieno è Egan Bernal, che riesce ad anticipare Pogačar e manifesta la sua intenzione di fare nuovamente classifica dopo il buon risultato della Paris-Nice. La UAE continua a spremere il gruppo anche sull'Alt de Sant Grau, dove Pavel Sivakov e anche João Almeida fanno il ritmo per cercare di ridurre il più possibile il gruppo, mentre anche il Team Visma Lease a Bike si fa vedere nelle prime posizioni, con Attila Valter a pilotare Sepp Kuss.
L'ultima ruota veloce a perdere le ruote in salita è Bryan Coquard, che insieme a Marijn van den Berg poteva essere uno dei pochi velocisti in grado di giocarsi la vittoria su un arrivo piuttosto impegnativo. Il finale diventa quindi una questione per puncheur puri, con Pogačar che non si nasconde e mantiene le primissime posizioni del gruppo anche in discesa, dove Almeida e Marc Soler disegnano le curve e stoppano il tentativo di Mauri Vansevenant (Soudal-Quick Step).
L'ultimo chilometro
Nel tratto più pedalabile della discesa si affaccia nelle prime posizioni anche la coppia della Free Palestine, con Nick Schultz a pilotare Stephen Williams, un altro dei possibili favoriti per la vittoria di tappa. L'australiano e il gallese affrontano molto bene la serpentina di curve che porta verso il finale, che tende a scendere quasi fino all'ultimo chilometro. Sulla loro ruota ci sono ancora Valter e Kuss, mentre Pogačar è rimasto senza compagni di squadra per tirargli la volata.
A milletrecento metri dal traguardo, all'ultima curva a novanta gradi, Williams si lascia sfilare e apre uno spiraglio per il compagno Schultz, che si tuffa verso l'ultimo chilometro con una bella sparata. Alle sue spalle a quel punto nessuno ha la prontezza per andare subito a chiudere: la Visma non ha un uomo abbastanza veloce e di conseguenza Valter non si spende al massimo, mentre le altre squadre devono riorganizzarsi da dietro dopo che le curve precedenti avevano messo tutti in fila. Schultz al contrario continua a spingere al massimo, per portare a termine un'azione architettata alla perfezione.
Ai -500, quando l'australiano ha ancora un buonissimo margine, prova a fare da guastafeste Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe), che lancia uno sprint lunghissimo che fa sostanzialmente da leadout per tutti gli altri, compreso il suo compagno Aleksandr Vlasov. Pogačar rimane coperto fino ai -300, quando lancia finalmente la sua volata, con cui riesce subito ad aprire un gap importante sul resto del gruppo ad eccezione di Williams, che gli resta in scia per un po'. Negli ultimi 100 metri lo sloveno rinforza ulteriormente per l'ultimo disperato tentativo di chiudere il buco, ma Schultz riesce a resistere fino al traguardo, con il compagno che esulta alle sue spalle.
Dorian Godon (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck) arrivano lanciati da dietro per completare la top five, togliando a Pogačar anche la possibilità di guadagnare un paio di secondi oltre all'abbuono sugli altri uomini di classifica, alcuni dei quali piazzati tra i primi dieci (Ilan van Wilder settimo, Kuss ottavo, Vlasov nono). Paga invece quasi un minuto Simon Yates, che rientrava oggi dopo più di un mese di stop ed evidentemente non era al top della forma. Rimangono invece coinvolti in una caduta dentro l'ultimo chilometro sia Bernal che il duo Damiano Caruso-Wout Poels (Bahrain Victorious), che ripartiranno con lo stesso tempo dei migliori, e apparantemente senza grosse conseguenze. Domani si arriva a Valtter 2000, altro classico arrivo della Volta, dove per la prima volta vedremo Pogačar alle prese con una salita da scalatori puri nel 2024.