Che facciamo Davide, #stiamosereni?
Si avvicinano le scelte definitive per la nazionale di Cassani che in Yorkshire inseguirà la prima medaglia mondiale in linea della gestione del ct romagnolo. Forfait di Ballerini, resta qualche dubbio importante
Mai come quest'anno sembra un vero e proprio rebus la composizione della nazionale italiana per i Campionati del Mondo: a 9 giorni dalla gara più attesa della rassegna iridata abbiamo solo una lunga lista di pre-convocati e tanti dubbi sui possibili titolari, purtroppo non per abbondanza di stelle in grandi condizioni di forma ma proprio per le difficoltà che stanno attraversando alcune pedine importanti. Adesso però per Davide Cassani è giunto il momento delle scelte ed il Memorial Pantani in programma domani sarà l'ultima gara da cui il nostro commissario tecnico potrà trarre indicazioni e dopo l'arrivo sapremo finalmente tutto. In virtù degli ultimi test, proviamo a capire qui ciò che ci potrebbe aspettare.
Trentin capitano indiscusso
Come detto, di certezze l'Italia ne ha poche, ma una di queste è che il ruolo di capitano e punto di riferimento in corsa sarà affidato a Matteo Trentin che negli ultimi due anni è maturato tanto e che su un percorso come quello inglese, nervoso ma non durissimo, può sicuramente esprimersi al meglio. Il 30enne della Mitchelton-Scott ha dimostrato di essere in buona condizione al Tour of Britain dove ha vinto una tappa, si è quasi sempre piazzato tra i primi dieci ed in classifica generale ha chiuso in seconda posizione arrendendosi solo al fenomeno Mathieu van der Poel: nei pronostici della vigilia Trentin avrà sicuramente diversi corridori davanti a sé, ma è veloce, è bravo sia sul passo che sugli strappi e non ha mai avuto paura di esporsi in prima persona.
Altri due punti fermi della squadra azzurra, che all'occorrenza potranno entrare in gioco come seconde punte, sono Sonny Colbrelli e Diego Ulissi: entrambi hanno qualche limite quando si corre ai massimi livelli, ma stanno bene, sono resistenti e veloci e posso essere ottime carte da spendere al momento giusto della corsa anticipando lo scontro diretto tra tutti i migliori. Il bresciano della Bahrain-Merida era andato bene in Germania, ma in Canada si era reso protagonista di un brutto passaggio a vuoto che aveva destato preoccupazione e fatto sorgere domande se fosse davvero opportuno affidarsi a lui ai Mondiali: quello della trasferta nordamericana, però, era stato solo un malanno passeggero per Colbrelli che ieri alla Coppa Sabatini ha tranquillizzato tutti con una buona prestazione. Ulissi invece ha convinto per tutta l'estate, ha raggiunto il top in Canada (secondo e quarto) ed il Pantani sarà l'ultima rifinitura della condizione.
Tre corridori brillano per condizione fisica
Se guardiamo allo stato di forma dei singoli, le ultime gare hanno messo in evidenza tre corridori in particolare che hanno scelto tutti in percorso di avvicinamento un po' diverso. Le classiche italiane hanno messo in evidenza un grande Giovanni Visconti che, a 36 anni abbondanti e dopo un brutto infortunio al Giro d'Austria, si è presentato a questo finale di stagione in ottima forma e forse anche con gambe un po' più fresche rispetto a chi ha corso di più o disputato grandi giri: fino alla settimana scorsa quasi nessuno avrebbe preso in considerazione il corridore della Neri Sottoli-Selle Italia-KTM, adesso invece sembrerebbe un elemento indispensabile, anche per come sa lavorare in funzione dei compagni.
Da una squadra Professional, la Israel Cycling Academy, arrivano anche Davide Cimolai e Kristian Sbaragli che hanno messo in mostra una bella gamba nelle ultime gare. Cimolai, pedina chiave per il successo di Matteo Trentin all'Europeo 2018, è passato dal Tour of Britain dove ha convinto con sei top5 in otto tappe, Sbaragli invece è passato dal Canada dove è stato sesto a Montréal risultando nettamente il migliore dei nostri dopo Diego Ulissi e questo gli è valso un inserimento all'ultimo minuto nella lista dei pre-convocati: entrambi si sono confermati in buona forma alla Coppa Sabatini e se Cimolai sembra praticamente sicuro della convocazione, le quotazioni di Sbaragli sono in netto rialzo.
Acciaccati o in ritardo: da leader a possibili esclusi
Arriviamo ora alle note dolenti, quei corridori di qualità da cui Cassani poteva aspettarsi tanto e che invece non stanno girando come si sarebbe sperato. Con Elia Viviani e Vincenzo Nibali fuori dai giochi, c'era tanta attesa per Gianni Moscon che negli ultimi due Campionati del Mondo ha dimostrato di avere la classe necessaria per puntare ad un grande risultato in una corsa di prestigio: il trentino del Team Ineos, però, è reduce da una stagione molto opaca e pur apprezzando la voglia di mettersi in mostra, il sesto posto nella classifica finale del Tour of Britain non è stato certo un risultato entusiasmante. L'assenza di Moscon dalle due gare toscane dove era presente il Team Ineos ha stupito, anche perché potevano essere importanti per crescere di condizione: può essere che il ct gli abbia già dato rassicurazioni sulla convocazione e che abbia preferito fare allenamenti specifici, o si giocherà anche lui il tutto per tutto domani in Romagna?
Altri corridori da cui ci aspettava un segnale che purtroppo non sta arrivando sono Alberto Bettiol e Davide Formolo, entrambi alle prese con delle noie fisiche e senza il tempo necessario per un recupero tranquillo. Dopo l'impresa del Fiandre, l'unica parentesi convincente di Bettiol è stata ai Campionati Italiani, per il resto non si è più visto a livelli super: il 12° posto di Québec City rischia di essere troppo poco per entrare tra gli otto titolari, a meno che Cassani non abbia in mente una condotta di gara garibaldina e preferisca fare a meno di un gregario puro. Formolo invece è caduto alla Vuelta e solo una grande prestazione al Memorial Pantani potrebbe ribaltare il parere più diffuso attualmente di una sua esclusione.
Puccio favorito nel ruolo di uomo squadra, Ballerini ko
L'ultima analisi la teniamo per quello che potrebbe essere l'uomo di fatica della nostra nazionale, quel corridore dedicato a proteggere il capitano ed eventualmente a ricucire buchi o a rimediare a piccoli errori. È evidente che in Inghilterra non sarà l'Italia la nazione che si dovrà far carico di controllare la corsa, però un corridore capace di fare tanto lavoro oscuro può essere importante e rientra nella filosofia di Davide Cassani e di buona parte dei ct azzurri: a seconda dello scenario tattico che si ha in mente, questo potrebbe anche essere un ruolo sacrificabile, ma per il momento non sembra essere questo il caso.
Ad oggi il nome più gettonato sembra essere quello di Salvatore Puccio, gregario molto apprezzato dal Team Ineos che però non corre dalla Vuelta: anche per lui il Memorial Pantani di domani è importante. Le alternative a Puccio sono quelle di Dario Cataldo, anche lui molto convincente nel GT iberico, e Daniel Oss, il quale però non si è messo particolarmente in evidenza negli ultimi tempi; l'altro uomo candidato al ruolo era Davide Ballerini, ma proprio oggi il corridore dell'Astana si è tirato fuori a causa di un virus che si porta dietro da più di una settimana e che lo obbliga a saltare le prossime gare. Tra circa 24 ore finalmente la situazione verrà chiarita: in ogni caso i corridori che effettivamente prenderanno il via dovranno essere comunicati all'UCI 48 ore prima della gara, quindi facciamo attenzione anche ai nomi delle riserve che dovranno comunque farsi trovare pronte per ogni evenienza.