Roglic vince la 7a tappa del Giro del Delfinato 2024 ©Critérium du Dauphiné
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Giro del Delfinato: Roglic rinato, Ciccone ritrovato, Evenepoel affaticato

Lo sloveno vince di nuovo e ipoteca la corsa, il belga va alla deriva. Altra buona prestazione dell'abruzzese, terzo al traguardo e nono in classifica

08.06.2024 17:21

Sul traguardo Samoëns 1600 è ancora una volta Primoz Roglic ad alzare le braccia al cielo. Dopo la vittoria di ieri lo sloveno finalizza uno splendido lavoro dei suoi compagni di squadra e mette una seria ipoteca sul Delfinato 2024. Beffato Marc Soler, ripreso ai meno 2,1 chilometri dalla vetta, dopo una giornata in fuga e una cavalcata solitaria di oltre 40 chilometri. Giulio Ciccone si conferma in grande forma, chiudendo terzo e rientrando in top ten in classifica generale. 

La giornata di oggi fa registrare il crollo di Remco Evenepoel  che chiude a 1’46” e abbandona definitivamente il sogno di vincere questa edizione del Giro del Delfinato. Ora il rivale principale di Roglic sembra essere Matteo Jorgenson , secondo al traguardo di oggi. Per Roglic è l’ottantatreesima vittoria in carriera, la terza stagionale, dopo la tappa di ieri e la crono d'apertura al Giro dei Paesi Baschi.

Giro del Delfinato 2024, la cronaca della settima tappa

La settima tappa del Giro del Delfinato 2024, da Albertville a Samoëns 1600, di 155.3 km, è la tappa regina di questa edizione della corsa francese. Si tratta di una frazione da oltre 4300 metri di dislivello con 3 GPM di prima categoria - il Col des Salaisies (9.4 km al 6.6% di pendenza media), la Cote d’Araches (6.1 km al 7.1%) e il Col de la Ramaz (13.9 km al 7.1%) – al quale fa seguito l’ascesa finale “Hors Categorie” a Samoëns 1600, con i suoi 10 km al 9,3%. 

Anche quest’oggi la tappa si apre con l’annuncio di un ritiro illustre, quello di Tao Geoghegan Hart (Lidl-Trek) ,che ieri era arrivato al traguardo pesantemente attardato, al quale nei primi chilometri si accodano diversi altri corridori, tra cui Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step) prezioso gregario di Remco Evenepoel

Si parte in salita ed è subito bagarre

Dopo diversi tentativi di evasione dal gruppo principale, al chilometro 22 si avvantaggiano quattro uomini: Marc Soler (UAE Emirates), Davide Formolo (Movistar), Lorenzo Fortunato (Astana) e Nicolas Prodhomme (Decathlon- AG2R La Mondiale). Nel gruppo, intanto, continuano gli attacchi. Nei pressi del primo GPM di giornata ai quattro battistrada si accodano anche Darren Rafferty (EF Education-Easypost), Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Warren Barguil (DSM), Guillaume Martin (Cofidis) e Koen Bouwman (Visma-Lease a bike). Da segnalare il disperato tentativo di entrare nella fuga di giornata da parte di Mathis Le Berre (Arkea-B&B Hotels) desideroso di difendere la sua maglia a pois i leader della classifica scalatori che, insieme ad altri compagni di avventura, rimane per tutti i primi chilometri a bagnomaria tra i fuggitivi e il gruppo.

Si arriva ai piedi della penultima ascesa, il Col de la Ramaz, con gruppo, guidato dagli uomini della BORA-Hansgrohe che sembra lasciare fare, concedendo ai fuggitivi un vantaggio che supera i quattro minuti. Ai meno 45 chilometri dal traguardo, dalla testa della corsa parte deciso Marc Soler. Lorenzo Fortunato prova disperatamente a contenere l’attacco dello spagnolo, ma oggi il corridore della UAE è in una delle sue consuete giornate di grazia in cui è impossibile stargli a ruota. 

La vittoria di Soler sembra sempre più vicina, con un vantaggio che ai piedi della salita finale supera i 4’20” sul gruppo principale, sempre tirato dagli uomini della BORA di Primoz Roglic. Ma le rampe del Col de Samoëns sono davvero impegnative, con lunghi rettilinei costantemente sopra il 10% che si fanno sentire sulle gambe dei corridori. Il primo a farne le spese è il decimo in classifica generale Jack Haigh (Bahrain Victorious) che già dopo i primi chilometri perde irrimediabilmente contatto dagli altri uomini di classifica. A fare notizia è però il crollo di Remco Eevenepoel (Soudal Quick-Step) che già ai meno 7 chilometri dalla vetta si stacca da un gruppo ormai composto da circa una ventina di unità. 

La BORA di Primoz Roglic inizia allora a fare il forcing con Jay Hindley e con Aleksandr Vlasov. Ai meno 6 km prova a fare un timido scatto anche Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che anche oggi appare brillante e convinto sui propri mezzi. Nel frattempo, i fuggitivi di giornata vengono ripresi a uno ad uno, con Soler che appare sempre più appesantito e che viene raggiunto quando al traguardo mancano solo due chilometri, anche a seguito dell’accelerazione di Santiago Buitrago (Bahrain Victorious).

Siamo ormai alle battute finali e quando mancano 600 metri all’arrivo è sempre il colombiano della Bahrain-Victorious che rompe gli indugi, portandosi dietro i diretti rivali. Esaurita la sua azione rilancia Oier Lazkano (Movistar) che con questa mossa si trova a tirare involontariamente la volata a Roglic. Lo sloveno ne approfitta, si alza sui pedali e con la sua proverbiale accelerata stacca ad uno ad uno i suoi rivali giungendo e a braccia alzate sul traguardo di Samoëns. Appena una manciata di metri più indietro taglia il traguardo Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike) e terzo a due secondi arriva un convincente Giulio Ciccone

Roglic leader di tre classifiche, domani finale al Plateau des Glières

La classifica generale alla vigilia dell’ultima tappa vede al comando Primoz Roglic, con Jorgenson secondo a 1’02” e terzo un sempre più sorprendente Derek Gee (Free Palestine). Crolla al sesto posto Evenepoel con 2’15”, mentre Ciccone scala la classifica e raggiunge la nona posizione a 2’54”. Da segnalare che con la vittoria odierna il campione sloveno, non solo con solida la sua leadership in classifica generale, ma conquista anche il primato nella classifica degli scalatori e in quella a punti. 

Roglic sul podio della la 7a tappa del Giro del Delfinato 2024 ©Critérium du Dauphiné via Fb
Roglic sul podio della la 7a tappa del Giro del Delfinato 2024 ©Critérium du Dauphiné via Fb

Domani la frazione conclusiva del Giro del Delfinato 2024, da Thônes a Plateau des Glières, di 160,6 km, con una salita finale di 9,4km al 7,1 % di pendenza media, preceduto da altri due GPM di prima categoria e uno di terza. 

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