Franck Bonnamour ed Elia Viviani ©P. Ballet/A. Broadway-INEOS Grenadiers
Ciclomercato

Il punto sui corridori ritirati e senza contratto per il 2025

Nelle ultime settimane gli addii di Amador, Bonnamour ed Hermans

06.01.2025 17:36

L'inizio della stagione si avvicina, ma non per tutti: a pochi giorni dalle prime corse dell'anno, non pochi corridori sono ancora in cerca di sistemazione. C'è poi chi - per un motivo o per un altro - ha deciso di smettere con il ciclismo. Una breve ma esaustiva rassegna sui ritirati e su chi, invece, è ancora senza contratto.

I corridori ritirati e i senza contratto

Una delle glorie sportive del suo paese, benché le ultime stagioni siano state sostanzialmente anonime: a quasi 38 anni, il costaricano Andrey Amador si è fatto da parte dopo una carriera di buon livello, che gli ha regalato la soddisfazione di vincere una tappa al Giro d'Italia del 2012 - quando primeggiò sul traguardo di Cervinia - e un 4° posto nell'edizione 2015 della «festa di maggio», senza dimenticare l'acuto alla Klasika Primavera di Amorebieta 2018. 

Se Amador - vittima di un incidente in allenamento a maggio - non ha più trovato stimoli per proseguire con l'agonismo, il francese Franck Bonnamour ha deciso di smettere a 29 anni dopo la sospensione per anomalie al passaporto biologico e il successivo licenziamento in tronco deciso dalla Decathlon AG2R La Mondiale. «Difendersi costa troppo. Non posso permettermi di stare fermo per due o tre anni prima del giudizio definitivo. Dunque, mi fermo qui», le parole amare del bretone al quotidiano «Ouest France», che ha peraltro deciso di rivolgersi a uno psicologo per affrontare questa difficile situazione. In sette stagioni tra i pro', Bonnamour ha ottenuto un solo successo alla Polynormande 2022. 

Nelle ultime settimane, poi, hanno deciso di scendere dalla giostra altri tre uomini: il 38enne belga Ben Hermans (19 successi in 16 stagioni da professionista, su tutti la Freccia del Brabante 2015 e il Giro dell'Appennino 2021), che non è riuscito a trovare un altro ingaggio dopo il “taglio” dall'organico della Cofidis; il 31enne francese Marc Sarreau, 17 vittorie (tutte in patria) in 10 anni da prof. con FDJ, AG2R e Groupama, e il 30enne svizzero Tom Bohli - una vittoria alla Tre giorni delle Fiandre Occidentali nel suo palmarès - a cui la Tudor non aveva rinnovato il contratto in scadenza alla fine del 2024.

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Ben Hermans, vincitore del Tour of Austria 2019 © Tour of Austria

Discorso diverso, invece, per due corridori che hanno deciso di scendere dalla sella per problemi di salute: il 22enne britannico Benjamin Peatfield - ingaggiato nel 2024 dalla squadra di sviluppo della DSM-Firmenich - si è fermato (almeno per ora) per le conseguenze di una commozione cerebrale dovuta a un incidente alla Ronde de l'Oise; il 33enne belga Tom Devriendt (due centri in massima serie) ha invece annunciato il ritiro perché gli è stato diagnosticato il morbo di Crohn, una malattia che colpisce l'intestino. Altrettanto delicata la motivazione che ha spinto il 31enne danese Nicklas Pedersen a smettere definitivamente con il ciclismo professionistico - che aveva già abbandonato nel 2019 - dopo un solo anno alla TDT-Unibet: la crescita dei due figli che ha avuto in affido dopo la separazione dall'ex moglie. Infine, il 30enne austriaco Sebastian Schönberger (ex B&B Hotels e Human Powered Health) ha deciso di dedicarsi alle ruote grasse dopo la chiusura della Felbermayr.

Viviani e gli altri in attesa di una chiamata

Il nome più pregiato su piazza è sempre lo stesso: dopo la fine del contratto con la INEOS Grenadiers e la trattativa fallita con la Q36.5, Elia Viviani è ancora alla finestra. Nel giro del World Tour, altri 15 uomini non hanno certezze per il futuro: gli australiani Rudy Porter (il cui contratto con la Jayco-AlUla è scaduto alla fine del 2024) e Cameron Wurf (41 anni, anch'egli fuori dal roster della INEOS), il corridore del Bahrain Ahmed Madan (escluso dalla rosa della Bahrain-Victorious), il belga Christophe Noppe - non riconfermato dalla Cofidis al pari dei francesi Kenny Elissonde e Axel Mariault - il brasiliano Vinícius Rangel (nelle ultime tre stagioni alla Movistar), i colombiani Álvaro Hodeg - relegato ai margini del gruppo-squadra della UAE Emirates così come il neozelandese Michael Vink - e Jesús David Peña (ex Jayco), i kazaki Dmitriy Grudzev e Vadim Pronskiy - entrambi “tagliati” dalla XDS Astana - l'olandese Martjin Tusveld, a cui la DSM ha dato il benservito alla fine della passata stagione, il polacco Lukasz Wisniowski (nell'ultima stagione in casa Bahrain) e il tedesco Martin Hessmann, squalificato fino a marzo per una positività a un diuretico.

Due parole, infine, sugli italiani che gravitavano nell'orbita delle Professional: al momento attuale, sono senza contratto Filippo Conca e Filippo Colombo - ambedue esclusi dal roster della Q36.5 - gli ex Polti-Kometa Matteo Fabbro e Andrea Garosio e due uomini che avevano vestito la maglia della VF Group-Bardiani-CSF, Davide Gabburo e Riccardo Lucca. Nessuna notizia sul futuro dei corridori sotto contratto con la Corratec-Vini Fantini fino al 31 dicembre: Jakub Mareczko, Giulio Masotto, Alessandro Monaco, Marco Murgano, Simone Olivero, Attilio Viviani e Samuele Zambelli, cui bisogna aggiungere l'olandese Etienne Van Empel, lo svizzero Jan Stöckli e l'ucraino Mark Padun.

In ambito Professional spiccano anche i nomi di altri due disoccupati di discreta fama: il danese Mads Würtz Schmidt (nel 2024 alla Free Palestine) e il tedesco Johannes Adamietz, accompagnato alla porta dalla Lotto Dstny. 

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20