Piet Allegaert rompe 2 anni di digiuno della Sport Vlaanderen al Tour de l'Eurométropole
Due anni di digiuno è un'attesa infinita per un team professionistico: tanto ha dovuto attendere la Sport Vlaanderen-Baloise per ritrovare il successo, tra l'altro in una circostanza che ben pochi pronosticavano. Anche per il 24enne Piet Allegaert quello ottenuto al Tour de l'Eurométropole si tratta del primo successo da professionista, ottenuto al termine di una corsa garibaldina, segnata da una frattura del gruppo avvenuta a circa 80 km dal termine che ha portato un gruppo di più di 30 unità a sganciarsi dal principale, portandosi a un vantaggio sempre oscillante tra il minuto ed il minuto e mezzo.
Nel tentativo era presente in forze l'insaziabile Deceuninck-Quick Step, desiderosa di portarsi al 69° successo stagionale, e difatti ha fatto il bello ed il cattivo tempo, con Petr Vakoc, Florian Sénéchal e lo stagista Florian Steimle che fanno un gran lavoro in funzione del velocista del favoritissimo Álvaro Hodeg: soprattutto Steimle si prodiga dimostrando di essere più che pronto al passaggio di categoria.
All'ultima curva però succede il patatrac: Hodeg arriva lungo e finisce sui piedini delle transenne, cadendo rovinosamente per terra: verrà portato via in ambulanza. Sénéchal si carica l'onere della volata, andando a rimontare su Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) che a sua volta nei piani originari doveva lanciare Theuns; sulla stanchezza dei due prevale così Allegaert, relegando il francese al secondo ed il belga al terzo posto.
Completano la classifica Tom Van Asbroeck (Israel Cycling Academy), Julien Duval (AG2R La Mondiale), Emils Liepins (Wallonie Bruxelles), Jonas Koch (CCC Team), Dries De Bondt (Corendon-Circus), Clément Russo (Team Arkéa-Samsic) e Aksel Nömmela (Wallonie Bruxelles).
La corsa ha segnato anche il debutto di Mads Pedersen in maglia iridata, ma per il danese è stata poco più di una passerella, a causa del forte raffreddore col quale si è presentato: si è ritirato a 60 km dall'arrivo.