Madouas pianta la bandiera a Plouay
Il campione francese vince la corsa di casa battendo Burgaudeau e Großschartner. Elia Viviani, nono, vince la volata del gruppo
Valentin Madouas ha colto la seconda vittoria stagionale regolando in volata un quartetto composto da Mathieu Burgaudeau, Felix Großschartner e Stefan Küng, rispettivamente secondo, terzo e quarto all'arrivo. Il bretone succede a Wout Van Aert nell'albo d'oro della Bretagne Classic-Ouest-France 2023, corsa che negli ultimi 80 km è stata un susseguirsi di scatti e controscatti fino alla volata in cui per Madouas è stata decisiva la collaborazione del coriaceo compagno di squadra elvetico, in fuga dai -80 e bravo a non demordere fino alla fine.
Il percorso dell' 87esima edizione della Bretagne Classic-Ouest-France è stata l'ennesima invenzione degli organizzatori, capaci di cambiare praticamente ogni anno il tracciato della classica bretone, quest'anno ulteriormente indurito (più di quattromila i metri di dislivello) e allungato fino a 258 km (l'edizione quindi più lunga della storia). La prima parte della corsa è stata caratterizzata dalla fuga di Alessandro Tonelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e di Aaron Van der Beken (Bingoal WB), partita dopo circa 45 km, guadagnando all'inizio quasi 8 minuti di vantaggio e dilapidati pian piano fino ai -86.
A smuovere il gruppo dal torpore è stato Julian Alaphilippe (Soudal - Quick Step) con un forcing ai-88, quando sono arrivati i primi settori di sterrato, dopo che il suo compagno Fausto Masnada, finalmente tornato in sella dopo l'operazione subita a giugno per una piaga da sella che si trascinava dalla scorsa Vuelta, aveva lavorato alacremente insieme alla INEOS Granadiers per ricucire sulla fuga.
Ai- 79 Stefan Küng (Groupama - FDJ) con ha allungato con Mick van Dijke (Jumbo-Visma): i due hanno preso quasi 2' di vantaggio: Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team) e Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty) hanno provato a riportarsi su di loro senza successo, venendo poi ripresi ai -53, mentre ai-45 una svolta a sinistra è stata fatale a Ben Healy (EF Education-EasyPost) che è scivolato trascinandosi dietro altri sette corridori tra cui Jake Stewart (Groupama - FDJ) e Warren Barguil (Arkéa Samsic). Tra i -50 e i -26 Masnada si è alternato con i compagni della Soudal Mauro Schmid e Alaphilippe nel cercare di spezzare il gruppo principale, che presto ha riassorbito Van Dijke, staccatosi da Kung: sono state almeno tre le accelerazioni del bergamasco, pur senza mai riuscire a portare via un gruppo pericoloso.
Perso Healy, la EF ha provato a sua volta con Jonas Rutsch, che molti hanno provato a seguire, compreso Matteo Trentin (UAE Emirates), benché siano state poi le progressioni di Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) prima e di Marc Hirschi (UAE Team Emirates) poi a selezionare il gruppo che poi è andato a giocarsi la vittoria. Tra i primi a cedere sulla Côte de Marta (-26) sono stati il campione del mondo Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Christophe Laporte (Jumbo-Visma). A riportarsi sullo svizzero al comando è stato infatti il connazionale della UAE aiutato dal compagno di team Felix Großschartner, portando con loro Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team), Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), Alex Aranburu (Movistar), Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Giovanni Aleotti (BORA-hansgrohe), cui si sono riaccodati prima Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), e poi Jasper De Buyst (Lotto Dstny), Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers), Frederik Wandahl (BORA-hansgrohe), Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech) e Mauri Vansevenant (Soudal-Quick Step).
In un finale particolarmente anarchico ai -10 si è avvantaggiato prima un gruppetto con Wandahl, Großschartner e di nuovo Kung, poi raggiunti da Burgaudeau e Madouas. La superiorità numerica dei Groupama ha quindi aiutato Madouas, che poteva contare sulle doti di passista di Kung per non fare rientrare altri avversari. Ai -5 su un'accelerazione di Großschartner ha ceduto Wandahl, ma la volata finale è stata un ménage à deux in casa tra i due transalpini, quando Madouas ha lanciato una volata da manuale, lasciando qualche metro ai due rivali (Kung, caparbio, spendeva le ultime energie in testa) e partendo lungo in modo da sorprendere Burgaudeau e controllarne la rimonta. De Buyst ha poi vinto la volata del quartetto inseguitore, mentre Elia Viviani (INEOS Grenadiers) ha sprintato vincendo la volatina del gruppo per la nona piazza.