Il podio femminile dei Mondiali 2023 © Jumbo-Visma Women
Ciclocross

Femnomenale van Empel, Persico sfiora il podio

Mondiale femminile élite a Hoogerheide: Fem parte forte e alla lunga demolisce la resistenza di Pieterse, seconda con caduta. Brand coglie il bronzo, metalli tutti ai Paesi Bassi. Silvia è quarta dopo una corsa di gran carattere

04.02.2023 16:42

Al termine di una stagione lunga ma non troppo intensa, per Fem van Empel e Puck Pieterse è giunto il momento della resa dei conti al Mondiale casalingo di Hoogerheide, dove il pubblico numeroso non può far altro che godersi la sfida e incitare entrambe le atlete a dare il loro massimo per raggiungere il tetto del mondo. Annata lunga, si diceva, perché, nonostante entrambe pratichino con successo sia la MTB che la strada, il loro 2022-2023 crossistico ha visto la luce sin dalle primissime gare stagionali a settembre e ottobre e dunque sono ormai cinque mesi che le due danno spettacolo nei campi di Belgio, Paesi Bassi e di tutta Europa; non troppo intensa, invece, perché sia la portacolori della Jumbo-Visma che quella della Alpecin sono state molto attente nelle scelte di calendario, evitando accuratamente i back to back, soprattutto nel saturo periodo natalizio. Il risultato di tali scelte è evidente nei risultati, costantemente eccellenti pur a fronte di una concorrenza tutt'altro che carente. Anche l'avvicinamento all'appuntamento iridato è andato secondo i piani ed è dunque lecito aspettarsi che le due fuoriclasse neerlandesi siano in grado di replicare il dominio espresso a tutte le latitudini fino alla settimana scorsa.

Il compito di sfidarle, magari puntando sull'aleatorietà della prova secca, spetta ad altre tre crossiste provenienti dai Paesi Bassi, cioè Ceylin Del Carmen Alvarado, Annemarie Worst e Lucinda Brand, e all'italiana Silvia Persico. Le quattro si sono preparate in modo abbastanza diverso le une dalle altre per Hoogerheide, con la caraibica che si è presa una pausa dopo il campionato nazionale e punta tutto sulla freschezza, la vincitrice di Ostenda 2021 che ha continuato a rincorrere la forma migliore sperando che il ritmo gara possa aiutarla e Worst che è apparsa ultimamente abbastanza in crescita. Purtroppo per lei e per noi, Persico non ha potuto seguire il piano prestabilito a causa del virus contratto in Francia che le ha impedito di partecipare alla manche finale di Coppa del Mondo a Besançon.

Il percorso è simile a quello classico di Hoogerheide ma a causa del tanto pubblico atteso sugli “spalti” alcune modifiche si sono rese necessarie. Complessivamente i segmenti tecnici non sono molti e anche le difficoltà di carattere puramente altimetrico sono centellinate nel tracciato. Scorrevolezza e capacità di spingere in piano sono le doti imprescindibili per andare a caccia del titolo mondiale. La sequenza degli ultimi 500 metri del circuito con salita, tavole, scalinata, contropendenza e rettilineo finale in pendenza è di certo la più significativa del Mondiale e anche la più selettiva; qui infatti potrebbe decidersi la corsa.

La gara
Nemmeno il tempo di partire che Van Empel ha già sgasato, seguita da un'ottima Persico e da Brand. Un po' a sorpresa non scatta benissimo Pieterse, oltre la quinta posizione dopo qualche minuto di gara. Nell'unico segmento altimetricamente complicato Van Empel scava un bel solco sull'azzurra e tutte le altre, avviandosi già al comando solitario dopo nemmeno una tornata. Alle sue spalle Pieterse rimonta diverse posizioni e non appena giunta in testa al drappello inseguitore, trovando strada libera, fa valere le proprie doti tecniche (riesce a saltare le tavole in bici guadagnando un paio di secondi su Fem) per staccare le altre e riportarsi su Van Empel prima di transitare sotto il traguardo per la prima volta. Dietro l'attesissimo duo sono Persico e Brand a rimanere a galla, mentre il quartetto Alvarado-Worst-Inge van der Heijden-Denise Betsema paga un po' di più.

La seconda tornata si apre con un po' di studio tra Fem e Puck; ne traggono vantaggio proprio Silvia e Lucinda che sotto la spinta dell'italiana rientrano sotto a formare un quartetto in testa, mentre Alvarado tenta di rientrare da sola staccando le tre conterranee. Sulla salita però Van Empel attacca nuovamente e stavolta Brand deve mollare le ruote di Pieterse e Persico, le quali nonostante un tentennamento riescono a tornare a ruota della battistrada. Nel lieve tratto in ascesa che precede le tavole Fem e Puck aumentano ancora il passo, la seconda rimane in sella sugli ostacoli e rilancia l'azione, staccando di netto una Persico che appare visivamente in difficoltà, raggiunta di nuovo sul rettilineo finale da Brand. Rispetto al primo giro la situazione è rimasta praticamente inalterata nonostante siano successe diverse cose meritevoli di citazione.

Lucinda, rimasta quasi due tornate intere a ruota, attacca all'imbocco del terzo round lasciando Silvia al proprio destino e si riavvicina alle battistrada guidate da una Pieterse che tenta di mettere sotto pressione la coetanea nei tratti tecnici nel bosco, decisamente più adatti a lei che a Van Empel. Una nuova accelerazione nella seconda metà del giro fa rimbalzare indietro Brand, la quale transita al termine della tornata numero tre con 5" di distacco dalla coppia 2002, mentre Persico è a 19" in compagnia di Alvarado.

Ancora un momento per rifiatare ed ecco che Lucinda è di nuovo lì, vicinissima a Van Empel e Pieterse, la quale però commette un clamoroso errore proprio in uno dei segmenti a lei più adatto, quello nel bosco: scivola in una curva a sinistra, perdendo una manciata di secondi e venendo superata da Brand. Fem sente l'odore del sangue e soprattutto della vittoria, dunque attacca violentemente con la sua consueta eleganza tentando di approfittare dell'errore della rivale. Ben presto il suo bottino è superiore ai dieci secondi su Pieterse. Puck appare anche piuttosto appesantita nella propria azione e infatti a tre giri dalla fine paga già un passivo di 18", mentre Brand è a 29". La coppia Persico-Alvarado, sempre tirato dall'italiana, si trova a 15" dal terzo posto e può ancora nutrire speranze di medaglia.

Poco cambia nei due giri seguenti: Fem inserisce il cruise control e continua a girare su ritmi insostenibili per le avversarie, dimostrando una solidità pazzesca. La sua cavalcata procede senza alcun inconveniente con la solita impressione di ineluttabilità. Pieterse viaggia forte ma ad un giro dalla fine paga ben 33" dalla battistrada e come lei anche Brand (+57") e Persico-Alvarado (+1'30") si allontanano sempre di più dalla leader. Per il duo italo-neerlandese nulla da fare per il bronzo, Lucinda viaggia troppo forte per poter pensare di rimontare mezzo minuto nell'ultima tornata, la medaglia di legno è il massimo a cui si può ambire, ma comunque la top five è garantita.

Fem può godersi la passerella finale al termine di un Mondiale dominato che ben rispecchia gli equilibri stagionali: nessuno più di lei merita di indossare la maglia arcobaleno, si conclude in modo trionfale un'annata da sogno. Pieterse la prende bene nonostante la sconfitta, ha davanti parecchi anni per prendersi la rivincita, e arriva impennando al traguardo in seconda piazza a 39". Brand centra l'obiettivo stagionale conquistando il bronzo a 1'11" da Van Empel. Per Lucinda quello odierno è il sesto podio consecutivo ai Mondiali, un dato che ben riassume la dimensione leggendaria dell'atleta neerlandese nel mondo crossistico. Persico batte Alvarado nella volata per il quarto posto (a 1'45"); per la campionessa italiana un'altra gran bella prova, nei prossimi anni potrà ancora andare all'assalto dell'iride e di una medaglia con la consapevolezza di non dover temere (quasi) nessuna avversaria. Sesta a 2'14" una Worst a cui è mancata la brillantezza per andare oltre a quello che è stato il suo costante livello durante l'anno. Seguono altre due neerlandesi, Inge van der Heijden, settima a 2'36", e Denise Betsema, ottava a 2'41". La canadese Maghalie Rochette è nona a 2'55" e può essere soddisfatta del proprio piazzamento, esattamente come la francese Hélene Clauzel, decima a 3'02". Ancora una volta deludente la magiara Kata Blanka Vas, undicesima a 3'06"; per lei il 2022-2023 è un inverno da dimenticare in fretta. Buono invece il dodicesimo posto di Sara Casasola a 3'08".

Domani seconda giornata ai Mondiali di Hoogerheide. In programma la prova juniores maschile, quella under 23 femminile e soprattutto la gara regina con l'attesissima sfida tra Wout van Aert e Mathieu van der Poel. Per ogni informazione riguardo a favoriti e orari vi rimandiamo alla guida tecnica.

 

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