
Itzulia Basque Country 2025 - Analisi del percorso
Percorso in linea con la tradizione, particolarmente esigente, ma equilibrato da una cronometro pianeggiante; si sale ad Arrate sia nella 4a che nella 6a tappa
Il percorso dell'Itzulia Basque Country 2025 (comunemente conosciuto come Giro dei Paesi Baschi) si preannuncia particolarmente esigente, riproponendo (al contrario del 2024) tante belle rampe da ribaltamento tipiche di questa gara. Un tracciato comunque equilibrato da una cronometro iniziale che quest'anno sarà pressoché pianeggiante e piuttosto lunga. Ci si appresta a vivere un crescendo di ostacoli di tappa in tappa, che si chiude con l'ormai collaudato finale ad Eibar con il transito da Arrate senza collocare l'arrivo in vetta: tuttavia sarà un po' diversa dal solito con le salute più dure ulteriormente allontanate dal traguardo. In compenso, si salirà l'Izua anche nella 4a tappa, percorrendo quindi tutti e tre versanti verso Arrate in due tappe diverse.
Le tappe nel dettaglio
Lunedì 7 aprile - 1a tappa: Vitoria-Gasteiz - Vitoria-Gasteiz (Cronometro individuale - 16.5 km)

Cronometro per specialisti, quasi del tutto pianeggiante (la pendenza massima verso Arzubiaga è del 4%) e molto veloce anche da un punto di vista planimetrico. Potrebbe uscirne una classifica già relativamente allungata, considerando che 16.5 km di questo tipo contro il tempo pesano molto su una gara di sole sei tappe. È di fatto una prova per veri specialisti e potrebbero esserci distacchi che costringeranno alcuni scalatori ad attaccare da lontano nelle tappe seguenti.
Martedì 8 aprile - 2a tappa: Pamplona-Iruña - Lodosa (199.8 km)

È la tappa più semplice della corsa, quasi per velocisti puri, ma ad ogni modo molto lunga e movimentata da tante ondulazioni. Non è tanto l'Alto de la Oliva (salita più dura del giorno, ma lontanissima) a complicare le cose, quanto gli ultimi 85 km, con almeno 5 salitelle lunghe da 2 a 4 km, seppur con pendenze docili. L'ultima in località Carcar (circa 2.5 km al 4%) sarà percorsa due volte, di cui la seconda a 19.4 km dal traguardo. Il finale è pianeggiante e piuttosto lineare; la strada tira leggermente negli ultimi 500 metri all'1%.
Mercoledì 9 aprile - 3a tappa: Zarautz - Beasain (156.3 km)

La terza tappa è sicuramente una delle più dure, la prima di un quartetto finale veramente tosto, in cui si può riscrivere la classifica ogni giorno. Di salite ce ne sono fin dall'inizio, in particolare quella di Santa Ageda, che togliendo il falsopiano iniziale è quantificabile in 7.8 km al 7.7% (media ulteriormente falsata da una breve discesa; punte fino al 12%). La serie iniziale di GPM è chiusa dalla lunga ascesa di Mandubia, in tutto 10.4 km composti da un primo tratto di 2 km al 5.4% (max 7%), 3 km di discesa e falsopiano e poi la salita ufficiale di 5.3 km al 5.3% (max 7%). Questa è immediatamente seguita da due strappetti arcigni in località Liernia e Zerain (entrambi nell'ordine di circa 1.5 km al 6.5%). Superati questi le difficoltà si allontanano, ma si fanno molto più temibili. La prima arriva dopo una quindicina di km di fondovalle e porta al GPM di Gainza in 2.2 km al 12.1%: dopo una prima parte gestibile (600 metri al 4%), la strada impenna per 800 metri al 17% (max 20%) per poi alleggerirsi appena un po' prima di una nuova punta al 18% in vetta. Complica ulteriormente la situazione il fatto che in cima, prima di scendere, si incontrano ulteriori ondulazioni. La salita è durissima ma a discesa finita mancheranno 20 km di fondovalle prima di trovare la seguente, quindi potrebbe tutto risolversi in uno sforzo massimale sull'ultimo GPM di Lazkaomendi, di 1.4 km al 10%, ma con in particolare i primi 700 metri al 15.5% con punte fino al 18%. Dopo pochi metri di discesa si incontra un ulteriore strappo di 400 metri (max 10%). Mancano adesso soli 4.6 km all'arrivo e la discesa quando ne mancano un po' meno di 3. Il finale è perfettamente pianeggiante, ma si segnalano due secche curve a sinistra per entrare nel rettilineo finale all'interno dell'ultimo km.
Giovedì 10 aprile - 4a tappa: Beasain - Markina-Xemein (169.6 km)

Qui tutto sembra focalizzato sul finale, dove gli scalatori si confronteranno su una delle salite più dure della settimana, ovvero uno dei tre versanti sulla montagna di Arrate (che poi risarà protagonista all'ultimo giorno). Ad ogni modo la tappa parte praticamente in salita, prima verso Zumarraga (1.2 km al 7.5%), poi verso l'Alto de Udana (3 km al 2.6%). Segue l'ancor agevole ascesa ad Asentzio (9.7 km al 3.8%, max 9%), prima di un'importante fase centrale con le più arcigne salite di Muniketagane, Bizkaiko Kegiratokia, Gontzagaraigana e Loekoitzegane (i numeri li vedi sul profilo, punte al 10% per tre di queste). Qui il percorso si addolcisce per circa 50 km, quasi pianeggianti, eccetto qualche ondulazione tra cui la semplice salita al GPM di Milloi. Come anticipato, tutto si deciderà salendo al GPM di Izua: la strada sale prima per un km al 5.7%, quindi è ondulata (prevalentemente in discesa) per il km seguente e poi impenna per 3.3 km al 12.5% (spicca il tratto centrale di 2 km al 15.5%, con punte fino al 20%); in cima la strada scende per 400 metri e impenna per altri 300 metri (max 12%) fino al GPM. Dalla vetta mancano 11 km, velocissimi, visto che, una volta finita la discesa vera e propria, la strada resta comunque a favore fin sul traguardo.
Venerdì 11 aprile - 5a tappa: Urduña - Gernika-Lumo (172.4 km)

Tappa importante, frizzante, più difficile da interpretare, forse più semplice delle due precedenti, ma perfetta per tentare attacchi. Paradossalmente le salite più dure sono quelle poste nel finale senza GPM: dopo un avvio complicato (i tre strappi verso Las Campas hanno punte fino al 14%), il tracciato è molto semplice per 65 km, con il solo facilissmo GPM di Sarasola. La corsa entra nel vivo con gli ultimi due GPM di Aretxabalgane (4.6 km al 5.4%, max 8%) ed Errigoiti (4.8 km al 4%, max 7%), asperità semplici che fanno da antipasto alla ben più dura salita non classificata di Akorda (2.2 km al 9.5%, punte superiori al 20%). Siamo ancora a 46.5 km dall'arrivo, ma di pianura ce ne sarà poca, quindi già qui potrebbe muoversi qualcosa. Dopo una breve discesa si incontrano 15 km molto nervosi, per lo più in salita, fino a Nabarniz. Discesa su Guernica (senza passare dal traguardo) e bastano una manciata di km in pianura per salire a Zalobante (5.7 km al 6.3%, molto irregolare; punte fino al 16% nel primo km). In vetta mancano soli 14.2 km, ma gli ostacoli non sono finiti, perché un primo strappo rompe a metà la lunga discesa e poi si incontrano un paio di impennate nel finale: un primo zampellotto di 300 metri (max 12%) è immediatamente seguito da uno strappo di 600 metri al 9%, sempre con punte del 12%. In cima mancano soli 3 km, tutti a favore e molto tortuosi.
Sabato 12 aprile - 6a tappa: Eibar -Eibar (153.6 km)

Sta diventando una tradizione quella di chiudere la corsa con la tappa decisiva non facendola chiudere in salita ad Arrate, bensì in fondovalle, nel centro di Eibar. In ogni caso è la tappa regina, con 7 GPM, per un totale di circa 3000 metri di dislivello concentrati in 130 km. Dopo circa 10 km quasi pianeggianti inizia la prima sequenza già potenzialmente esplosiva: si percorrono in successione le salite di Elkorrieta (2.6 km al 6.7%; max 13%) e Azurki (5.1 km al 7.4%, max 16%; in verità più lunga, circa 8 km al 6.7%), poi appena 7 km fanno respirare pur non essendo del tutto pianeggianti e portano ai piedi della terribile salita di Krabelin (5 km; 9.6%; max 17%) con transito davanti al santuario di Arrate. Inizia un primo circuito per tornare ad Eibar, con la salita di Trabakua (3.3 km, 7.1%, max 10%) seguita da un paio di strappi a Mallabia (700 metri all'11%) e Areitio (1 km al 7%). A Eibar si torna a salire verso il GPM di Karabieta (6.6 km al 6.7%, max 10%), quindi a fine discesa servono 18 km di fondovalle ondulato per tornare un'altra volta ad Eibar. Dopo un primo strappo in doppia cifra di 500 metri sulla variante, si rimbocca il versante classico della salita per Arrate (senza raggiungere il santuario) raggiungendo il GPM di Izua (4.1 km; 9.2%; max 13%). A questo punto mancheranno 38 km e la corsa sarà presumibilmente nel vivo. Per andare al traguardo si affronterà di nuovo, dopo 10 km di falsopiani, la salita di Trabakua e i due duri stappi di Mallabria e Areitio, tutti punti in cui si può fare ulteriore selezione o sferrare l'attacco decisivo. L'ultimo di questi termina a circa 11 km dall'arrivo, ma non sarà comunque l'ultima difficoltà: a circa 5 km dall'arrivo si affronterà di nuovo lo strappo della variante di Eibar (500 metri al 10%, max 13%). Seguono altri km mossi con l'ultima discesa che termina ad appena 1700 metri dall'arrivo: questi sono in lieve ascesa (2% di media) fino agli ultimi 500 metri quasi pianeggianti.