Renato Longo © Eurosport
Ciclocross

Morto Renato Longo, fu una leggenda del cross

Caratterizzò un'epoca con i suoi titoli (ben cinque Mondiali e dodici Tricolori) e le sue sfide col tedesco Rolf Wolfshohl. Si è spento nella notte all'età di 85 anni

08.06.2023 20:27

È stato un nome leggendario del ciclocross, ha segnato realmente un'epoca, tra i primi italiani a eccellere nella specialità: è scomparso a Conegliano nella notte Renato Longo, nato quasi 86 anni fa a Vittorio Veneto (il 9 agosto del 1937) e diventato negli anni ‘50 protagonista delle gare del fango. Primo azzurro a laurearsi Campione del Mondo Élite nel 1959 a Ginevra, si ripetè poi nel 1962 a Esch-sur-Alzette, nel 1964 a Overboelare, nel 1965 a Cavaria e nel 1967 a Zurigo, in totale 5 titoli iridati come il francese André Dufraisse negli anni ’50 e l'elvetico Albert Zweifel tra ‘70 e ’80 (solo Eric De Vlaeminck seppe fare meglio con 7 affermazioni tra il 1968 e il 1975).

Ma non furono solo i titoli: da quei meravigliosi anni ‘60 gli appassionati si portarono dietro anche il ricordo delle grandi sfide che vedevano Longo opposto al tedesco Rolf Wolfshohl, che di Mondiali ne vinse tre (in due occasioni relegando proprio l’italiano al secondo posto) ma in altri tre venne battuto dal rivale Renato. Alle cinque vittorie e ai due argenti, Longo aggiunse anche un bronzo nel 1969.

Ovviamente il fenomenale veneto dominò la scena anche in Italia, ben dodici volte Tricolore (1959, 1960 e 1962 e poi una striscia di nove successi dal 1964 al 1972. Nella scelta di darsi al cross, Longo fu ispirato da Americo Severini, crossista cronologicamente di poco a lui antecedente e da cui imparò i primi rudimenti prima che i due - per un periodo - battagliassero pure sui campi di gara. Longo vestì le maglie di Feru, Ignis, Europhon e soprattutto (dal ‘64 al ’71) Salvarani, prima della chiusura a casa sua, nel V.C. Vittorio Veneto. Praticò in maniera meno evidente la strada, ottenendo un paio di vittorie agli albori della carriera, il GP Fivizzano e una tappa alla Volta a Portugal nel 1960.

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