Romain Grégoire, la Francia ha trovato un Valverde
Il 20enne della Groupama-FDJ si ripete al Tour du Limousin, vincendo anche la terza tappa e rafforzando decisamente la leadership in classifica. Óscar Rodríguez e Jesús Herrada a podio, bravo Martin Marcellusi in fuga
Romain Grégoire è un corridore proprio notevole. Dopo la vittoria nella tappa d'apertura del Tour du Limousin l'altro giorno, oggi il giovane gioiello francese si è ripetuto, conquistando la frazione più dura della breve gara transalpina. Non è solo la vittoria ad aver impressionato, ma anche la gestione delle proprie forze e il tempismo con cui il 20enne nato a Besançon ha piazzato la zampata vincente (ha ricordato un po' il miglior Alejandro Valverde). Un ragazzo più maturo degli anni che ha e che è sicuramente pronto a esordire in un GT, fatto che avverrà tra meno di dieci giorni alla Vuelta a España.
La terza tappa del Tour du Limousin 2023 portava il gruppo da Sarran a Bort-les-Orgues per 195.5 km con arrivo in salita sul Plateau sopra la località di approdo. Dopo un avvio battagliatissimo la fuga ha trovato via libera dopo oltre 30 km di gara con sei corridori: Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Alessandro Iacchi (Corratec-Selle Italia), Thomas Bonnet (TotalEnergies), Nicolas Debeaumarché (St Michel-Mavic-Auber93), Callum Macleod (ABLOC CT) e Andrea Mifsud (Nice Métropole Côte d'Azur); Davide Bais (Eolo-Kometa) ha provato tardivamente a unirsi ai fuggitivi ma è rimbalzato, mentre i battistrada veleggiavano fino a un vantaggio massimo di 6' toccato ai -90.
Il gruppo ha cominciato a reagire con un aumento del ritmo della Groupama-FDJ del capoclassifica Romain Grégoire, intanto davanti Marcellusi e Debeaumarché si sfidavano sui primi Gpm di giornata: il francese si è aggiudicato quello della Côte de la Chevalerie ai -135, l'italiano quello della Côte de la Croix Haute ai -60; proprio su questa salita Mifsud ha perso contatto dai primi, e qui il gruppo contava ancora più di 4' di ritardo.
Sulla terza scalata di giornata, la Côte du Puy de Bort ai -31, Marcellusi ha salutato la compagnia e se n'è andato da solo; più indietro Rein Taaramäe (Intermarché-Circus-Wanty) rompeva l'equilibrio del gruppo con un contrattacco personale. Al Gpm dei -25 il 23enne romano è transitato con un minuto scarso su Debeaumarché e Bonnet, 1'20" su Taaramäe e 1'40" sul gruppo che - ridotto a una trentina di unità - aveva raggiunto Macleod e di lì a poco avrebbe ripreso pure Iacchi, entrambi staccatisi lungo la salita.
Ai -20 Taaramäe si è portato su Debeaumarché e Bonnet, con quest'ultimo che non ha tenuto a lungo le ruote degli altri due. Marcellusi ha provato finché ha potuto a resistere ma nulla ha potuto contro l'inerzia che ormai era tutta contro di lui. Il gruppo - tirato ora dalla Arkéa Samsic - ha fatto prima a raggiungere i due intercalati, ripresi ai -4.5, ma Martin è stato comunque reinglobato appena 300 metri più avanti. Per lui la giornata è stata comunque molto fruttuosa, dato che ha conquistato la maglia rossa della classifica Gpm.
È stato Rémy Rochas (Cofidis) ad aumentare il ritmo a questo punto, e la sua trenata ha selezionato il primo gruppo a una dozzina di unità, ma quando lui si è spostato ai -3 non è partito il suo compagno Jesús Herrada bensì Michael Storer, che lavorava per Grégoire e che ha dato una botta in grado di dimezzare all'istante il drappello: coi due della Groupama c'erano Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën), Herrada, i due Arkéa Élie Gesbert e Kévin Vauquelin e Óscar Rodríguez (Movistar), che è partito ai 2.6 senza però fare gran differenza.
Ripreso lo spagnolo, ai 2.4 è scattato Gesbert; Rodríguez ha perso metri dagli altri, riportati sotto da Storer, che ha chiuso il buco ai -2. Ancora una volta però Grégoire non si è mosso. Allora Rodríguez è rientrato ed è scattato un'altra volta a 1.9 km dalla fine, e in questo caso ha aperto un margine interessante, prossimo alla decina di secondi; intanto sul gruppetto rientrava pure Jordan Jegat (CIC U Nantes Atlantique), destinato a essere il primo rappresentante delle Continental all'arrivo.
Ai 600 metri Herrada ha fatto una sparata su cui Grégoire è stato pronto a reagire, con Cosnefroy giusto un passo più indietro. Ai 300 metri il leader della generale ha rilanciato molto forte rimettendo nel mirino Rodríguez, raggiunto e superato ai 100 metri. Per il 20enne della Groupama è la quarta vittoria da professionista (tutte quest'anno), dopo le due alla 4 Jours de Dunkerque e quella di martedì a Bénévent L'Abbaye. Rodríguez è stato cronometrato a 1", Herrada a 3", Cosnefroy a 9", Jegat con Vauquelin a 11"; Storer ha tagliato il traguardo in settima posizione a 14", prima di essere abbondantemente omaggiato e ringraziato dal suo giovanissimo capitano.
In classifica Romain Grégoire vanta ora 38" su Cosnefroy, 50" sullo stesso Storer, 56" su Herrada, 1'08" su Vauquelin e Jegat. Il Tour du Limousin 2023 l'ha quasi messo al sicuro, dato che domani la quarta e ultima tappa, da Glandon - Pays de St-Yrieix a Limoges (170.6 km con tre giri di circuito conclusivo molto mosso), pare pure quella molto adatta alle doti dell'attuale maglia gialla. La quale, ammesso che non vinca un'altra volta, avrà tutte le possibilità di controllare da vicino i diretti concorrenti per il successo finale.