Ciclovia della Versilia, 30 km in occasione del Carnevale
Il carnevale 2025 inizierà sabato 8 febbraio e durerà sino a marzo: ottima occasione per approcciarsi a questo itinerario e scoprirne storia, arte e curiosità
Tra le Alpi Apuane ed il mare, la Versilia e Viareggio sono mete ottimali anche in inverno. L’avvicinarsi del Carnevale offre l’occasione di approfondire alcuni aspetti di questa zona e della sua più celebre manifestazione.
La Ciclovia della Versilia, un percorso conosciuto in modo superficiale
Una trentina di km su terreno pressoché rettilineo e pianeggiante, la maggior parte su asfalto, e con presenza di strutture ricettive: tali caratteristiche rendono la Ciclovia della Versilia un percorso fattibile anche per chi abbia relativamente poco allenamento. Al di là degli aspetti vacanzieri e mondani che la rendono una delle zone balneari più note ed amate in Italia, la Versilia offre i suoi aspetti più interessanti a chi abbia desiderio di approfondimenti. Vale anche per Viareggio ed il suo celebre Carnevale, sicuramente uno dei più conosciuti in Italia.
Viareggio ed il Carnevale
Reperti storici documentano stanziamenti umani nella zona già in epoca preistorica, continuati poi nei tempi successivi da Etruschi, Romani e popolazioni locali. Terra di paludi e terreni malsani, la cui bonifica pare essere iniziata intorno al I secolo a.C. Anche Viareggio, inizio della Ciclovia della Versilia, era inizialmente zona paludosa poi bonificata. In tali bonifiche ebbero un ruolo importante i Lucchesi, che si disputarono la città nella perenne guerra con Pisa e vi costruirono un castello a scopo difensivo. Pare che il nome della città derivi da “Via Regis o Regia”, la strada da cui si accedeva in città. La manifestazione carnevalesca nasce alla fine del 1800 con una sfilata di carrozze mascherate, e nel tempo si arricchisce e si trasforma nella attuale kermesse. Il Burlamacco, maschera ufficiale, risale al 1930. I grandi carri sono il cuore dello spettacolo. Un detto vuole che “tutte le notizie del mondo arrivano a Viareggio”. Ed i carri, al di là dell’attesa satira politica, trattano molti altri temi anche a carattere sociale di stretta attualità.
La Ciclovia della Versilia fra storia ed arte
La fondazione di Pietrasanta, altra tappa della Ciclovia della Versilia, risale al 1200 ed il nome deriva dal suo fondatore, Guiscardo Pietrasanta. Abitata da Etruschi, Liguri-Apuani, Romani e Longobardi, ne conserva ricche testimonianze archeologiche. Oggi vi ha sede il Centro Arti Visive, collaborazione tra il Comune, il MIUR e l’Accademia di Belle Arti di Carrara quale Scuola di Alta Formazione in campo artistico: arti visive, design, architettura. Prima di concludersi a Marina di Massa, l’itinerario tocca anche Forte dei Marmi, la cui storia è totalmente legata al prezioso marmo delle Apuane, utilizzato anche da Canova e Michelangelo. Nel XV secolo già esisteva un tracciato che portava dalle Apuane sino al mare, e nel secolo successivo ne fu realizzato un altro, poi utilizzato anche per trasportare altri materiali. Visti i proficui scambi commerciali legati all’economia del marmo, Leopoldo I verso la fine del 1700 costruì un “forte” a scopo di controllo e difesa del territorio e dello scalo marittimo. Il “Forte dei Marmi” è tuttora l’edificio simbolo della città ed è ora sede di mostre ed eventi.