È ufficiale: il Giro d'Italia 2025 sarà presentato il 13 gennaio
Già era nell'aria, adesso è nero su bianco; la partenza dovrebbe restare in Albania, mentre Cairo smentisce le voci sulla vendita di RCS Sport
Finalmente arriva un comunicato di RCS Sport sull'edizione 2025 del Giro d'Italia e del Giro d'Italia Women: la presentazione è confermata a Roma, presso la Sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, nella data già trapelata del 13 gennaio. Niente di ufficiale alla fine è stato detto sui motivi del posticipo, nonostante al momento Paolo Bellino avesse promesso un comunicato ufficiale in merito che a questo punto non vedremo mai. Come ci eravamo immaginati fin dall'inizio, si prospetta una situazione in cui la partenza dall'Albania viene confermata e il percorso rimane tale e quale a come era stato disegnato inizialmente; RCS Sport riesce dunque a limitare le proporzioni della brutta figura che rimane abbastanza evidente nei confronti della stampa, ma tutto sommato quasi impercettibile per gran parte del pubblico e per gli addetti ai lavori (squadre e corridori in primis) dei quali molti sono già da mesi in possesso del percorso.
Prima dovrebbe anche esserci una presentazione dedicata proprio alla Grande Partenza, per il momento non comunicata. A quanto sappiamo è già stata più volte posticipata rispetto all'idea originale in relazione ai dialoghi con le autorità albanesi. Le voci attualmente parlano del periodo natalizio come quello giusto per conoscere le prime tre frazioni.
Le nostre anticipazioni
Stiamo facendo piovere indiscrezioni da molte settimane e come sapete abbiamo anche già pubblicato la nostra bozza di percorso, nonché i profili di molte delle frazioni più importanti. In attesa dello spoilerone vero e proprio, che siamo stati costretti a rimandare di pari passo con la presentazione ufficiale, lasciamo qua sotto uno schema riassuntivo con le altimetrie delle frazioni montagna (alta o media) per come oggi lo conosciamo. Come già abbiamo avuto modo di scrivere rimangono da sciogliere alcuni punti interrogativi sulla tappa di Asiago, tanto per il versante di scalata del Grappa quanto per i km finali sull'altopiano. Gli altri tracciati sono invece quelli per ora ipotizzabili con le informazioni che abbiamo e potrebbero differire da quelli definitivi solo per pochi dettagli. Si aggiunge a queste anche la tappa di Castelraimondo, che dovrebbe essere tosta, ma sulla quale non ci sentiamo di ipotizzare un percorso preciso. Inoltre va sottolineato che ci saranno altre tappe molto esigenti (sicuramente Siena tra queste) che però si svolgeranno lontano dalle montagne.
Cairo non cede RCS Sport
È cosa nota da un po' di tempo che il gruppo RCS si stia riorganizzando, con una maggiore autonomia di RCS Sports & Events la quale a sua volta ingloberebbe RCS Sport (al momento le due società sono separate). Questo era anche riemerso negli ultimi giorni, parlando dei rapporti con l'Albania deteriorati proprio dall'attività della stampa controllata da RCS Mediagroup: uno scorporo delle questioni sportive da quelle mediatiche aiuterebbe a percepire il Giro d'Italia come un ente a sé rispetto ai giornali e le televisioni che sono nelle mani di Urbano Cairo, i quali sono spesso molto critici nei confronti delle questioni politiche che riguardano i rapporti tra il governo italiano e quello albanese.
Di pari passo, si era parlato insistentemente di una possibile cessione tanto del Torino Calcio, quanto di RCS Sport da parte di Cairo; molto chiacchierato era il fondo saudita PIF, da molti pronosticato come possibile acquirente, quindi, anche della Corsa Rosa. Tuttavia Urbano Cairo in una recente intervista rilasciata a Radio Sportiva ha sì confermato la riorganizzazione societaria interna al gruppo RCS, ma ha negato fermamente di voler vendere: “Il Giro d'Italia agli arabi? E' una fake-news assoluta. Abbiamo voluto concentrare tutti i marchi e al Rcs in una società capogruppo, ma non c’è volontà di cedere nulla. Il ciclismo è sport di grandissimo interesse, di grande crescita e noi vogliamo investire.”