Olav Kooij vince la BEMER cyclassics 2024 ©Team Visma | Lease a Bike via IG
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Kooij il chirurgo, sua la classica di Amburgo. Milan grande volata, per lui è vittoria mancata

Altro scontro tra i migliori velocisti alla BEMER Cyclassics: l'italiano parte molto indietro e non completa la rimonta sul neerlandese. Nei dieci Trentin e Oldani

Questo finale di stagione ospita scontri tra i titani delle volate più di quanti ne abbiamo visti nel resto della stagione: se infatti le ruote veloci hanno dovuto dividersi gli obiettivi in base alle esigenze delle squadre (Milan, Merlier e Kooij al Giro, Philipsen, Girmay e quasi tutti gli altri al Tour), oggi dei velocisti di punta era assente, proprio come al Renewi, solo Kaden Groves, impegnato sulle strade della Vuelta a España. 

Così oggi sulle strade di Amburgo si è ritrovato al via un altro parterre des rois delle volate, producendo, un po'come al Renewi Tour, una lotta serrata fra i treni che si sono affrontati in riva all'Elba. Jonathan Milan sembrava essere quello con le gambe migliori nell'ultima corsa, ma nella calca ha dovuto farsi strada tra gli altri pretendenti partendo da dove il suo lead-out, il fido Simone Consonni, è riuscito a lasciarlo, dopo che con il resto della Lidl-Trek aveva dovuto chiudere un buco creato dall'impeto della Red Bull. Chi invece ha potuto lanciare una volata ancora precisa e vincente è stato Olav Kooij, che non si è fatto prendere dal panico quando Christophe Laporte si è spostato un po' prima del dovuto: per il velocista neerlandese è il miglior viatico per domenica prossima, quando nella prova in linea degli Europei 2024 in Limburgo guiderà la selezione dei Paesi Bassi e potrà beneficiare del lead-out del campione del mondo in carica Mathieu van der Poel.

BEMER Cyclassics 2024, la cronaca della corsa

La corsa, che partiva e arrivava ad Amburgo dopo 177.5 km, voleva in origine contare 198.5 chilometri, ma a causa di un incidente il percorso ha dovuto essere accorciato di 21 km e il via dato tre quarti d'ora dopo, nella fattispecie alle 12:00, a causa di un incidente sul tracciato di gara: c'erano state infatti due cadute durante la gara amatoriale che precedeva la gara WorldTour, che avevano coinvolto sei partecipanti, portati via in ambulanza e in caso addirittura in elicottero.

Il tracciato presentava poche difficoltà altimetriche: dopo il traguardo volante di Schenefeld, posto nei primi dieci chilometri, si arrivava senza alcuna difficoltà altimetrica al secondo traguardo intermedio di Wedel (km 105), prima di iniziare i tre giri che prevedevano altrettanti passaggi sul Waseberg, un muro di 700 metri all'8.4%, con l'ultimo scollinamento a -16 km dall'arrivo.

Non sono partiti Jacopo Mosca (Lidl Trek) e Miles Scotson (Arkéa-B&B Hotels). Dopo pochi chilometri ha preso il via la fuga di giornata, con Michael Mørkøv (Astana Qazaqstan), che ha anche vinto il primo traguardo volante, Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty), Stefan de Bod (EF Education-EasyPost), Rémi Cavagna (Movistar), Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale) e Cyrus Monk (Q36.5)

Tra i cinquanta e i sessanta chilometri dopo il via il sestetto ha superato i 7'30" di vantaggio. Dietro è iniziato il lavoro di Alpecin Deceuninck per Jasper Philipsen, della Lidl-Trek per Jonathan Milan, della Red Bull-BORA-hansgrohe per Jordi Meeus e Danny van Poppel e della Bahrain-Victorous per Phil Bauhaus.

Christophe Laporte durante la  BEMER Cyclassics 2024 ©vismaleaseabike via X
Christophe Laporte durante la  BEMER Cyclassics 2024 ©vismaleaseabike via X

Dopo che Mørkøv ha vinto anche il secondo traguardo volante a Wedel il ritmo nel gruppo principale è aumentato in vista del primo passaggio sul Waseberg una grossa caduta innescata da Tim van Dijke (Visma | Lease a Bike) ha coinvolto una trentina di corridori tra cui Tim Merlier (Soudal Quick-Step), Matteo Trentin (Tudor) e Fernando Gaviria (Movistar). 

Sul primo Waseberg (-64 km) Cavagna ha perso contatto dalla fuga, mentre il gruppo erodeva pian piano lo svantaggio (grazie anche a DSM-firmenich e Visma | Lease a Bike), intorno ai -50 Mørkøv ha completato l'en-plein di traguardi volanti.

Anche la Lotto Dstny ha poi collaborato in testa, segno di buona forma di Arnaud De Lie: i corridori in testa sono stati infatti ripresi ai -26 km, hai piedi del secondo Waseberg. La nuova accelerazione è costata la caduta a Caleb Ewan (Jayco AlUla) e Paul Penhoët (Groupama-FDJ). Sulla salita De Lie si è messo in testa al gruppo, ma a prendere un margine sono stati i Alex Aranburu (Movistar) e Fabio Christen (Q36.5).

Aranburu e Christen hanno collaborato riuscendo a conservare 30" di vantaggio fino ai piedi dell'ultimo passaggio sul Waseberg. Qui Aranburu si è lasciato alle spalle Christen e ha insistito da solo.

Finale confuso, Kooij lucidissimo 

Il campione spagnolo è stato ripreso a dodici chilometri dall'arrivo, quando le squadre dei velocisti hanno cominciato le operazioni per la  volata (nel frattempo anche Rudy Molard della Groupama-FDJ aveva cercato un allungo, ma senza preoccupare nessuno). Gli unici tra i favoriti che non erano presenti nel gruppo di testa erano Merlier, Max Kanter (Astana Qazaqstan) e Juan Sebastián Molano (UAE Emirates), ritirati, Caleb Ewan e Pascal Ackermann (Free Palestine), attardati.

I più decisi a lanciare il proprio velocista erano senza dubbio i Lidl-Trek di Jonathan Milan e la Red Bull-BORA-hansgrohe di Meeus e Van Poppel, ma ai -5 sono arrivati anche gli INEOS Grenadiers per Elia Viviani (vincitore per tre volte consecutive della corsa tra 2017 e 2019) e la Uno-X Mobility.

Il treno della Red Bull però è riuscito addirittura a fare un buco ai -1.5 dall'arrivo che la Lidl ha dovuto chiudere. All'ultimo chilometro era in testa la Intermarché-Wanty per Biniam Girmay, mentre ai -500 è toccato al campione europeo Christophe Laporte (Visma | Lease a Bike) per Olav Kooj. Quando Laporte si è spostato van Poppel ha cercato di lanciare Meeus, ma Kooj lo ha anticipato. Simone Consonni (Lidl-Trek) ha lasciato Milan alla ruota di Alexander Kristoff (Uno-X Mobility): il velocista friulano ha compiuto la solita lunga rimonta, ma Kooij è rimasto fuori dalla sua portata. Il neerlandese ha così ottenuto la sua trentaseiesima vittoria in carriera davanti a Milan e a Girmay. Dietro di loro si sono piazzati Meeus, quarto, Kristoff, quinto, e Philipsen, sesto, mentre Matteo Trentin e Stefano Oldani (Cofidis) hanno ottenuto la nona e la decima posizione.

 

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