
Alla Coppi e Bartali si parla soltanto inglese: Tulett vittorioso a Brisighella
Il 23enne della Visma-Lease a Bike attacca in salita con Donovan e Sheffield (caduto nel finale) per poi allungare negli ultimi chilometri. Ancora un piazzamento per Velasco
Le premesse erano ottime: due podi dall'inizio della stagione e un'ottima prestazione sul colle di Superga, dove ha “scortato” Isaac Del Toro fino agli ultimi 200 metri. Non sorprende, dunque, il ritorno alla vittoria di Ben Tulett: il 23enne della Visma-Lease a Bike allunga le mani sulla Settimana Coppi e Bartali (dove aveva peraltro macinato la sua prima vittoria in massima serie), aggiudicandosi la tappa di Brisighella. Scattato in compagnia di Mark Donovan e Magnus Sheffield sull'ultima salita di giornata, Tulett ha risolto la partita in discesa, approfittando anche di una caduta dell'ex leader della corsa, peraltro non documentata dalle (poche) immagini televisive. Alle sue spalle il giovane figlio d'arte Igor Arrieta e Donovan. Tre italiani nella prima pagina della classifica: 4° Velasco, 7° Carboni, 10° Pesenti.
La cronaca della 4ª tappa della Settimana Coppi e Bartali
Poco più di 150 km per la penultima tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali: partenza e arrivo a Brisighella, in provincia di Ravenna. La carovana prende subito confidenza con la salita principale del percorso, Monticino (2,6 km al 6,1% che si arrampicano all'8% nella prima parte), prima di entrare nel circuito lungo (36,8 km da moltiplicare per 3), con la doppia scalata al colle che sovrasta il centro ai piedi dell'Appennino tosco-romagnolo. Subito dopo il terzo passaggio sul traguardo, la carovana imbocca un anello breve di 20,6 km - da ripetere per due volte - che propone altri due passaggi sul Monticino e l'insidiosa scalata al Valico Rio Chiè: 1000 metri al 7,5% di pendenza media che si induriscono a metà, dove si tocca il 10%. Finale in costante ascesa su strada lastricata.
Il filo conduttore della tappa è una fuga con 15 atleti: i belgi Kamiel Eeman (Lotto Development Team) e Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), il britannico Paul Double (Team Jayco AlUla), il colombiano Germán Darío Gómez Becerra (Polti-VisitMalta), i francesi Adrien Maire (Unibet Tietema Rockets) e Ugo Fabriès (UAE Emirates-XRG), gli italiani Davide Baldaccini (Solution Tech-Vini Fantini), Alberto Bettiol (XDS-Astana Team), Walter Calzoni (Q36.5), Luca Cretti (MBH Bank-Ballan-CSB), Federico Guzzo (Padovani-Polo-Cherry Bank), Martin Marcellusi (VF Group Bardiani-CSF-Faizané) e Marco Martini (Team Technipes #InEmiliaRomagna), l'olandese Pascal Eenkhoorn (INEOS Grenadiers) e lo spagnolo Marc Cabedo Hernandez (JCL Ukyo). Il gruppo al comando accumula un vantaggio massimo di 2' sugli inseguitori, pilotati in un primo tempo dagli uomini della INEOS Grenadiers, a cui subentreranno nella fase centrale della corsa gli UAE Emirates-XRG e i Visma-Lease a Bike.
I battistrada - dai quali perde contatto Martini, vittima di una caduta dopo 51 km di cosa - viaggeranno compatti fino ai -25 dalla linea bianca, quando restano davanti i soli Cretti, Eeman, Gómez Becerra, Guzzo, Maire e Vansevenant con un vantaggio poco più che simbolico sugli inseguitori. Sulle rampe dell'ultimo Monticello, entra in azione il polacco Rafał Majka (UAE Emirates), seguito dal belga Jarno Widar (Lotto Development Team) e dal redivivo Vansevenant. I tre contrattaccanti guadagnano un margine di 25" su una platea ancora numerosa di inseguitori, in testa il leader della generale Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), prima di rientrare nei ranghi ai piedi del Valico Rio Chiè, dove prende l'iniziativa il britannico Ben Tulett (Visma-Lease a Bike), seguito subito da Sheffield e dall'altro corridore d'Oltremanica Mark Donovan (Q36.5).

Saltato il collegamento tv con la corsa, è impossibile stabilire con esattezza cosa sia successo davanti: soltanto a tappa finita, infatti, scopriremo che Sheffield è finito a terra, condizionando con tutta probabilità anche la corsa di Donovan. Quando riprende il flusso delle immagini, ritroviamo Tulett tutto solo all'ultimo chilometro, con un vantaggio più che rassicurante sullo spagnolo Igor Arrieta (UAE Emirates) e sullo stesso britannico di casa Q36.5. Il 23enne del Kent conquista il suo 4° successo da professionista - l'ultimo dei quali risaliva al 2023, quando vinse una tappa e la classifica finale del Giro di Norvegia - e la maglia di leader, mettendosi alle spalle il figlio d'arte navarro (a 6") e il già citato Donovan (a 7"). 4° posto per l'italiano Simone Velasco (XDS) davanti al tedesco Emil Herzog (Red Bull-BORA-Hansgrohe Rookies). Gli altri azzurri: 7° Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), 10° Thomas Pesenti (Soudal Quick-Step).
Come detto poc'anzi, Tulett è anche il nuovo leader della corsa con 18" su Donovan, 22" su Sheffield e 23" su Arrieta.
Sabato l'epilogo a Forlì
La 25ª edizione della Coppi e Bartali si concluderà sabato con la Brisighella-Forlì di 132,5 km. Superato senza affanni il primo tratto in linea di 42 km, la corsa affronta un primo circuito di 20,9 km, che prevede il doppio passaggio sulla Rocca delle Caminate (2ª categoria, 7,7 km al 3,9% di media), per poi raggiungere un altro anello di 24,9 km con la scalata al GPM de La Polenta (un altro 2ª categoria di 2300 metri all'8,6%). In vista del finale, poi, un'altra incursione sulle Caminate (2ª categoria, 6,5 km al 4,3%), ma dal versante opposto. Più discesa che pianura nei 15,6 km conclusivi.
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