Le storture del passaporto biologico: niente Down Under per il giovane Lambrecht
Bjorg Lambrecht è uno dei grandi talenti del ciclismo internazionale, non solo di quello belga. Vincitore della Liège-Bastogne-Liège, primo con tappa al GP Priessnitz, secondo al Tour de l'Avenir, al Giro della Valle d'Aosta, al Tour de Savoie e alla Ronde de l'Isard, con tanto di frazione conquistata. Questo il suo ruolino di marcia nel 2017.
Il ventenne scalatore avrebbe dovuto debuttare nel World Tour con la maglia della Lotto Soudal al Tour Down Under. Ma non potrà farlo. Il motivo? Semplicemente burocratico.
Come spiega la squadra, fino al 2017 un neopro' doveva essere sottoposto a tre controlli antidoping prima di prendere parte al primo evento World Tour. Quest'anno, però, la procedura è cambiata: d'ora in poi i neopro' devono aggiornare il proprio passaporto biologico per le sei settimane (ossia 42 giorni) che precedono alla prima gara World Tour in cui sono impegnati.
Nello scorso dicembre l'UCI ha tenuto tre seminari online riservati ai neopro' per spiegare il funzionamento del passaporto biologico e Lambrecht ha partecipato a uno di questi. Il giorno dopo, vale a dire il 15 dicembre, ha ricevuto dalla federazione internazionale le credenziali per accedere al sistema, con il messaggio di aggiornare il proprio passaporto biologico entro il 17 dicembre, ossia 30 giorni prima del Tour Down Under.
Tale messaggio è chiaramente in contrasto con quanto l'UCI stessa ha scritto nei propri documenti ufficiali, creando quindi un caso dal nulla. La Lotto Soudal ha quindi risposto ad Aigle dichiarando la contrarietà a tale decisione e chiedendo delucidazioni: l'UCI, come spiega la formazione belga, non ha ancora risposto.
Il team di Marc Sergeant si trova così costretto, per non rischiare di cadere in un eventuale squalifica, a non far partecipare Lambrecht al Tour Down Under e a correre la gara con sei elementi. Il belga, già in Australia e presente al criterium di ieri, potrà prendere il via alla Cadel Evans Great Ocean Road Race del 28 gennaio in quanto i 42 giorni saranno trascorsi.
Il ventenne scalatore avrebbe dovuto debuttare nel World Tour con la maglia della Lotto Soudal al Tour Down Under. Ma non potrà farlo. Il motivo? Semplicemente burocratico.
Come spiega la squadra, fino al 2017 un neopro' doveva essere sottoposto a tre controlli antidoping prima di prendere parte al primo evento World Tour. Quest'anno, però, la procedura è cambiata: d'ora in poi i neopro' devono aggiornare il proprio passaporto biologico per le sei settimane (ossia 42 giorni) che precedono alla prima gara World Tour in cui sono impegnati.
Nello scorso dicembre l'UCI ha tenuto tre seminari online riservati ai neopro' per spiegare il funzionamento del passaporto biologico e Lambrecht ha partecipato a uno di questi. Il giorno dopo, vale a dire il 15 dicembre, ha ricevuto dalla federazione internazionale le credenziali per accedere al sistema, con il messaggio di aggiornare il proprio passaporto biologico entro il 17 dicembre, ossia 30 giorni prima del Tour Down Under.
Tale messaggio è chiaramente in contrasto con quanto l'UCI stessa ha scritto nei propri documenti ufficiali, creando quindi un caso dal nulla. La Lotto Soudal ha quindi risposto ad Aigle dichiarando la contrarietà a tale decisione e chiedendo delucidazioni: l'UCI, come spiega la formazione belga, non ha ancora risposto.
Il team di Marc Sergeant si trova così costretto, per non rischiare di cadere in un eventuale squalifica, a non far partecipare Lambrecht al Tour Down Under e a correre la gara con sei elementi. Il belga, già in Australia e presente al criterium di ieri, potrà prendere il via alla Cadel Evans Great Ocean Road Race del 28 gennaio in quanto i 42 giorni saranno trascorsi.