Wiebes le suona a tutte e vince un'altra Ronde van Drenthe
Quarta affermazione di fila per Lorena nella classica neerlandese, battute Elisa Balsamo e Puck Pieterse. Paternoster, Guazzini e Confalonieri in top ten
“Dal 2021 sono imbattuta alla Ronde van Drenthe, e questo è qualcosa di speciale: ecco perché ho voluto festeggiare in maniera sorprendente e per me gioiosa, mimando una schitarrata in riferimento alla canzone ‘My Guitar’ di Jan Smith" (cantante e showman olandese): così Lorena Wiebes al termine di un'altra di quelle gare in cui mette tutte in fila, evento già accaduto quattro volte quest'anno, e - segnatamente alla corsa in oggetto - già accaduto quattro volte nelle ultime quattro stagioni.
Tra l'altro col rinnovato disegno della Ronde van Drenthe, per la prima volta la 25enne di Mijdrecht (in realtà compirà gli anni tra 7 giorni) può festeggiare direttamente in cima al VAM-Berg, fino al 2023 passaggio della corsa e non arrivo; come traguardo l'avevamo invece già visto all'Europeo di pochi mesi fa, ma in quel caso fu Mischa Bredewold (compagna di Lorena tanto in squadra quanto in nazionale) ad anticipare tutte, a partire proprio da Wiebes che in effetti fu seconda.
Oggi Lorena era la capitana indiscussa della squadra più forte (la solita SD Worx) e come spesso accade si è giovata del gran lavoro delle compagne (in particolare un'inesauribile Christine Majerus) per poi apporre la propria firma in calce all'opera. Mal ne incolse a Elisa Balsamo, prima delle battute come già accaduto qui due anni fa, ma il movimento italiano - perlomeno in una certa tipologia di corse come quella odierna - fa comunque la parte del leone con quattro atlete piazzate in top ten.
Ronde van Drenthe 2024, la cronaca della corsa
17esima edizione per la Ronde van Drenthe femminile, disputata oggi su una distanza di 158.1 km in un circuito caratterizzato dal VAM-Berg da affrontare sei volte compreso l'arrivo. Una primizia, quest'ultima, dato che in passato la salitella simbolo della corsa non fungeva da traguardo. In una giornata meteorologicamente decente, la corsa è trascorsa a strappi, con diversi frazionamenti del gruppo in più tronconi e una bella fuga di Valérie Demey, 30enne della VolkerWessels che in carriera non ha mai vinto ma ci ha sempre provato.
La belga è partita ai -105, ha avuto fino a 2'50" di vantaggio (ai -45) ed è stata ripresa ai -38 dalla SD Worx che, nel lavorare per produrre un po' di selezione nel plotone ha finito anche per ricucire sulla solitaria battistrada un po' in anticipo rispetto al previsto. Il gruppo era formato in quel momento da una quarantina di unità.
Ai -30 un allungo di Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck) sul penultimo VAM-Berg ha portato via un gruppetto di gran peso: con la crossista c'erano nientemeno che la favoritissima Lorena Wiebes (SD Worx-Protime) scortata dalla compagna Christine Majerus, le due DSM-Firmenich PostNL Charlotte Kool e Pfeiffer Georgi, e Alice Towers (Canyon//SRAM Racing); se scappa il faro della corsa è logico che le principali rivali provino a non farla andare via, sicché Elisa Balsamo (Lidl-Trek) ha fatto uno sforzo efficace rientrando con Christina Schweinberger (Fenix) sulle prime.
A metà strada son rimaste invece Femke Gerritse (SD Worx), Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco) e Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility), riprese ai -24 dal drappellone inseguitore. Il gruppo tirato dalla Uno-X è andato quindi a chiudere anche sulle prime, riprese ai -19; era comunque abbastanza chiaro, a quel punto, come fossero messe le varie forze in campo.
Un finale già scritto con la vittoria di Lorena Wiebes
Nel resto della tornata non è più successo nulla di rilevante: il gruppo ha proceduto unito (quelle 50 ragazze che lo componevano) fino all'ultimo muro tirato nel finale da Human Powered Health, DSM e ovviamente SD Worx. Si è arrivati ai piedi dell'ultimo VAM-Berg con Pfeiffer Georgi che ha allungato la fila, provocando nuovi buchi qua e là.
Inutile dire che alle spalle della campionessa nazionale britannica abbiamo ritrovato più o meno le protagoniste dell'azione precedente, in particolare Wiebes marcata a vista da Kool e Balsamo. La trenata di Georgi è andata avanti fino ai 300 metri, quando lei s'è sfilata e l'ultimo slancio l'ha dato ancora Majerus.
La lussemburghese ha messo una marcia in più e ha tirato via le sole Wiebes e Balsamo, mentre Kool rinculava abbastanza e Pieterse e Paternoster non riuscivano a restare agganciate. Nemmeno Elisa, per la verità, ci è riuscita quando ai 100 metri Lorena ha piazzato l'ultima, definitiva rasoiata che le ha permesso di vincere tecnicamente in solitaria, anche se con soli 2" di vantaggio sulla piemontese, seconda come due anni fa.
Il podio è stato completato da Pieterse, che a 4" ha regolato un gruppetto con nell'ordine Paternoster, Victoire Berteau (Cofidis), Vittoria Guazzini (FDJ-Suez) e Christina Schweinberger; Confalonieri, ottava, è stata cronometrata a 8". Il Women's World Tour tornerà domenica prossima con il Trofeo Binda a Cittiglio; nel frattempo, mercoledì occhi sulla Nokere Koerse.