I punti di altre discipline potrebbero influire sulla classifica per il WorldTour
Il responsabile dell'Off-road dell'UCI Peter Van den Abeele: "Un modo per incentivare i team multidisciplinari"
Il futuro delle squadre che vogliono ottenere una licenza WorldTour potrebbe essere deciso anche dai punti conquistati in altre discipline. Peter Van Den Abeele, direttore sportivo dell'UCI responsabile dell'area Off-road, ha rivelato in un'intervista a Sporza che l'UCI sta prendendo in considerazione la possibilità di conteggiare i punti guadagnati in altre discipline per stilare la classifica delle 18 squadre meritevoli di competere nel WorldTour.
Il sistema attuale e la proposta di Van Den Abeele
Con il regolamento vigente, le squadre che vogliono mantenere o conquistare una licenza WorldTour guadagnano punti solamente grazie ai risultati ottenuti nelle gare disputate su strada. Con il nuovo sistema prospettato da Van Den Abeele, i team potrebbero contare anche sui punti guadagnati dai propri corridori su pista, nel ciclocross, nella mountain bike, nel gravel e nella BMX, andando così a premiare le squadre che investono sulla multidisciplinarietà.
Per spiegare la propria proposta, Van Den Abeele fa l'esempio di un team che supporta le ambizioni su pista di un grande campione italiano: “Una squadra come la Ineos ha un top rider come Filippo Ganna, che partecipa ai principali eventi su pista. È fantastico, ma in cambio [del suo sostegno al corridore, ndr] la Ineos non ottiene punti WorldTour. Questo è ciò che vogliamo discutere e cambiare. In questo modo possiamo offrire un valore aggiunto alle squadre, affermando che le sosteniamo pienamente quando permettono ai corridori di gareggiare in altre discipline”.
E parlando di multidisciplina, il pensiero non può che andare alla Alpecin-Deceuninck: “I fratelli Roodhooft lo fanno con la loro squadra su strada, con i ciclocrossisti, con i loro atleti di MTB e persino nell'e-cycling. Vogliamo premiare le squadre per questo”.
"I punti che Van der Poel e Van Aert guadagneranno nel ciclocross potranno valere su strada" conclude Van Den Abeele. In caso di approvazione, questa proposta potrebbe entrare in vigore dal 2026, con i nuovo ciclo del WorldTour.
Quale potrebbe essere l'impatto di questo progetto?
Una proposta come quella di Van Den Abeele potrebbe inizialmente andare a beneficio di quelle grandi squadre che possono già permettersi talenti multidisciplinari e investimenti su più fronti, come la Visma-Lease a Bike di Wout van Aert, la Alpecin-Deceuninck di Mathieu van der Poel, la Ineos Grenadiers di Filippo Ganna e Thomas Pidcock, e la stessa UAE Emirates, che schiera in pista i gemelli Ivo e Rui Oliveira. Ma, se questo sistema entrasse in vigore, anche squadre che generalmente faticano a fare punti su strada potrebbero vedere le proprie sorti risollevate dalla presenza nel proprio roster di campioni della pista, prima su tutte la Cofidis di Benjamin Thomas. La speranza è che ciò possa generare un circolo virtuoso, per il quale squadre minori e con budget più contenuti possano trarre vantaggio dal supportare i propri corridori anche nelle proprie ambizioni in altre discipline.