Silvan Dillier gioca coi suoi fan, poi rivela: "Passo alla Alpecin-Fenix"
Aveva giocato coi suoi follower, invitandoli a scoprire quale maglia tenesse in mano (era stata grossolanamente coperta di bianco-Paint), ma in pochi hanno sbagliato la risposta: Alpecin-Fenix. Ma perché Silvan Dillier esibiva, nella foto che vedete in alto, una casacca della squadra olandese? Semplice: perché questa è la destinazione dello svizzero per il 2021. Chiuso il rapporto che lo aveva legato per tre anni all'AG2R La Mondiale, l'elvetico andrà a mettere le sue indubbie qualità al servizio di Mathieu Van der Poel, che ha bisogno di uomini forti e fidati per le grandi classiche del nord. Dillier sa bene cosa significhi sacrificarsi in una Roubaix: tutti ricordano il suo secondo posto nell'edizione del 2018, allorquando, pur partendo battuto, non rifiutò un solo cambio al corridore con cui si ritrovò al comando della corsa, un certo Peter Sagan. Che poi puntualmente vinse nello sprint a due, ma da quel giorno a Silvan è rimasta la consapevolezza di poter ottenere bei risultati anche nelle Monumento. In questo 2020 il 30enne nato a Baden ha vissuto un'annata piuttosto disgraziata: per restare alla finestra estiva-autunnale, quella venuta post-lockdown, è partito con una bella positività al covid, ai primi di agosto, e ha chiuso con una frattura alla clavicola, frutto di una caduta alla Brugge-De Panne poco meno di un mese fa. Se non altro, nel reggere la sua nuova divisa fiammante, Dillier dimostra di aver superato i problemi fisici...