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La Vuelta, 20a tappa: una classica amletica chiude i giochi

Siamo all'ultimo atto di questa Vuelta, una tappa da Ardenne che teoricamente potrebbe regalare spettacolo, anche se in questo caso la classifica sembra già chiusa

15.09.2023 20:45

Siamo alla vigilia della passerella finale, momento in cui più o meno si devono tirare le somme e tentare l'intentato per ribaltare la classifica. Questo appare complicato contro la Jumbo-Visma, ma la tappa è in programma e noi siamo qui per parlarne. Per chiudere questa Vuelta non si è scelto un tradizionale tracciato di montagna sulla Sierra de Guadarrama, bensì una tappa di media difficoltà che sfrutti la zona più a sud, ai piedi del Monte Abantos, con partenza da Manzanares El Real e arrivo a Guadarrama dopo 207.8 km. L'idea è buona, sia per variare il canovaccio, sia in sé per costruire una frazione più incerta dove ci si possa muovere da lontano senza salite troppo temibili a narcotizzare la corsa; è ottimo anche il fatto che proprio qui si sia scelto almeno per una volta di abbattere il muro dei 200 km, fatto che - sommato alla fatica delle 19 tappe precedenti - potrebbe mettere in crisi più di uno nel finale di tappa. Tuttavia per quasi tutto il giorno mancano pendenze importanti e per di più l'unico strappo davvero arcigno è proprio l'ultimo. L'idea di una classica come chiusura della corsa è da riproporre, ma forse bisognerebbe ostacoli più consoni, dove stare a ruota non sia sempre palesemente la scelta vantaggiosa. In avvio si sale subito il Collado del Portzago, in tutto 10.8 km al 3.4%, ma divisa da una breve discesa in due tratti distinti di salita (5/6%); con una quindicina di km si arriva a El Escorial, dove inizia la salita al Puerto de La Cruz Verde (7 km al 5%, max 8%). Qui si entra nel circuito centrale di 53.4 km, da ripetere per due volte, con una serie di asperità che non lasciano respiro: la salitella verso Valdemaqueda (1.5 km al 5%) e lo strappo di Las Chorreras (1 km al 5.5%) anticipano la vera sequenza di salite composta da La Escondida (9 km al 4.1%), La Paradilla (senza GPM, circa 2.5 km al 5.5%), Alto de Santa María de la Alameda (5 km al 5.6%), Alto de Robledondo (ignorando i dati ufficiali errati, 4 km al 6.1%). Completati i due giri e ripercorsa la discesa della Cruz Verde, si esce dal circuito con lo strappo di Cerro del Robledillo (circa 2.5 km al 7%), da cui si scende con 8 km di strada ondulata. La strada torna immediatamente a salire per tornare al Puerto de la Cruz Verde (formalmente 7.2 km al 3.9%, ma in tutto dal fondovalle sono 11.5 km al 3.3%): un tratto di 1.5 km al 4.2% è seguito da quasi 5 km di falsopiano (2% di media); poi inizia un primo strappo di circa 1500 metri al 5.5% con una breve toccata in doppia cifra, seguito da altri 1500 metri quasi pianeggianti; poi si entra nel tratto più duro di quasi 2 km al 6.5% di media; da qui mancano 1300 metri nuovamente in falsopiano (2.5% di media) fino al GPM. Si scende a El Escorial, per poi imboccare la salita finale: un primo tratto di circa 1000 metri al 4% consente di superare anche l'inizio formale dell'Alto San Lorenzo de El Escorial (ufficialmente 4.6 km al 6.6%) e arrivare sotto il primo tratto impegnativo (1.6 km al 7.2%, max 11%) che porta al traguardo volante posto nei pressi del celebre monastero; poi si entra nel centro storico della località con 300 metri quasi pianeggianti, prima di inerpicarsi sugli ultimi 2.3 km all'8% di media (primi 600 metri al 14%, max 20%). In vetta mancano soltanto 12.2 km e vengono distribuiti anche secondi di abbuono. A circa 7.5 km dall'arrivo termina la discesa e inizia un tratto di strada quasi del tutto rettilineo, in cui si alternano falsopiani in salita e in discesa (gli ultimi 700 metri sono in lieve ascesa, al 2.5%); l'ultima curva ad angolo retto a sinistra si trova a 350 metri dal traguardo.

Fari puntati su…

È evidente che la Jumbo-Visma ha la corsa in pugno e in questi giorni l'unica variabile è stata rappresentata dalle dinamiche interne alla squadra. Sepp Kuss appare a questo punto il vincitore designato della Vuelta, ma la squadra dovrà supportarlo in una giornata insolita ed esigente: se l'americano non fosse brillante e dovessero muoversi gli avversari - su tutti Juan Ayuso (UAE Team Emirates), Mikel Landa (Bahrain - Victorious) ed Enric Mas (Movistar Team) - la squadra si ostinerà ad attenderlo o si giocherà le carte di riserva, ovvero Jonas Vingegaard e Primož Roglič? Chissà che proprio approfittando di questa forzatura tattica palesata salendo alla Cruz de Linares qualcuno non possa scardinare lo strapotere della squadra olandese e concretizzare l'impensabile.

Posto che la classifica appare comunque abbastanza decisa, uno dei principali fattori d'interesse sarà ancora una volta Remco Evenepoel (Soudal - Quick Step): il belga ha ormai monopolizzato la classifica degli scalatori e matematicamente non è quasi più in grado di scalzare Groves nella classifica a punti, ma senz'altro proverà a vincere un' altra tappa e magari anche in modo spettacolare come avvenuto nelle ultime due occasioni. Questo potrebbe avvenire sia inserendosi nella fuga del mattino - che non è detto di sganci tanto facilmente viste le caratteristiche del percorso - sia confrontandosi direttamente con gli uomini di classifica. 

Immancabile la lista di altri possibili protagonisti che potrebbero entrare nella fuga; la riproponiamo con poche modifiche rispetto alle giornate precedenti: Lennard Kämna (BORA - hansgrohe), Damiano Caruso, Santiago Buitrago, Wout Poels e Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious), Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Rui Costa (Intermarché - Circus - Wanty), Romain Bardet (Team dsm - firmenich), Cristián Rodríguez (Team Arkéa Samsic), Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural - Seguros RGA), Juan Pedro López (Lidl - Trek), Eduardo Sepúlveda e Andreas Kron (Lotto Dstny), Jesus Herrada (Cofidis), Michael Storer (Groupama - FDJ) e Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates).

La Vuelta 2023, gli orari della ventesima tappa

La partenza ufficiale è prevista alle 12:02 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv da Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 11:30 alle 18:00).

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