In Francia arriva la prima di Rivi sotto la bufera, a crono trionfa Armirail
Le due semitappe del Tour Poitou-Charentes vedono la vittoria dell'italiano della Eolo-Kometa in mattinata, nel pomeriggio il francese della Groupama-FDJ regola tutti nella prova contro il tempo. Waerenskjold nuovo leader
Nel ciclismo professionistico dei giorni nostri le semitappe sono una soluzione poco attuata, e questa terza giornata del Tour Poitou-Charentes rappresenta sicuramente una piacevole eccezione. Nello specifico, in mattinata si è assistito ad una veloce ma intensa tappa di pianura, in cui l’inseguimento tra gruppo e fuggitivi ha visto una vittoria di misura dei secondi, con la prima affermazione in carriera per il toscano Samuele Rivi, davanti all’altro italiano Davide Gabburo. Nel pomeriggio, invece, in una cronometro dove gli sforzi della mattinata si sono fatti sentire, il più forte è stato nettamente Bruno Armirail, che ha sbaragliato la concorrenza vincendo con 48” di vantaggio su Max Walscheid. Søren Waerenskjold è il nuovo leader della classifica generale.
Tappa 3a
La prima semitappa è una breve frazione dal profilo altimetrico pianeggiante, che con i suoi 94 km permette di raggiungere La Roche-Posay, cittadina nella quale si svolge la cronometro del pomeriggio. Immediatamente dopo il via prendono il largo in 4: James Fouché (Bolton Equities-Black Spoke), Samuele Rivi (Eolo-Kometa), Davide Gabburo (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Jean-Louis Le Ny (Nice Métropole Côte d'Azur). La loro azione viene controllata a distanza dalla Groupama-FDJ del leader Paul Penhoët; il distacco massimo concesso è di 2’30”, forse un po’ troppo per una tappa così corta e le forze fresche dei battistrada.
Passano i chilometri e i fuggitivi restano in 3, con Fouché che si rialza dopo l’ultimo GPM a 30 km dalla conclusione. Proprio mentre più squadre si portano in testa per dare forza all’inseguimento un violento temporale si abbatte sui corridori, con forte vento, pioggia e anche grandine. L’inseguimento del gruppo risulta quindi più difficoltoso, visto che le condizioni meteo impediscono di mantenere alta la velocità. Il plotone, sotto l’impulso della TotalEnergies, si spezza in più parti, e all’inseguimento dei 3 rimangono solo una trentina di elementi. L’incertezza regna fino all’ultimo chilometro, quando si capisce che i fuggitivi ce l’hanno fatta: Rivi è nettamente il più forte nell’atipico sprint finale, e vince con qualche decina di metri di vantaggio su Gabburo e Le Ny, poco più dietro tutti gli altri.
Tappa 3b
La cronometro corsa nel pomeriggio è invece lo spartiacque per la classifica generale, con i suoi 22 km attorno a La Roche-Posay. La partenza avviene alle ore 15:00 e dopo i primi arrivi si segnala il tempo interessante di Oliver Knight (Cofidis) che fissa il primato a 26’30”. Lo stagista britannico però non resta a lungo al comando, perché Maciej Bodnar (TotalEnergies) riesce a superarlo di soli 3”. Poco dopo, ecco che la pioggia inizia a cadere sul percorso, rappresentando potenzialmente un serio handicap per tutti coloro che non sono ancora entrati in gara. Il primato del polacco resiste fino a quando un altro stagista, Baptiste Veistroffer (AG2R Citroën), abbassa il miglior tempo a 26’21”.
Entrando nel finale di tappa, sembrano essere in giornata due dei favoriti sulla carta, ovvero Bruno Armirail (Groupama-FDJ) e Max Walscheid (Cofidis), che segnano tempi eccellenti all’intermedio. Il tedesco chiude in testa con il buon tempo di 26’01”, il francese lo sgretola portandosi al comando con 25’13”: batterlo sarà quasi impossibile. Come prevedibile, infatti, tra gli ultimi scesi dalla pedana il solo Søren Waerenskjold (Uno-X) riesce ad avvicinarsi al tempo della ex maglia rosa senza però superarlo, con Armirail che vince così la seconda semitappa di giornata. L’ex leader Penhoët perde ben 2’42”.