Frigo ci crede, ma il Provence è provincia di Pedersen
Marco in fuga fin quasi al traguardo, Mads spietato: lo riprende a 400 metri dalla fine e vince la terza tappa di fila al Tour de la Provence
Ragioniamo un momento sull'avvio di 2024 di Mads Pedersen. La settimana scorsa il danese ha fatto il proprio esordio stagionale all'Etoile de Bessèges: un successo di tappa, due secondi posti (di cui uno a crono) e un nono, gara conquistata. Questa settimana il 28enne della Lidl-Trek è rimasto in zona Francia per un'altra breve corsa a tappe, il Tour de la Provence. Vinta la prima, vinta la seconda, oggi vinta la terza: chi gli potrebbe mai togliere domani la soddisfazione del filotto?
L'autorità con cui Mads sta facendo strage di risultati in questo primitivo scorcio di stagione ci indica un progresso nella maturazione del ragazzone, o semplicemente non sta trovando avversari eccessivamente competitivi per uno coi suoi numeri? Un po' e un po'. Di sicuro Pedersen conferma che anche quest'anno (e forse più che mai) i pretendenti alle classiche dovranno seriamente fare i conti con lui.
Nel piovoso sabato provenzale gli appassionati italiani si saranno… appassionati al bel tentativo di Marco Frigo, in fuga praticamente tutto il giorno
Tour de la Provence 2024, la cronaca della tappa
La seconda tappa del Tour de la Provence 2024 constava di 165 km da Forcalquier a Manosque su un terreno accidentato che escludeva la possibilità di un epilogo allo sprint. Giornata di pioggia insistente, dopo una quindicina di chilometri è partita una fuga a quattro con Emmanuel Morin (Van Rysel-Roubaix), Kasper Saver (Philippe Wagner/Bazin), Scott McGill (Project Echelon Racing) e anche un italiano, Marco Frigo (Free Palestine), destinato a essere leader virtuale della classifica finché è stato nell'azione (alla partenza pagava da Mads Pedersen 18").
Sui quattro è poi rientrato Thomas Bonnet (TotalEnergies) e l'azione ha avuto un vantaggio massimo di 2'20" ai -110, ma il gruppo ha sempre tenuto sotto controllo la situazione, guidato dalla Lidl-Trek di capitan Pedersen (indubbiamente la vedette della corsa).
Nella parte finale della frazione i saliscendi non lasciavano scampo alle gambe meno brillanti e la fuga ha cominciato a perdere i pezzi: ai -54 si è staccato Bonnet (che poi poco dopo si sarebbe addirittura ritirato), poi sul Col de Viens (una salitella a dispetto della denominazione “Col”) ai -49 un'accelerazione di Frigo ha fatto fuori McGill; superato il Gpm, il 23enne bassanese si è ritrovato ad andarsene tutto solo ai -46, quasi senza accorgersene, su un tratto misto: di fatto se li è tolti di ruota imponendo un ritmo che per Morin e Saver era diventato insostenibile.
In quel momento Frigo aveva 1'20" sul gruppo, ma ancora tanta energia da gettare sulla strada: con la tenacia dei giorni migliori (quelli delle fughe all'ultimo Giro d'Italia, per esempio), il veneto ha spinto fino a riportare il vantaggio a sfiorare i due minuti sul plotone, ma poi l'inerzia è tornata a favorire gli inseguitori, e soprattutto il Col de l'Aire del Masco tra i -30 e i -25 ha pesato nello sforzo del solitario battistrada.
Dal gruppo è uscito in questo frangente Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), che poi ha scollinato al Gpm a 40" da Frigo (il quale, grazie ai punti conquistati oggi, si è assicurato il primo posto nella classifica dei Gpm - a patto che finisca la corsa domani); quel che restava del gruppo (25 uomini o anche meno) è transitato a un minuto abbondante, distacco che è nuovamente tornato a salire in discesa.
Frigo ripreso a un passo dal traguardo, Pedersen è un drago
Ai -15 Pedersen ha deciso che si era traccheggiato fin troppo, sicché in prima persona ha promosso un'ulteriore selezione del gruppo inseguitore; in breve una decina di uomini (lui compreso), tra i quali Lorenzo Germani (Groupama-FDJ) sono piombati su Costiou, e le sferzate che l'incontenibile danese infliggeva rendevano quantomai difficoltoso per quelli che erano con lui tenere le sue ruote.
In tutto ciò, Frigo si è difeso come un leoncino. Ai -5.7 Raúl García Pierna (Arkéa) è uscito dal gruppetto inseguitore ma ha fatto prima a venir ripreso dagli altri (ai -3.3) che riprendere lui il resistente al comando. A questo punto tutta la responsabilità dell'inseguimento era più che mai sulle gambe di Pedersen, il quale ha un po' giocato al gatto col topo con Frigo sulla rampa che portava a Manosque: non voleva riprenderlo troppo presto per evitare che qualcuno gli partisse in contropiede, ha tenuto per un po' l'italiano lì davanti a tiro di pedalata, poi ai 400 metri ha chiuso.
La volata ristretta è stata impostata lunga lunga da Tyler Stites (Project Echelon), ma Mads non s'è scomposto ed è uscito ai 150 metri andando a centrare l'ormai quasi scontato tre-su-tre. Alle sue spalle Axel Zingle (Cofidis), poi 2" di cronometro e sono arrivati Clément Champoussin (Arkéa) e Stites, con Germani settimo e Frigo rimasto fuori dai 10, undicesimo a 12".
La classifica sorride sempre più a Mads Pedersen, primo con 24" su Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) e Costiou; Germani e Frigo sono all'ottavo e al nono posto, rispettivamente a 34" e a 35". Domani Mads proverà a vincere ancora sui 183.2 km della Rognac-Arles, terza e ultima tappa del Tour de la Provence 2024: sostanzialmente un piattone destinato alla volata.