Omloop Het Niewsblad 2023 - Quote e pronostici
L'incertezza regna sovrana, alla vigilia della prima classica fiamminga della stagione. Senza Van Aert e Van Der Poel (ma anche Alaphilippe e Girmay), il pronostico è più aperto che mai. De Lie, Laporte e Pidcock i favoriti dei bookmaker.
Finalmente pietre! La stagione delle classiche del Nord parte, come ogni anni, con la Omloop Het Niewsblad. La contemporanea assenza del campione uscente Wout Van Aert e del fresco campione del mondo del ciclocross Mathieu Van der Poel rende particolarmente incerto e avvincente il pronostico: sono davvero tanti i corridori che possono vantare concrete possibilità di vittoria, in una corsa che potrebbe essere condizionata, almeno parzialmente, dalle condizioni meteorologiche.
Farà freddo, ma non freddissimo, nel corso dei 207 km che i corridori percorreranno tra Gand e Ninove. Il percorso è grossomodo lo stesso dell’anno scorso, con due novità sostanziali: il ritorno del Molenberg, piazzato a 40 km dal traguardo, e lo spostamento del traguardo stesso, quest’anno posto su Elisabethlaan, una strada leggermente più ampia rispetto a quella dell’anno scorso, ma con una parte di carreggiata (quella generalmente percorsa dagli autobus) rovinata, e che tende a salire, in maniera piuttosto violenta, negli ultimi 100 metri prima dell’arrivo.
La corsa si può decidere in qualsiasi momento, ma è chiaro che uno dei punti chiave sarà rappresentato dal Muro di Grammont, posto a 17 km dall’arrivo; il muro per eccellenza delle Fiandre sarà seguito dal Bosberg e poi dai 13 km verso Ninove, gli ultimi 5 dei quali controvento: nel pomeriggio di domani sono infatti previste raffiche di vento fino a 25 km/h da nord, fattore che condizionerà la corsa più nel finale che nella fase centrale, in cui la probabilità di ventagli dovrebbe essere bassa, ma non nulla. Negli ultimi chilometri, invece, Eolo sarà decisivo: nell’approccio al Muur, quando soffierà da dietro e da sinistra, potrebbe aiutare chi cercherà di anticipare, mentre nel finale potrebbe scoraggiare gli attacchi di chi si sentirà battuto allo sprint, rendendo meno probabile, almeno sulla carta, un arrivo in solitaria.
Tre corridori si spartiscono, secondo i bookmaker, i favori dei pronostici: De Lie, Pidcock e Laporte. Dopo un’esaltate stagione da rookie, Arnaud De Lie è ripartito alla grande anche nel 2023, dando l’impressione, soprattutto all’Etoile de Besseges, di aver migliorato tanto la propria punta di velocità allo sprint, compresi quelli su brevi strappetti (come quello dell’arrivo di Bellegarde), quanto la sua tenuta sul passo, anche in salita. Da qui a vincere una classica come la OHN ce ne passa, ma il Toro di Libramont ha tutto per riuscirci, prima o poi. A sua disposizione una batteria di passisti e specialisti niente male, a partire da Victor Campenaerts, quinto l’anno scorso, che potrebbe anche inserirsi in qualche azione nel finale, per tenere coperto De Lie senza far lavorare la squadra.
Tom Pidcock ha saltato l’ultima parte della stagione di ciclocross per puntare deciso sulle classiche. In Algarve ha conquistato l’Alto do Malhão, per poi perdere la corsa nella cronometro conclusiva. Il britannico sarà la punta di una squadra, la Ineos Grenadiers, che ha tutto per essere il faro del primo appuntamento in terra fiamminga; oltre a Pidcock, infatti, la squadra diretta da Ian Stannard schiererà al via Ben Turner e Magnus Sheffield, entrambi protagonisti di una avvio di stagione più che buono: il primo ha vinto la Vuelta a Murcia e ha concluso al secondo posto – primo degli umani – la Jaen Paraiso Interior, battuto solamente da uno straripante Pogacar; il quasi 21enne statunitense ha concluso al quarto posto il Tour Down Under, prima di essere costretto ad alzare bandiera bianca alla CEGORR. Tanto Turner quanto Sheffield potranno inserirsi in qualche azione a media gittata e sfruttare, nel finale, l’eventuale presenza di Pidcock, qualora si trovassero con lui nel gruppetto di testa. I quotisti lo sanno, tanto da riconoscere Turner come quinto favorito e Sheffield decimo.
Come l’anno scorso, Christophe Laporte ha scelto il primo fine settimana di corse in Belgio per il proprio debutto in stagione. Se l’anno scorso il vicecampione del mondo aveva però scelto la Kuurne-Bruxelles-Kuurne come prima corsa, quest’anno il corridore transalpino partirà dalla OHN, in cui dividerà i gradi di capitano con il rientrante Tiesj Benoot e con Dylan Van Baarle. Per caratteristiche, Laporte è il più adatto dei tre per una corsa come quella di domani, che dovrà cercare di rendere dura abbastanza per mettere in difficoltà corridori come De Lie, Philipsen o Kristoff, sulla carta più veloci – o comunque molto pericolosi – in caso di volata ristretta. Senza Van Aert, quella di domani rischia di essere una delle poche occasioni di completa libertà a disposizione di Laporte, ma la sua vittoria paga davvero troppo poco per essere considerato un investimento di valore.
La lista degli outsider è sterminata; li trovate tutti – o quasi – nella nostra preview. Le squadre che potrebbero gradire una corsa chiusa sono più di quelle che potrebbero avere interesse ad animarla, ma manca probabilmente una formazione che abbia la forza e al contempo l’interesse di tenere chiusa la corsa, spendendo uomini ed energie per poi vedere trionfare il De Lie, il Philipsen o il Laporte della situazione allo sprint. La Soudal-QuickStep, per esempio, potrebbe non avere tutto questo interesse a movimentare la corsa, ma si troverebbe poi costretta a puntare su ottimi corridori – Senechal, Casper Pedersen o Ballerini – che partirebbero però battuti in un arrivo di gruppo.
Le variabili sono moltissime, l'incertezza è comunque grande, trattandosi della prima corsa della stagione, mancando riferimenti concreti su molti dei protagonisti più o meno attesi ed essendo assenti i due corridori più impattanti nelle classiche delle pietre, ma una delle poche certezze è quella di assistere a una corsa molto differente a quella andata in scena l'anno scorso, quando Wout Van Aert trionfò in solitaria, al termine di un attacco a lunga gittata, favorito dalla tattica di gara aggressiva della Jumbo-Visma. Una tattica non replicabile quest'anno, senza l'uomo di punta della squadra, e che nessun altra formazione (con l'eccezione, forse, della Ineos Grenadiers) sembra avere la forza di proporre. La conclusione più probabile è quella di uno sprint ristretto a 15-30 corridori.
La scelta pià saggia è quella limitare – ancora più del solito – l’investimento e tentare quelle quote popolari che a noi piacciono tanto, tenendosi la possibilità di operare durante la corsa, qualora se ne presenti l’opportunità. Nel fare le quote, i bookmaker non hanno dimostrato grande rispetto per i corridori di esperienza: la vittoria di Peter Sagan, per esempio, è offerta a 71 volte la posta, il podio a 16 (quote Eurobet); ok, Peterone è lontano parente di qualche anno fa, tanto che a fine stagione smetterà di dedicarsi all’attività su strada, e non ha mai vinto questa corsa (è arrivato due volte secondo), ma le sue possibilità di piazzarsi sono davvero prossime allo zero? Stiamo comunque parlando di un corridore che, non più tardi di 5 mesi fa, ha chiuso il Mondiale al settimo posto. Probabilmente arriverà 98esimo come l'anno scorso, ma quello su di lui è un tentativo che costa poco e rende molto.
Un altro reduce da una stagione tutt’altro che scintillante è Oliver Naesen, la cui vittoria paga 151 volte la posta (sempre su Eurobet); non male, per un corridore che un anno fa ha concluso al quarto posto, sconfitto nella volata dei battuti da Colbrelli e dal compagno di squadra Van Avermaet. Tra i giovani in rampa di lancio, uno che ha dimostrato di stare molto bene nel finale di questa stagione e nelle prime corse di quest’anno è Jonathan Milan. L’esperienza in queste corse conta molto e il fresco campione europeo dell’inseguimento – individuale e a squadre – ne ha poca, ma non è totalmente digiuno di pietre. Un tentativo sulla vittoria a 50 (Snai) e sul podio a 11 (Eurobet) ci sta tutto.
Per finire, qualche testa a testa: Kung contro Campenaerts a 2.32 (lo svizzero è corridore superiore al belga, ha già dimostrato di essere in forma e sarà libero di fare la corsa che vorrà) su Goldbet; Naesen contro Vanmarcke a 1.85 (per Naesen vedi quanto detto sopra, Vanmarcke ha smentito le voci che lo volevano ammalato, ma rimane un’incognita), Sagan contro Van Avermaet a 2 (testa a testa dal sapore nostalgico, da provare con grande parsimonia) e Stuyven contro Philipsen a 2.10 (il vincitore dell’edizione 2020 ha più possibilità di rimanere nel vivo della corsa, quale che sia il suo sviluppo), tutti proposti da Sisal.