Tour de France, 15a tappa: e vai col bis
Se tra i primi due non è cambiato niente, il resto della classifica è stato stravolto; la tappa di domani potrebbe essere più favorevole ai fuggitivi, ma non c'è niente di deciso
Domani si chiude la seconda settimana, con l'unica tappa di montagna di lunghezza un po' più elevata (179 km), anche questa con poca pianura e tante salite in rapida successione (in totale quasi 4500 metri di dislivello). Si scende da Les Gets in trasferimento e la partenza ufficiale viene data ai piedi della salita di quasi 3 km al 4% verso Châtillon-sur-Cluses. Dopo la discesa si affronta l'unico tratto pianeggiante di tutta la tappa (poco più di 20 km) che porta ai piedi del Col des Fleuries, salita non classificata di circa 10 km al 4.5%, seguito dagli strappi a Aviernoz (circa 3.5 km al 4.5%) e Annecy-les-Vieux (1.3 km al 6%). Una quindicina di km abbastanza semplici portano ai piedi del primo GPM, il Col de la Forclaz de Montmin, in tutto 7.2 km al 7.3%, ma abbastanza semplice fino agli ultimi 3.7 km (media poco inferiore del 10%). Seguono una discesa ripida e insidiosa e una manciata di km in fondovalle prima di salire al Col du Marais in due tratti (4 km al 5.5% e 3.5 km al 3.5%); poi un'altra discesa conduce senza respiro allo spartiacque di questa tappa, la dura salita al Col de la Croix Fry, 11.3 km al 7% con un tratto di 2.5 km al 9.5% che termina a circa 4 km dal GPM; altra breve discesa ed altra salita fino al Col des Aravis (4.4 km al 5.8%). Da qui mancano circa 45 km al traguardo ed inizia la fase morta della tappa, con la discesa spezzata dal falsopiano di circa 12 km tra Flumet e Megève. Se niente fosse successo tutto è rimandato all'ultima salita verso Les Bettex, divisa fra l'impennata della Côte des Amerands (2.7 km al 10.9%) e il tratto finale di 7 km al 7.7%.
Fari puntati su…
La tappa di oggi è stata una battaglia campale terminata però in stallo, la tappa di domani è per certi versi simile a quella di oggi, più lunga ma al tempo stesso più blanda e più focalizzata sulla salita finale. L'avvio è senza dubbio più semplice quindi è più lecito aspettarsi che la fuga si formi con più facilità, senza il gruppo alle calcagna.
Logicamente non si può escludere che la Jumbo-Visma di Jonas Vingegaard insista nella tattica vista oggi, anche se hanno speso tantissimo senza ottenere per ora l'effetto sperato. Addirittura l'unico vero scatto lo ha fatto alla fine proprio Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che pur senza staccare il danese, sicuramente non si può dire che fosse in difficoltà. Certo è che gli effetti di una tappa così possono ricomparire domani inaspettatamente e se la maglia gialla avesse ragione lo sloveno potrebbe anche cedere, anche se oggi non ha nemmeno scricchiolato.
Molte cose sono invece cambiate alle spalle di loro due con Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers) che ha raggiunto il duplice obiettivo di vincere la tappa e salire sul podio. Ne consegue che adesso i primi due hanno quasi 5 minuti di margine sui primi avversari in classifica. Tutto ciò è dovuto alle difficoltà di Jai Hindley (BORA-hansgrohe) che ha preso una bella botta nella maxi-caduta e alla fine è rimasto decisamente a galla in una tappa che ha visto molti altri saltare per aria anche senza aver toccato l'asfalto. Peccato per l'australiano, che peraltro dovrà fare i conti con queste botte durante la nottata e potrebbe accusarle più domani di oggi; in compenso avrà il giorno di riposo per rimettersi in sesto.
Anche Adam Yates (UAE Team Emirates) oggi ha confermato un livello altissimo e continua ad essere piuttosto vicino al podio. Per lui continua a valere la possibilità di essere lanciato da lontano per far saltare i piani Jumbo, ovviamente solo se questi domani scegliessero un'andatura più conservativa e non se ripetessero il forcing di oggi.
In tutto questo domani salgono le quotazioni per la fuga, che oggi non ha mai preso campo. La classifica è lunghissima e sono tanti i corridori anche di altissima fascia che possono provare a buttarsi. Innanzitutto è atteso per un nuovo assalto alla maglia a pois Giulio Ciccone (Lidl-Trek) che oggi ha palesato una gran gamba, rintuzzando già il distacco dalla testa. Dovrà difendersi Neilson Powless (EF Education-EasyPost) che oggi ha comunque perso la vetta della classifica e si trova a secondo a pari punti con Vingegaard. Chi invece è uscito dai giochi è Felix Gall ( AG2R Citroën Team) che con l'eccezionale prestazione di oggi entra di fatto in alta classifica (anche se con un ritardo altissimo) e difficilmente avrà libertà di muoversi; piuttosto l'austriaco potrebbe sperare in un successo di tappa inserendosi nel duello tra i primi due come fatto oggi a Rodriguez. In fuga potranno poi entrare, tra gli altri, Julian Alaphilippe (Soudal - Quick Step), Thibaut Pinot (Groupama - FDJ), Mikel Landa (Bahrain - Victorious), Michael Woods e Krists Neilands (Israel - Premier Tech), tutti corridori che oggi avevano centrato il tentativo ed avevano palesato una buona gamba.
Tour de France 2023, gli orari della quindicesima tappa
La partenza ufficiale è prevista alle 13:20 e la tappa dovrebbe terminare tra le 18:00 e le 18:45. Sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 (dalle 14:45 alle 18:30), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:45 alle 18:45).