I team 2017: Team Sunweb
Fuori Degenkolb, dentro Matthews. Il team tedesco continua con la linea giovane e punta sulla maturazione di Barguil e Kelderman
Nuovo main sponsor e nuovo capitano per il Team Sunweb, noto fino a dicembre come Team Giant-Alpecin. Nella compagine tedesca ma dalla forte anima olandese, una delle poche a poter vantare una formazione World Tour maschile, una femminile di alto livello e una di sviluppo, la leadership passa da John Degenkolb a Michael Matthews; l'australiano sarà con Tom Dumoulin il faro di un team che fa dello sviluppo dei giovani un tema dominante. Sono ben nove gli elementi under 25 sui venticinque in rosa a fronte di soli sette over 30.
ROSA
Soren Kragh Andersen (Den, 1994), Nikias Arndt (Ger, 1991), Warren Barguil (Fra, 1991), Phil Bauhaus (Ger, 1994), Roy Curvers (Ned, 1979), Bert De Backer (Bel, 1984), Tom Dumoulin (Ned, 1990), Johannes Fröhlinger (Ger, 1985), Simon Geschke (Ger, 1986), Chad Haga (Usa, 1988), Chris Hamilton (Aus, 1995), Lennard Hofstede (Ned, 1994), Lennard Kämna (Ger, 1996), Wilco Kelderman (Ned, 1991), Sindre Skjøstad Lunke (Nor, 1993), Michael Matthews (Aus, 1990), Sam Oomen (Ned, 1995), Georg Preidler (Aut, 1990), Ramon Sinkeldam (Ned, 1989), Tom Stamsnijder (Ned, 1985), Laurens Ten Dam (Ned, 1980), Mike Teunissen (Ned, 1992), Albert Timmer (Ned, 1985), Zico Waeytens (Bel, 1991), Max Walscheid (Ger, 1993)
L'ANALISI
Tom Dumoulin © Team Sunweb[/caption]
CORSE A TAPPE: L'uomo di punta risponde al nome di Tom Dumoulin che, come nella passata stagione, sarà al via del Giro d'Italia; se ad Apeldoorn l'olandese si era imposto nella cronometro prima di dover abbandonare la competizione dopo una settimana, nel prossimo maggio il suo obiettivo è di far classifica, con l'obiettivo di resistere nelle irte montagne per cogliere il primo podio in carriera in un grande giro. Il ventiseienne sarà poi protagonista in altre prove di una settimana dove potrà sfruttare le sue fenomenali doti contro il tempo. Alla Corsa Rosa sarà presente anche il neoarrivato Wilco Kelderman: il venticinquenne, reduce da una stagione con alti e bassi, cerca il rilancio in una carriera che prometteva molto ma che, finora, è decisamente sotto le aspettative. Si appresta ad affrontare quella che dovrebbe essere la quindicesima ed ultima stagione da professionista Laurens Ten Dam: il trentaseienne scalatore olandese ma che risiede negli Stati Uniti sarà un prezioso gregario per i più giovani connazionali al Giro, corsa affrontata solo una volta in passato. Sono tre i giovanissimi su cui costruire il futuro: già in rosa nel 2016, il ventunenne Sam Oomen si è subito messo in luce, sia nelle prove a tappe che in quelle in linea, confermando le attese. Il 2017 deve essere l'anno della sua riconferma. Due sono i neoprofessionisti, entrambi tra i più promettenti della nidiata: il ventunenne australiano Chris Hamilton, già pimpante al Tour Down Under, e il ventiduenne australiano Lennard Hofstede, valente anche nelle gare di un giorno.
Michael Matthews © Team Sunweb[/caption]
VOLATE: Sono numerosi e tutti di qualità gli sprinter in rosa al Team Sunweb. La vedette è Michael Matthews, neoarrivato dalla Orica; il ventiseienne, che guiderà il team anche in alcune prove in linea ondulate, ha l'ambizione dichiarata di poter provare a battere i velocisti di spicco sul terreno loro preferito, vale a dire negli arrivi compatti del Tour de France. Potrebbe ripresentarsi al Giro Nikias Arndt, ultimo vincitore di tappa alla Corsa Rosa in quel di Torino; il venticinquenne tedesco raramente spicca sulla concorrenza ma è una garanzia di buon rendimento. Un nuovo arrivo è il ventiduenne Phil Bauhaus: il tedesco, ai piedi del podio al Mondiale under 23, è uno sprinter di razza e con buoni margini di crescita. La terza ruota veloce teutonica è Max Walscheid, sbloccatosi a fine 2016 con un pokerissimo di successi in Cina dopo essere stato vittima a gennaio del famoso incidente in allenamento a Calpe. Il ventisettenne olandese Ramon Sinkeldam, oltre che essere un buon pesce pilota, sa giocarsi bene le poche occasioni a sua disposizione. Last but not least il ventiduenne danese Søren Kragh Andersen, corridore che finora è apparso un filino sotto le aspettative che aveva alimentato nell'esperienza a livello Continental.
Bert De Backer © Team Sunweb[/caption]
PAVÉ: Con la partenza di Degenkolb, uno che ha vinto una "corsetta" come la Roubaix, manca il leader per tale tipo di prove. Una garanzia è rappresentata da Bert De Backer: il belga, tra i più solidi gregari in queste manifestazioni, ha alla soglia delle trentatré primavere l'occasione di avanzare la propria candidatura alla leadership sulle pietre, lui che nelle ultime tre Paris-Roubaix non è mai uscito dai primi 17. Chi ha talento ma non lo ha ancora dimostrato in pieno è Zico Waeytens: il venticinquenne belga non pare però poter divenire un corridore capace di imporsi nelle grandi gare. Qualcosa di interessante lo ha mostrato Mike Teunissen: il ventiquattrenne olandese si è finora dovuto accontentare di un ruolo da comprimario con il Team Lotto NL ma con la nuova maglia avrà certamente maggior spazio per ben figurare.
Warren Barguil © Team Sunweb[/caption]
CLASSICHE: In principio di carriera pareva poter diventare un serio contendente per le prove a tappe (intendiamoci, lo potrebbe ancora diventare, più forse in quelle di una settimana rispetto ai grandi giri). Nel 2016 Warren Barguil è particolarmente piaciuto nelle gare in linea, riuscendo ad essere l'unico sempre in top 10 fra Flèche Wallonne, Liège-Bastogne-Liège e Il Lombardia, traguardo mancato anche da un fenomeno come Valverde. Il venticinquenne francese avrà ancora nelle Classiche delle Ardenne l'obiettivo principale della stagione, con la speranza di confermare e, perché no, migliorare il rendimento. Più esperto, visto che viaggia verso i trentun'anni, è Simon Geschke: il barbuto tedesco è apparso non al meglio nella passata stagione ma potrebbe sferrare qualche zampata qua e là. Un corridore solido è l'austriaco Georg Preidler: l'allampanato ventiseienne è corridore bravo a centrare le fughe e a resistere al ritorno del plotone e talvolta non dispiace negli appuntamenti di un giorno. Chi, invece, ha le stimmate del predestinato è Lennard Kämna: il ventenne tedesco, fortissimo anche nelle prove contro il tempo, è ancora alle prime apparizioni di una carriera che promette grandi risultati.