La Movistar fa valere i numeri, Alex Aranburu vince il campionato spagnolo
Il basco conquista il suo primo titolo nazionale con un'azione solitaria di oltre venti chilometri, con Lazkano a completare la doppietta. Sul podio anche Herrada
Dopo quasi due anni senza vittorie, con un'infinità di piazzamenti a un passo dal successo, Alex Aranburu è tornato ad esultare per la seconda volta nel giro di una settimana. Se la vittoria al Belgium Tour era stato un segnale significativo di un ottimo stato di forma, il successo di oggi al campionato nazionale spagnolo è con ogni probabilità il più rilevante della sua carriera finora. Il ventottenne basco arriva a otto vittorie da professionista con un'azione solitaria di poco più di venti chilometri, propiziata dalla grande superiorità numerica del Movistar Team, che ha fatto tutto alla perfezione per fare valere i numeri e portare due corridori sul podio, con Oier Lazkano in seconda posizione.
Campionato nazionale spagnolo 2024, la cronaca della gara
Percorso di 201 chilometri intorno a San Lorenzo de El Escorial, con un primo circuito da ripetere cinque volte, caratterizzato dalla salita di Fresnadilla de la Oliva, e tre passaggi nel finale sulla salita di Abantos, prima dello strappo conclusivo in ciottolato che porta al traguardo.
Tocca alla Movistar controllare una fuga iniziale abbastanza numerosa e con buoni elementi al suo interno, inserendosi con Sergio Samitier. All'attacco tra gli altri Xabier Isasa e Mikel Bizkarra (Euskatel-Euskadi), Raúl García Pierna (Arkéa B&B Hotels), Carlos García Pierna e Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma), Fernando Barcelò (Caja Rural-Seguros RGA), Diego Pablo Sevilla (Polti Kometa) e Óscar Pelegrí (Burgos BH), ma ai -45 anche gli ultimi supersititi tra i fuggitivi vengono ripresi.
Il ricongiungimento avviene sul primo passaggio sulla salita di Abantos, dove la Movistar inizia a muovere le pedine. Tra i più attivi Javi Romo e Pelayo Sánchez, che si infilano in tentativo di quattro con un brillante Mikel Landa e Mario Aparicio (Burgos BH). Qualche chilometro dopo, il vincitore della tappa di Rapolano Terme all'ultimo Giro d'Italia riesce ad andare via da solo, mentre alle sue spalle c'è un ricongiungimento.
Ripreso Pelayo, tocca ad Aranburu
Sánchez prende un buon vantaggio, perché alle sue spalle ci sono ben quattro compagni di squadra pronti a saltare sulle ruote di chiunque provi ad allungare. L'asturiano non è però nella sua miglior giornata, e già alla salita successiva inizia a faticare e a perdere secondi. Un'accelerazione di Roger Adrià (BORA-Hansgrohe) porta a riprendere il fuggitivo, ma sulla sua ruota ci sono ancora solo maglie blu.
Proprio rintuzzando l'attacco di Adrià seguendolo in discesa, Aranburu si trova nella situazione perfetta per partire in contropiede, e ai -22.5 se ne va in solitaria. Questa volta l'azione è molto più incisiva, e nel gruppo alle sue spalle diventa impossibile organizzare un inseguimento. Il vantaggio sale rapidamente sopra il minuto, e dietro si inizia già a pensare ai piazzamenti.
L'attacco di Jesús Herrada serve solo a scremare ulteriormente il gruppo inseguitore, con i soli Landa, Lazkano e Pau Martí, terzo all'ultimo Giro Next Gen, capaci di seguire il corridore della Cofidis. In discesa però anche altri corridori riescono a rientrare, tra cui il vincitore della cronometro David de la Cruz (Q36.5 Pro Cycling Team) e Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma), che tentano un ultimo attacco in elastico senza successo.
La scena è tutta per Alex Aranburu, che arriva tutto solo sul traguardo con 53 secondi sul più immediato inseguitore, che è il compagno Lazkano. Il vincitore di un anno fa riesce a distanziare il resto del gruppo sullo strappo finale, prendendosi anche un certo margine per esultare per una grande vittoria di squadra. Herrada conferma di avere un'ottima gamba e chiude al terzo posto, conquistando così l'ottavo podio in carriera ai campionati nazionali, di cui due vittorie. Ottime indicazioni anche da Landa, alla fine quinto alle spalle di Carlos Canal, il terzo Movistar tra i primi quattro.