Tour de Romandie Féminin 2024 - Analisi del percorso
Tre tappe nella Svizzera Romanda, nessuna delle quali pianeggianti; il momento decisivo sarà l'arrivo in salita di Vercorin al secondo giorno
Il percorso del Tour de Romandie Féminin 2024 condensa in 3 tappe le caratteristiche del Giro di Romandia maschile, come già avvenuto nelle precedenti edizioni: una tappa di montagna in mezzo a due frazioni mosse, adatte sia ad imboscate che a volate a ranghi più o meno ristretti. La frazione decisiva è senz'altro quella di Vercorin, ma la maggiore anarchia che ancora regna nel ciclismo femminile potrebbe favorire condotte di gara spettacolari anche nelle altre due frazioni.
Le tappe nel dettaglio
Venerdì 6 settembre - 1a tappa: Yverdon-les-Bains - Yverdon-les-Bains (226.2 km)
La prima giornata è già abbastanza frizzante, presentando poca pianura ed un arrivo di fatto in salita, anche se agevole. I primi 50 km sono lievemente ondulati, poi cominciano asperità un po' più marcate, con i GPM di Suchy, Saint-Cierges e Mont-Pélerin. Quest'ultima termina a 28 km dal traguardo ed è seguita da una lunga discesa che porta sul lago di Ginevra. Qui si percorrono una quindicina di km pianeggianti lungo il lago, che saranno di preparazione per il tratto finale in salita: non ci sono grandi pendenze, dunque è difficile credere che possano esserci azioni vistose, ma in ogni caso non si tratterà di una normale volata. Nello specifico la strada sale per 2.3 km al 4.5% e torna quasi pianeggiante nell'ultimo km (media 1.5%).
Sabato 7 settembre - 2a tappa: Chippis - Vercorin (101.9 km)
Tappa decisiva con arrivo in salita, anche se fondamentalmente unipuerto (ma in tre giorni di gara ci sta). Dopo una settantina di km piuttosto semplici inizia la prima salita di giornata verso il GPM di Varen, 5.3 km al 3.9% (ufficialmente inizia un po' più avanti) senza nessuna rampa temibile. Tutto dovrebbe quindi decidersi sulla salita finale verso Vercorin: il GPM è posto a 400 metri dal traguardo, dopo 9.5 km di salita all'8.2%: le pendenze sono spesso tra l'8% e il 10%, eccetto un km più pedalabile che termina a circa 3.5 km dall'arrivo; dopo il GPM si svolta a sinistra per gli ultimi 400 metri al 3%.
Domenica 8 settembre - 3a tappa: Morges - Morges (144.5 km)
L'ultima tappa di media montagna è assai difficile da gestire, con pochissima pianura e adatta a tendere trabocchetti. Si parte praticamente in salita (la prima parte viene saltata in trasferimento) e dopo 4 km blandi si incontra la dura rampa di Reverolle (800 metri all'8.5%); poi la strada continua a salire fino a Mont-la-Ville (tratto finale di 1 km al 7%). Un tratto ondulato in altopiano e una lunga discesa riportano a Morges, dove si transita dal traguardo; qui la strada ritorna a subito salire per tornare allo strappo di Reverolle, stavolta valido come GPM e poi ancora a Mont-la-Ville. Nel corso della discesa però si devia per entrare nella fase più complicata del percorso: in ordine si scalano la salitella di Aubonne (circa 1 km al 5%), il duro strappo al GPM di Fèchy (900 metri al 9.7%) e la salita forse decisiva del Signal de Bougy (4.3 km al 6.3%, a lungo al 7/8% nella parte centrale). In vetta mancano appena 33 km, i quali sono essi stessi molto mossi, con la salitella attraverso Montherod (3.2 km al 3.5%, max 9% nel finale), lo zampellotto di Saubraz (500 mt al 4%) e un'ultima salitella verso Bière (1 km al 5.5%) a 21 km dall'arrivo. Ai -15 km termina l'altopiano e si torna a scendere verso il traguardo, sulla stessa strada del primo giro.