Saudi Tour: Tim Merlier domina la volata della prima tappa
Tre italiani in top10: quarta posizione per Moschetti (Q36.5), ottavo Bruttomesso (Bahrain Victorious); decima piazza per Andrea D'Amato (JCL Team UKYO)
Prima stagionale per Tim Merlier (Soudal Quick-Step), che mette il suo sigillo nella prima tappa del Saudi Tour 2025. Il campione europeo lancia la sua volata a 250 mt dal traguardo: niente da pare per Juan Sebastian Molano (UAE Emirates) e Maikel Zijlaard (Tudor), che non riescono nemmeno ad uscire dalla sua ruota, finendo comunque sul podio. Una caduta negli ultimi 4 km di corsa ferma Alexander Kristoff (Uno-X) e Arvid de Kleijn (Tudor): tra i corridori coinvolti anche Rafał Majka (UAE Emirates), uno dei possibili contendenti per la vittoria finale.
Il percorso
Tappa di 142.7 km prevalentemente pianeggianti, con partenza e arrivo alla Al Manshiyah Train Station. Uniche asperità comprese tra i km 84 e 94, con un paio di chilometri al 4-5% di pendenza media. A 27 km dal traguardo è previsto l'imbocco di un circuito che potrebbe rivelarsi insidioso per le tre rotonde, le curve a gomito e le inversioni di marcia che i corridori dovranno affrontare. Tre gli sprint intermedi: il primo a circa 70 km dal traguardo; il secondo posto al primo passaggio al traguardo di Al Manshiya; il terzo con secondi 3", 2", 1" di bonus, al secondo passaggio sulla linea d'arrivo.
Saudi Tour 2025, la cronaca della prima tappa
La fuga di giornata impiega meno di 20 km per formarsi: all'attacco di sono Alexandre Vinokurov (XDS Astana), Masaki Yamamoto (JCL Team UKYO), Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu Cycling Team), Kongphob Thimachai (Roojai Insurance) e due giovani della squadra nazionale saudita, Azzam Alabdulmunim e Alhur Alkulaif. I sei non supereranno mai i 2'30" di vantaggio sul gruppo, tirato dalla Soudal Quick-Step del campione europeo Tim Merlier.
Il margine di vantaggio della fuga si riduce fortemente dopo il passaggio al primo sprint intermedio (vinto da Rosli su Thimachai e Yamamoto), con tutte le squadre interessate alla vittoria che si danno il cambio in testa al gruppo. La fuga perde ben presto Alabdulmunim e Alkulaif, mentre Merlier è costretto a fermarsi per una foratura a 41 km dal traguardo.
Poco prima del primo passaggio sulla linea d'arrivo si avvantaggia Yamamoto, poi raggiunto da Rosli, mentre Vinokurov e Thimachai vengono ripresi dal gruppo. Il duo di testa ha poco più di 30" di vantaggio sul peloton, ma Yamamoto riesce comunque a vincere lo sprint intermedio di Al Manshiya su Rosli, mentre Jens Reynders (Wagner Bazin WB) regola il gruppo. L'ultimo sprint intermedio prima del traguardo se lo aggiudica Frederik Dversnes (Uno-X Mobility) su Reynders e Frank van den Broek (Team PicNic-PostNL), che forse ha già in mente la classifica generale.
Una caduta a circa 4 km dal traguardo taglia fuori dallo sprint Alexander Kristoff e Arvid de Kleijn: a lanciarlo è il treno del Team PicNic per Fabio Jackobsen, ma dalla loro ruota esce per primo sulla sinistra Tim Merlier. Il belga fa volata di testa ed è primo sul traguardo di Al Manshiya, con alla sua ruota Juan Sebastian Molano (UAE Emirates) e Maikel Zijlaard (Tudor), che completano il podio.