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Fabien Doubey multato per aver fermato l'ultima tappa del Tour du Rwanda
Il francese della TotalEnergies, leader della classifica generale, ha spinto per annullare l'ultima tappa a causa delle condizioni meteo. La corsa si chiude tra le polemiche
Fabien Doubey, vincitore della classifica generale del Tour du Rwanda, è stato multato di 200 franchi svizzeri dal presidente di giuria per aver forzato l'annullamento dell'ultima tappa per le avverse condizioni meteo. La sanzione per il trentunenne francese della TotalEnergies è arrivata per “comportamento inappropriato che danneggia l’immagine del ciclismo“, in una tappa che doveva fungere anche da test sulle strade del prossimo mondiale, alla presenza di una delegazione dell'UCI, di ASO e di Golazo, in rappresentanza dell'organizzazione del mondiale di Kigali.
Fabien Doubey multato: "Un singolo corridore ha fermato una corsa"
“Abbiamo fatto tutto il possibile fin dall’inizio per fornire ai ciclisti le misure di sicurezza necessarie”, ha dichiarato Freddy Kamuzinzi alla stampa, direttore del Tour du Rwanda. “Non avremmo mai permesso ai ciclisti di correre il minimo rischio, come non lo abbiamo permesso per tutta la settimana. Tutto è andato bene fino all’ultimo giorno e le squadre si sono congratulate con noi per la professionalità della nostra organizzazione. Ma non sapevamo che un singolo corridore potesse impedire la conclusione della gara”.
Stando a quanto riportato da L’Equipe, oltre alla multa di 200 franchi svizzeri, Doubey potrebbe anche comparire davanti alla commissione disciplinare dell’UCI e incorrere in sanzioni più gravi. Il francese ha ottenuto così la prima vittoria in carriera, precedendo di 6" Henok Mulubrhan (in corsa per la nazionale eritrea) e di 11" Oliver Mattheis (BIKE AID).
Il motivo dello stop al Tour du Rwanda

“Dopo diverse neutralizzazioni, condizioni meteorologiche difficili e una strada molto scivolosa, il Presidente della Giuria UCI ha preso la decisione di interrompere la settima tappa del Tour du Rwanda 2025”, ha scritto la TotalEnergies su Instagram. La squadra francese aveva infatti fatto pressione per l'annullamento già dopo l'iniziale neutralizzazione del primo giro, arrivata a causa di una caduta di massa durante il tratto di trasferimento.
La tappa è stata poi accorciata a causa del troppo fango sulle strade, con la cancellazione della parte di circuito con il Mur de Kigali, ma poi ripresa nonostante le proteste della maglia gialla, che chiedeva la neutralizzazione totale dei tempi e di considerare la classifica del giorno precedente. Dopo un ulteriore peggiormanento delle condizioni meteo, con forti raffiche di vento e un temporale in vista, Doubey è tornato in testa al gruppo a 13 chilometri dall'arrivo per fermare la corsa, e dopo qualche minuto di discussione l'organizzazione non ha potuto fare altro che cancellare la tappa.
"Ho fatto da portavoce del gruppo”, ha spiegato il francese in seguito, ”molti corridori sono venuti a trovarmi per esporre le loro richieste agli organizzatori. Non potevamo correre altri rischi”. Alcune squadre erano effettivamente sembrate appoggiare la posizione della TotalEnergies, ma non sono mancate le polemiche anche dal gruppo.
Henok Mulubrhan, che aveva un ritardo di 6 secondi nella classifica generale, si è dichiarato interdetto alla stampa. “Non avremmo mai interrotto la gara per qualche goccia di pioggia se si fosse svolta in Europa”, ha dichiarato l'eritreo, a cui ha fatto eco il belga Milan Donie (Lotto): “Se annullassimo questa tappa qui, non rimarrebbe nemmeno una corsa nelle Fiandre. Il pavé bagnato e scivoloso non impedisce lo svolgimento di una corsa”.