La SD Worx rischia ma ha ragione: all'Itzulia vince ancora Bredewold
Seconda vittoria in due tappe per la campionessa europea, che ai -10 si accoda a Labous e García e le batte allo sprint a Basauri. A pochi secondi il gruppo con Vollering
Ancora SD Worx, ancora Mischa Bredewold: la campionessa europea vince anche la seconda tappa dell'Itzulia, questa volta entrando nel tentativo giusto a una decina di chilometri dall'arrivo, per poi fulminare Juliette Labous e Mavi García nello sprint a tre a Basauri.
Il Team SD Worx-Protime ha pressoché dominato tutta la tappa, mettendosi sempre nella migliore posizione con la sua consueta superiorità numerica in testa alla corsa. Alla fine ha pagato anche la scelta di dare via libera a Bredewold, lasciando nel gruppo principale Demi Vollering e Marlen Reusser, sulla carta le due opzioni migliori per la classifica, che si sono mostrate più brillanti sulle salite più dura. Un azzardo relativo, dato che ha messo la leader di classifica in una posizione ideale per vincere la seconda tappa di fila e incrementare ancora di qualche secondo il suo vantaggio, in vista dell'ultima tappa di domani.
Itzulia 2024, la cronaca della seconda tappa
Modificato il disegno del finale di tappa: cancellato l'ultimo strappo di Zaratamo, e da Arrigorriaga si andrà direttamente all'arrivo. Eliminata una delle due asperità finali, diventa ancora più determinata il muro di metà tappa, il ripidissimo Urruztigaina, 1.5 chilometri al 12.7%, che scollina a circa quaranta chilometri dal traguardo di Basauri.
Proprio qui la SD Worx architetta l'azione che spacca a metà la corsa. Dopo aver lasciato a Valentina Cavallar (Arkéa B&B Hotels) i primi due gpm di giornata, che consentono all'austriaca di confermare il primo posto nella classifica QOM, Marie Schreiber e Blanka Vas prendono la testa nell'avvicinamento a Urruztigaina, su una strada che inizia a salire già dai chilometri precedenti. Anche la Fenix-Deceuninck riesce a trovare spazio in cima al cima, e infatti Pauliena Rooijakkers è la prima a saltare sulla ruota di Niamh Fisher-Black, che accelera quando le pendenze iniziano a salire in doppia cifra.
L'azione della neozelandese disintegra definitivamente il gruppo, e solo le migliori scalatrici riescono a seguire: con lei ci sono le compagne Demi Vollering e Marlen Reusser, mentre Bredewold inizia a perdere contatto. Con le tre SD Worx anche Elise Chabbey e Ricarda Bauernfeind (Canyon//SRAM Racing), Juliette Labous (Team dsm-firmenich PostNL), Évita Muzic (FDJ-Suez) e Mavi García (Liv AlUla Jayco). Vollering strappa negli ultimi metri di salita e riesce anche a prendere qualche metro, scollinando per prima.
In discesa però riesce ad accodarsi un'ottima Chabbey, ma anche Reusser riesce a rientrare. La svizzera della Canyon si trova quindi in una situazione scomoda contro le due leader della SD Worx, e viene caldamente invitata dalla connazionale a collaborare nel tentativo. Il terzetto è destinato però a non durare a lungo, e ai -28 anche Muzic, Labous, García, Bauernfeind e Rooijakkers riescono a chiudere. Alle loro spalle si è formato un gruppo abbastanza numeroso, in cui la Movistar ha i numeri per cercare di colmare i 55" secondi di distacco.
Dopo qualche chilometro di buona collaborazione, in cui il vantaggio supera anche il minuto, nel gruppo di testa inizia ad esserci sempre meno convinzione, anche da parte delle squadre con due elementi davanti. Ai -16 avviene il ricongiungimento definitivo tra i due gruppi, sulla spinta anche della Lidl-Trek. A quel punto mancano pochi chilometri allo sprint intermedio che vale secondi di abbuono, e nessuno degli attacchi in questo frangente va a buon fine. SD Worx prova a portare via un altro gruppetto ancora con Fisher-Black, e anche Cédrine Kerbaol (Ceratizit-WNT) prova ad allungare due volte.
Tocca ancora a Bredewold
A dodici chilometri dal traguardo, quando la strada torna a salire nuovamente, Juliette Labous riesce a uscire di nuovo dal gruppo e guadagna subito qualche metro di margine. La francese aveva già preso 2" al traguardo volante, piazzandosi alle spalle di Chabbey, ma questa volta la sua azione sembra subito essere quella giusta per vincere la tappa.
Riescono a rientrare su di lei solo Mavi García e Bredewold, con una mossa abbastanza sorprendente da parte della SD Worx, che lascia in gruppo le sue carte principali per la classifica. La collaborazione tra le tre al comando è subito, e il loro vantaggio sale fino a 20" negli ultimi cinque chilometri. Tocca ancora alla Movistar mettersi ad inseguire per cercare di contenere le perdite e provare a giocarsi le chance di vittoria, con Arlenis Sierra o Olivia Baril.
All'ultimo chilometro ci sono ancora oltre dieci secondi di margine, e a quel punto la campionessa cubana si sacrifica in favore della compagna, leader di classifica, e le lancia un leadout lunghissimo sulla rampa finale per cercare di ridurre il distacco. A Baril rispondono solo Vollering e Chabbey, che si avvicinano alle tre di testa ma non abbastanza per giocarsi la vittoria: García si mette in testa per le ultime centinaia di metri, ma il suo è un assist fin troppo comodo per lo sprint di Bredewold, che parte ai 150 metri e conquista la sua seconda vittoria in due giorni.
Alla fine i distacchi sul traguardo sono abbastanza contenuti, con Baril, Vollering e Chabbey a quattro secondi e a 9" il resto del gruppo, regolato dalla stessa Sierra. Tutto ancora aperto per la classifica generale, dove Bredewold ora ha 14" su Labous, 15" su García, 18" su Chabbey e 19" sulla compagna Vollering, ancora in posizione perfetta per giocarsi le sue carte alla pari domani a Donostia.