Tour de Wallonie, bel colpo da finisseur per Eiking. Aru ancora pimpante
La terza tappa del Tour de Wallonie, disputata fra Chimay e La Roche en Ardenne sulla distanza di 169.2 km, ha visto una fuga di tre elementi a partire dal km 25. Protagonisti Alex Kirsch (WB Aqua Protect Veranclassic), Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise) e Lionel Taminiaux (AGO-Aqua Service), con un margine massimo di 3'40". Su uno strappetto dopo 60 km Taminiaux non tiene più il ritmo e si stacca.
Davanti si assiste a un misfatto: l'ammiraglia della Sport Vlaanderen-Baloise entra in contatto con Kirsch e Planckaert facendoli cadere: se quest'ultimo si rialza immediatamente, il lussemburghese fatica, rimontando in sella con fatica. La fuga termina così, con Planckaert che decide di rialzarsi e attendere il plotone.
Inizia quindi una fase con diversi tentativi ma a 10 km dalla fine il gruppo è ancora compatto. Da qui inizia la Côte du Pied Mont, 2.7 km al 6.8%: la Quick Step Floors fa il forcing e davanti rimangono i soli Knox, Kuznetsov, Narvaez, Serry e Wellens. Su di loro rientrano cinque elementi fra cui Fabio Aru: il sardo non ci pensa e attacca due volte, una ai meno 7 km e una ai meno 6 km, venendo sempre chiuso dal capoclassifica Wellens.
Prova fortuna anche Odd Christian Eiking: il norvegese della Wanty-Groupe Gobert, sulla seconda azione ai meno 4.3 km, giusto negli ultimi metri di falsopiano. È la mossa giusta quella dell'ex FDJ: lo scandinavo parte forte e prosegue in discesa con un buon passo. Dietro si controllano e neppure il rientro alle sue spalle di altre elementi gli rende la vita impossibile.
Va così a vincere, Eiking, tagliando il traguardo in perfetta solitudine. Il gruppo paga 6" e viene regolato da Quinten Hermans (Telenet Fidea Lions) su Lorrenzo Manzin (Vital Concept Cycling Club), Joeri Adams (Pauwels Sauzen-Vastgoedservice) e Jhonatan Narvaez (Quick Step Floors). Tim Wellens (Lotto Soudal), oggi ottavo, continua a indossare la maglia gialla.