Pidcock fa felice INEOS oggi, Ganna domani?
Nella quarta tappa della Volta ao Algarve si arriva sull'Alto do Malhão e il britannico non fa sconti a nessuno: tappa e maglia, battuti Almeida e Van Wilder. Filippo limita i danni e può ambire alla vittoria finale
La quarta e penultima frazione della Volta ao Algarve 2023, corsa a tappe lusitana che si concluderà domani con l'impegnativa e decisiva cronometro di Lagoa, si presenta particolarmente mossa e adatta a colpi di mano da parte di puncheur e scattisti attratti dalle impegnative pendenze delle brevi salite portoghesi. Dopo le scoppiettanti frazioni degli scorsi giorni la classifica è ancora decisamente in bilico, guidata dallo splendido Magnus Cort Nielsen, vincitore sia ieri a Tavira che giovedì sull'Alto de Fóia, il quale ha un margine buono ma non ancora di assoluta sicurezza sui suoi diretti inseguitori che rispondono al nome di Rui Costa (+18") e Ilan Van Wilder (+20"); ancora in lotta, inoltre, alcuni temibili cronomen come Filippo Ganna, Tobias Foss e Stefan Küng.
Guardando più nel dettaglio le difficoltà altimetriche presenti negli ultimi cinquanta chilometri della Albufeira - Alto do Malhão (177.9 km), spiccano la salita di Alte (2.2 km al 7.7%) e soprattutto la doppia scalata all'Alto do Malhão (2.6 km al 9.3%). Il primo passaggio avverrà a ventiquattro chilometri dalla conclusione. Il circuito finale, tuttavia, non è un semplice avvicinamento alla seconda ascesa, ma rappresenta esso stesso un potenziale segmento decisivo per scavare o ampliare le differenze formatesi in precedenza.
Nelle prime battute di corsa evadono dal gruppo tre corridori: Kasper Asgreen (Soudal-Quick Step), Lewis Askey (Groupama-FDJ) e Mathias Vacek (Trek-Segafredo), i quali, nonostante siano ottimi pedalatori, non possono rappresentare un reale pericolo in una frazione del genere per un gruppo folto e motivato controllato sin dal via da due formazioni, Bora-Hangrohe per Jai Hindley e Sergio Higuita e UAE-Team Emirates per il favorito della vigilia João Almeida. Dopo essere andato di comune accordo per tutto il giorno, il terzetto in testa si disunisce sull'erta di Alte, dove, con il plotone ormai alle calcagna, il vincitore del Giro delle Fiandre 2021 decide di aumentare il passo e lascia lì i due compagni di fuga che vengono quindi riassorbiti.
Il destino del danese è il medesimo di Vacek e Askey; ai -31 il gruppo è nuovamente compatto. Grande bagarre per prendere davanti l'Alto do Malhão, è poi la Trek-Segafredo di Bauke Mollema a scandire il passo sulle prime rampe della salita più importante della Volta. Rémi Cavagna (Soudal) e Kobe Goossens (Intermarché-Circus-Wanty) tentano di scompaginare le carte attaccando prima dell'ultimo chilometro (ma siamo ancora al penultimo passaggio, mancano 25 km!) e guadagnano subito una trentina di secondi sul plotone dov'è soprattutto la UAE a guidare l'inseguimento, coadiuvata da Bora e dalla squadra del leader Magnus Cort Nielsen, la EF Education-EasyPost.
Il vantaggio dei due battistrada cala vertiginosamente sotto l'impulso di Matteo Trentin (UAE), che sullo strappo ai -10 dall'arrivo si alza sui pedali e imprime un forcing buono non solo a diminuire il gap dalla coppia davanti, ma anche a inserire tossine nella gambe degli avversari del suo capitano Almeida. Ripresi Cavagna e Goossens, ai -2.6 può finalmente cominciare la sfida diretta tra gli uomini di classifica. Prima Hindley e poi Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) tentano fortuna con un paio di fiammate senza però riuscire ad andarsene. Solo Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) porta via un drappello a metà salita comprendente anche Sergio Higuita (Bora), Ilan Van Wilder (Soudal) e Oscar Onley (Team DSM); alle loro spalle è Rui Costa (Intermarché) che tenta di chiudere il buco ma solamente la prepotente azione di Almeida all'interno dell'ultimo chilometro permette agli inseguitori di ultimare la rincorsa.
Il portoghese tira dritto e lancia ai 500 metri una volata lunghissima, seguito solamente da Pidcock, Van Wilder e Higuita. Il campione del ciclocross parte ai -200 con una fucilata tale da lasciare sul posto sia il lusitano che il belga e il colombiano. Per lui è la terza vittoria in carriera su strada dopo la splendida Freccia del Brabante 2021 e la più prestigiosa di tutte ottenuta sull'Alpe d'Huez nello scorso Tour. Almeida è secondo a 1", Van Wilder terzo a 5", Higuita quarto con lo stesso tempo del portacolori Soudal. Hindley è quinto a 10" e con lui giunge anche Dani Martínez (INEOS). Onley settimo a 14", Mollema guida il drappello dei cronomen che ha deciso di affrontare l'ascesa con un passo regolare senza seguire i cambi di ritmo degli scalatori; tutti dietro a Tobias Foss (Jumbo-Visma) per la maggior parte della salita, i migliori uomini contro il tempo hanno limitato i danni a 20" dal vincitore. Ottavo il campione neerlandese a crono, nono il norvegese campione del mondo e decimo Filippo Ganna (INEOS), campione italiano. Perdono invece 43" Cort Nielsen e Stefan Küng (Groupama).
Ad una sola tappa al termine della Volta ao Algarve, la cronometro ondulata di Lagoa, lunga 24.4 km e nella quale si possono scavare distacchi sensibili, Pidcock è il leader della classifica generale. Il piccolo britannico, le cui potenzialità contro il tempo tra i professionisti sono ancora tutte da verificare, ha però un risicato margine di vantaggio su due corridori che si sono già dimostrati più che discreti nell'esercizio: Van Wilder è a 5", Almeida a 7". Tra gli altri, temibilissimi in ottica vittoria finale Cort Nielsen (+27"), lo stesso Ganna (32" da recuperare), Mollema (sempre +32") e Foss (+33"). Gli atleti in lizza per il podio sono molti di più; tra di loro bisognerà prestare particolare attenzione a Martínez (+23") e Küng (+1'05").