Huub Artz batte Niklas Behrens nella prova in linea degli Europei 2024 © Ivan Benedetto/SprintCycling
Ciclismo Giovanile

Europei 2024, i Paesi Bassi vincono anche tra gli Under-23 maschili: titolo ad Artz

Altro successo orange tra gli under 23 dopo quello femminile: Huub Artz batte Behrens in una corsa infiammata già a novanta chilometri dall'arrivo grazie a Del Grosso. Alessandro Borgo, miglior azzurro è quattordicesimo

È arrivato oggi il quarto oro in tre giorni per la delegazione dei Paesi Bassi alla rassegna continentale che si sta disputando da mercoledì sulle strade del Limburgo: dopo i due ori juniores a cronometro, nell'individuale con Michiel Mouris e nella cronostaffetta mista, questa mattina era arrivata la doppietta di Sofie van Rooijen e di Scarlett Souren nella prova in linea Under-23 femminile, successo appena bissato dai maschi con Huub Artz: il ventiduenne della Wanty-ReUz-Technord, già pronto al salto nella formazione World Tour dell'Intermarché-Wanty, è stato protagonista di una corsa durissima, chiusa a 47.988 km/h di media, dove a novanta chilometri dall'arrivo si era già scremato il gruppo di quattordici dal quale sarebbe uscito il vincitore. A dare il la all'azione era stato uno dei favoriti della vigilia, quel Tibor Del Grosso, connazionale di Artz ma con più successi nel cross che su strada, che poi ha chiuso settimo.

Artz da parte sua chiude un quarto anno da Under 23 doveil suo percorso di crescita, oltre al titolo continentale, lo ha portato a vincere la Gent-Wevelgem Under-23 lo scorso aprile e a vincere una tappa del Giro Next Gen lo scorso giugno.

Europei under 23 maschili 2024, la cronaca della gara in linea

Si è corsa oggi la gara in linea dell'Europeo di Hasselt per l'assegnazione del titolo continentale maschile Under 23: a corsa partiva da Heusden e arrivava a Zolder-Hasselt dopo 162 km, la distanza maggiore della prova under 23 maschile continentale degli ultimi dieci anni.  I corridori affrontavano anche due giri di un circuito con una doppia salita a due muri (Manshoven e Op de Kriezel), l'ultima delle quali terminava a 55 km dall'arrivo, anche se poi c'erano ancora gli strappi di Kolmontberg e Zammelenberg a rendere duro il percorso.

Il campione uscente, il danese Henrik Pedersen, era di nuovo al via, essendo lui un classe 2004. Per l'Italia, il ct Marino Amadori aveva convocato Nicolò Arrighetti (Biesse-Carrera), Dario Igor Belletta (Visma | Lease a Bike), Alessandro Borgo (CTF Victorious), Lorenzo Conforti  VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Nicolas Milesi (Arkéa-B&B Hôtels Continentale), Manuel Oioli (Q36.5 Continental), Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step Devo), Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development) e Juan David Sierra (Tudor Under 23).

Dopo una decina di chilometri ha preso il via una fuga composta dal danese Stian Rosenlund, dello svizzero Roman Holzer, del norvegese Halvor Utengen Sandstad, del tedesco Julian Borresch, dello svedese Carl Kagevi, del lussemburghese Mats Wenzel e del polacco Mateusz Gajdulewicz.

Il tentativo però è stato presto ripreso dopo appena una sessantina di chilometri, quando il gruppo principale ha accelerato per prendere in testa la prima tornata sui muri in pavé.

Del Grosso si muove subito

Sul primo di questi muri, il Manshoven, il corridore di riferimento della nazionale neerlandese, Tibor del Grosso, ha subito cercato di scremare il plotone: si è subito formato un gruppo comprendente anche i connazionali Jesse Kramer e Huub Artz, che dopo 20 km aveva già un vantaggio di 1': oltre ai tre neerlandesi era composto da i francesi Matys Grisel, Léandre Lozouet e Pierre Gautherat, i belgi Sente Sentjens e Steffen De Schuyteneer, i danesi Rasmus Søjberg Pedersen, l'italiano Alessandro Borgo, il tedesco Niklas Behrens, lo svizzero Fabian Weiss, il ceco Matyáš Kopecký e il lussemburghese Alexandre Kess. I soli a inseguirli erano nove corridori comprendenti Nicolo Arrighetti, che hanno rimontato fino ad arrivare a 30" dalla testa della corsa, ma sono stati ripresi alla seconda tornata sul Manshoven, dove il gruppo principale si è poi sbrindellato rendendo di fatto impossibile ogni ulteriore inseguimento.

I Paesi Bassi hanno qui cercato di approfittare della propria superiorità nel gruppo di testa: Huub Artz si è mosso portandosi dietro Niklas Behrens e Léandre Lozouet: ai -45 i tre avevano già mezzo minuto, ma sulle ultime asperità loro e i primi inseguitori si è formato un terzo gruppo: Fabian Weiss e Mats Wenzel hanno infatti provato a riportarsi su di loro, arrivando a 15" secondi.

I tre però sono arrivati nel circuito finale (ai -14) conservando una ventina di secondi e andando di comune accordo, fino a che Behrens ha tentato una prima accelerazione. Artz si è subito riportato su di lui e ha contrattaccato: Behrens è andato in difficoltà per pochi istanti, ma poi si è subito riportato sul tedesco dimostrando di avere molta più gamba di Lozouet, che invece ha dovuto cedere.

Sentendosi forse battuto allo sprint, Behrens ha cercato di anticipare la volata attaccando Artz in vista dell'ultimo chilometro, ma non è riuscito a staccare il neerlandese, che ha poi fatto suo lo sprint dopo un testa a testa serrato con l'avversario. La terza piazza è andata a Lozouet, arrivato a 11", mentre Wenzel e Weiss sono arrivati rispettivamente a 33" e 35".

Huub Artz con Niklas Behrens e Léandre Lozouet sul podio della prova in linea degli Europei 2024 © Ivan Benedetto/SprintCycling
Huub Artz con Niklas Behrens e Léandre Lozouet sul podio della prova in linea degli Europei 2024 © Ivan Benedetto/SprintCycling

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