Provaci ancora, Alan! Ruffoni se la ride e si ripete
Tour of Croatia, finale thrilling nella quarta tappa: Marangoni ripreso a 15 metri dalla fine, vince il bresciano della Bardiani su Minali. Nibali diventa leader
La quarta tappa del Tour of Croatia ha conosciuto un finale combattutissimo. La Crikvenica-Umago di 171 km è stata caratterizzata da una fuga di quattro elementi. Protagonisti il tedesco Johannes Schinnagel (Team Felbermayr-Simplon Wels), il ceco Daniel Turek (Israel Cycling Academy) e gli azzurri Antonio Di Sante (GM Europa Ovini) e Alan Marangoni (Nippo-Vini Fantini).
Tale azione si è formata attorno allo scoccare della prima ora di gara ed ha potuto contare su circa 4'30" come margine massimo. Il quartetto ha resistito fino al termine, con il romagnolo Marangoni a sobbarcarsi la maggior parte del lavoro negli ultimi km. L'alfiere della Nippo ha anche cercato un convincente allungo ai meno 1500 metri, riuscendo a prendere margine sugli ex compagni di fuga e a difendersi dal gruppo lanciato a tutta velocità.
Il nativo di Cotignola è stato beffardamente riavvicinato e definitivamente ripreso dal plotone ai meno di 15 metri dalla conclusione. Per l'ex Liquigas un amarissimo sesto posto, che non sminuisce l'ennesima prova di alto livello da lui offerta. La vittoria, esattamente come ieri, è andata a Nicola Ruffoni; il bresciano della Bardiani CSF prosegue così nel migliore dei modi l'avvicinamento al Giro d'Italia.
Al secondo posto un altro italiano, il veronese Riccardo Minali (Astana Pro Team), che ha preceduto di poco il russo Ivan Savitskiy (Gazprom-RusVelo). Quarto un altro azzurro, il vicentino Marco Canola (Nippo-Vini Fantini). Quinto il serbo Dusan Rajovic (Adria Mobil), settimo l'austriaco Daniel Auer (Team Felbermayr-Simplon Wels), ottavo il campione italiano Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), nono il romeno Eduard Grosu (Nippo-Vini Fantini) e decimo lo sloveno Gasper Katrasnik (Adria Mobil).
In classifica generale altro cambio al vertice (e, come ieri, non prontamente segnalato dall'organizzazione). Jaime Rosón ha perso la maglia in favore di chi lo seguiva, ossia Vincenzo Nibali, a causa di un buco di 7" conteggiato a partire dal trentaquattresimo atleta. Il messinese del Bahrain Merida si veste dunque di rosso a due giornate dal termine; per lui 2" di margine su Rosón, 11" sul ceco Jan Hirt (CCC Sprandi Polkowice) e 15" sul bielorusso Kanstantsin Siutsou (Bahrain Merida).
Domani frazione decisiva ai fini della classifica generale da Parenzo a Ucka per complessivi 141 km, con due ascese (compresa quella finale) nella nota salita istriana di Ucka.