La vittoria di Zoe Bäckstedt al Mondiale U23 di Tabor © UCI
Ciclocross

Zoe Bäckstedt inavvicinabile, suo il Mondiale U23 di Tabor

La britannica figlia e sorella d'arte conquista il titolo giovanile bissando quello vinto all'Europeo di novembre. Podio per Zemanova e Bentveld, 14esima Valentina Corvi

04.02.2024 14:40

Zoe Bäckstedt è l'ultima - per il momento - rappresentante di una famiglia di ciclisti. Di suo papà Magnus, svedese, in tanti ricorderanno una sorprendente vittoria alla Parigi-Roubaix; sua mamma Megan Hughes fu atleta élite, anche campionessa su strada britannica nel 1998; sua sorella maggiore Elynor (classe 2001) l'ha preceduta di poco sui pedali e cerca la propria dimensione nella Lidl-Trek, sua squadra da sempre.

E lei, che ha ereditato la nazionalità della mamma, è da quando era ragazzina che lascia i solchi sui campi di cross di tutto il mondo. Una predestinata, da tempo una delle next big thing del ciclismo femminile, e dire che ha solo 19 anni, compiuti in settembre. Dopo una stagione crossistica in cui non sono mancate le soddisfazioni nel cross maggiore (ha gareggiato sempre contro le élite e ha ottenuto con costanza ottimi piazzamenti, oltre a tre successi in gare di seconda fascia), le uniche due volte in cui si è misurata con le pari età, ovvero agli Europei di Pontchâteau a novembre e oggi a Tabor nella prova iridata, non c'è stata proprio partita.

Per quanto riguarda la spedizione italiana, posizioni di rincalzo con Valentina Corvi migliore delle azzurre, 14esima dopo un buon inizio.

Mondiali U23 di Tabor, la cronaca della gara

Un momento della gara di Zoe Bäckstedt a Tabor 2024

Quattro giri su un percorso a tratti amabilmente fangoso per il Campionato del Mondo di ciclocross Under 23 femminile, in quel di Tabor, Repubblica Ceca. In partenza la prima sgasata l'ha data la lussemburghese Marie Schreiber, trovando l'immediata risposta di Zoe Bäckstedt. La britannica ha lasciato sfogare l'avversaria, poi già prima della fine del primo giro l'ha abbandonata al proprio destino involandosi verso un'affermazione che nessuno avrebbe più potuto mettere in discussione.

Schreiber ha pagato probabilmente il fuorigiri che aveva messo in campo per provare a tenere la sfuriata di Bäckstedt, e si è fatta raggiungere e superare dalla coppia destinata a giocarsi i due gradini inferiori del podio, formata dalla ceca Kristyna Zemanova e dalla neerlandese Leonie Bentveld.

Nel primo dei quattro giri i colori azzurri si sono visti nelle posizioni buone, con Valentina Corvi ma anche Lucia Bramati e Federica Venturelli coinvolte nella lotta tra la quinta e la decima piazza. Ma già nella seconda tornata le italiane sono scivolate più lontano dal cuore dell'azione.

Dal gruppetto che nel primo giro stazionava ai piedi del podio, comprendente oltre a Corvi anche la neerlandese Lauren Molengraaf, la ceca Simona Spesna e la canadese Ava Holmgren, la sola Molengraaf ha superato in qualche modo la prova della distanza, riuscendo nella seconda tornata a riportarsi su Schreiber, prima di piantarsi sulla lunga salita di metà percorso e tornare a più miti consigli, gestendosi fino alla fine per salvare una top ten.

La conclusione vittoriosa della cavalcata di Zoe Bäckstedt

Il podio del Mondiale cross U23 2024 © UCI

Kristyna Zemanova aveva forzato nel finale di primo giro, staccando temporaneamente Leonie Bentveld, la quale però nella seconda tornata è rientrata sulla ceca esibendo anche una certa convinzione. A proposito di rientri, mentre la sua gemella Ava perdeva colpi e posizioni, risaliva bene Isabella Holmgren. Alla fine del secondo giro la canadese era già in zona Molengraaf-Spesna (quest'ultima era in netto affanno) e non si sarebbe fermata lì.

Nel terzo giro infatti Holmgren ha superato prima Spesna e poi Molengraaf, mettendo nel mirino Marie Schreiber che intanto procedeva regolare al quarto posto. Bäckstedt ha raggiunto in questa fase il massimo vantaggio sulle inseguitrici, girando a fine terza tornata con 1'06" sulla coppia inseguitrice, 1'25" su Schreiber e 1'34" su Holmgren.

Nell'ultimo giro la britannica al comando si è limitata a controllare, senza più forzare né rischiare, badando solo a portare la bici all'arrivo, dove si sarebbe fregiata del primo titolo iridato Under 23 (l'anno scorso dovette arrendersi a Shirin van Anrooij)… chissà se anche l'ultimo, dato che nonostante la giovanissima età l'anno prossimo potrebbe già decidere di misurarsi con le élite.

Nel quarto giro si sono verificati gli assestamenti che erano già nell'aria: ovvero, Zemanova, anche spinta dal pubblico di casa, ha staccato Bentveld assicurandosi la medaglia d'argento; e Holmgren ha completato l'inseguimento ai danni di Schreiber, superando nel finale la lussemburghese e centrando così il quarto posto. Al netto - ovviamente - della canadese, le protagoniste sono state le stesse dell'Europeo di Pontchâteau, vinto da Zoe su Schreiber, Zemanova e Bentveld.

Riepilogo dell'ordine d'arrivo: Zoe Bäckstedt ha vinto il Mondiale U23 di ciclocross con 44" su Kristyna Zemanova, 55" su Leonie Bentveld, 1'08" su Isabella Holmgren, 1'42" su Marie Schreiber, 2'14" sulla belga Xaydee van Sinaey, 2'26" su Lauren Molengraaf, 2'51" sulla francese Lauriane Duraffourg, 3'03" e 3'05" sulle belghe Julie Brouwers e Fleur Moors. Le italiane: Valentina Corvi ha chiuso 14esima a 4'49", Lucia Bramati 15esima a 5'02", Federica Venturelli 22esima a 7'31".

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