
Uno stoico Storer vince sotto la neve alla Parigi-Nizza
L'australiano finalizza il grande lavoro del compagno di squadra Julian Alaphilippe conquistando l'arrivo di Auron. Cade e si ritira Mattias Skjelmose
Torna a vincere dopo quasi due anni di digiuno Michael Storer (Tudor Pro Cycling): partito con la fuga del mattino in una tappa accorciata per il maltempo, il ventottenne è riuscito a finalizzare il grande lavoro di Julian Alaphilippe, che si è speso per il compagno di squadra fino ai piedi dell'ultima salita. Grazie a questa azione, l'australiano risale in quarta posizione in classifica generale a 2'25" dal leader della corsa Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike). Completano il podio Mauro Schmidt (Jayco AlUla), unico a rimanere sulle ruote di Storer dopo il suo attacco, e Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), che è riuscito a resistere al rientro di Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), unico dei big ad uscire dal gruppo. Sprinta negli ultimi metri anche Florian Lipowitz (RedBull-BORA-hansgrohe), che guadagna 3" secondi a Jorgenson. Dietro di lui scalano di una posizione tutti gli altri uomini di classifica in seguito al ritiro di Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), caduto a causa di uno spartitraffico.
Il percorso
Frazione accorciata per via del maltempo: saranno solo 109 i km da Nizza alla stazione sciistica di Auron, con l'annullamento del passaggio per la Côte de Belvédère e il Col de la Colmiane. Dopo circa 10km di pianura i corridori affronteranno il GPM della Côte d'Aspremont (9.3km al 4.8%), per poi continuare a salire verso Levens. Dopo la discesa inizierà una lunga e mossa ascesa verso il GPM di Auron: quasi 60km di falso piano piuttosto esigente lungo la valle della Tinée, dove si trova anche lo sprint intermedio di Isola. La salita vera e propria inizia a 7.3km e ha una pendenza media del 7.2%. Il tratto più duro è subito prima dell'ultimo km: circa 3.5km all'8.3%.
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Parte subito una fuga composta da 15 uomini, alcuni dei quali si staccano nell'ascesa della Côte d'Aspremont, mentre ne rientrano altri. Il tentativo definitivo si stabilizza attorno ai 95km dall'arrivo: la testa della corsa è quindi composta da Clément Izquierdo e Anthony Perez (Cofidis), Alexandre Delettre e Jordan Jegat (TotalEnergies); Kelland O'Brien e Mauro Schimdt (Jayco AlUla), iniziatore della fuga; Georg Steinhauser e Neilson Powless (EF Education-EasyPost); Michael Storer e Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling); Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), Stefan Kung (Groupama-FDJ), Joshua Tarling (INEOS-Grenadiers), Ivan Romeo (Movistar) e Fred Wright (Bahrain-Victorious). Delettre passa per primo al GPM della Côte d'Aspremont su Alaphilippe e O'Brien. Il gap della fuga, inizialmente al di sotto dei 2', si stabilizza attorno ai 3'50", vantaggio massimo raggiunto dai battistrada attorno ai -40km dal traguardo, mentre inizia anche oggi a piovere.

In gruppo tira la Lidl-Trek del terzo in classifica generale, Mattias Skjelmose: il danese, però, è vittima di una caduta a 52km dal traguardo, causata da una scivolata su di uno spartitraffico. Skjelmose batte violentemente l'anca destra sull'asfalto, rimanendo a terra a lungo e venendo portato via in ambulanza, costretto al ritiro. In gruppo si alternano allora a tirare UAE Emirates-XRG e Visma-Lease a Bike: il vantaggio della fuga rimane sui 3' a 25km dal traguardo, quando in testa arrivano RedBull-BORA e XDS Astana e la coda del gruppo inizia a perdere corridori. Il gruppo erode pian piano il vantaggio dei battistrada, che si attesta attorno ai 2'40" allo sprint intermedio di Isola (-18.5km): Storer sprinta per i secondi di bonus, passa in seconda posizione Alaphilippe, terzo Steinhauser.
All'inizio dei 7.3km finali verso Auron i battistrada conservano ancora 1'58" di luce sul peloton, dove continua l'azione della RedBull-BORA. I primi a perdere le ruota in salita sono Delettre e Alaphilippe, che si è speso moltissimo per il compagno di squadra Storer. Il gruppo, intanto, si allarga sulla sede stradale: risalgono INEOS, Uno X e UAE Emirates, che si mette in testa a tirare con Jhonatan Narvaez. L'ecuadoriano imprime un forte ritmo che seleziona ulteriormente il gruppo (che a quest'altezza contiene ancora la maglia verde Mads Pedersen) e isola il leader della corsa Matteo Jorgenson.
Izquierdo attacca dal gruppetto dei battistrada, ma poi si pianta, mentre perdono le ruote Wright, Armirail, Kung e una ulteriore accelerazione fa fuori anche Powless. Finito il lavoro Narvaez in gruppo si mette in testa Tobias Foss (INEOS-Grenadiers), mentre la fuga esplode a 3.8km dal traguardo: rimangono in testa i soli Storer e Schmidt, con poco più dietro Steinhauser e ancora 1'26" sul gruppo. Il ritmo di Foss, però, non è irresistibile e la fuga riguadagna facilmente diversi secondi. Storer pianta Schmidt a 2.6km dal traguardo e si invola in solitaria con un margine ancora rassicurante sul gruppo, dal quale attacca Lenny Martinez (Bahrain-Victorious), chiuso subito da João Almeida (UAE Emirates-XRG).
Ci prova allora Felix Gall, che prende qualche metro: sulla ruota dell'austriaco si porta Martinez e i due riescono a guadagnare sul gruppo, andando a recuperare via via gli uomini che erano in fuga, tra i quali Armirail che si spende nell'ultimo km e mezzo per il compagno Gall, riuscendo a staccare Martinez. Perdono intanto le ruote del gruppo sia Pedersen che Almeida. Il vantaggio di Michael Storer, però è troppo ampio per consentire il rientro di chiunque altro per giocarsi la vittoria: l'australiano completa la giornata in fuga sotto una pioggia battente che inizia a diventare neve. Mauro Schmidt conserva la seconda posizione, arrivando al traguardo con 20" di ritardo; resiste anche Georg Steinhauser, che completa il podio. Sarà sesto Gall, mentre in gruppo (dove è riuscito a rientrare un grandissimo Pedersen) l'unico a tentare qualcosa negli ultimi 200m è Lipowitz, che sprinta guadagnando 3" sul resto del gruppo.