Van Avermaet, ritorno di (fi)Aulne
L’ex campione olimpico torna alla vittoria nella Boucles de l'Aulne dopo quasi quattro anni, battendo in una volata ristretta Florian Vermeersch e Jon Barrenetxea. Buon quarto posto per Marco Tizza
L’83° edizione della Boucles de l'Aulne ha come arrivo e partenza Châteaulin. I 193 km complessivi si snodano lungo un percorso nervoso, con diversi circuiti da completare a nord e sud della cittadina bretone. Al di là della côte de Ménez Quelc’h, da affrontare tre volte nella prima parte di corsa, sarà l’arrivo a determinare le vere forze in campo, visto che si inerpica per quasi 1 km con punte del 5%. Delle quindici squadre alla partenza, quattro sono WT: Groupama FDJ, Cofidis, AG2R Citroën ed Arkéa Samsic.
La corsa ha visto una prima fuga concretizzatasi dopo pochi km dalla partenza. I ciclisti che sono riusciti ad evadere dal gruppo erano Alexis Guérin (Bingoal-WB), Philippe Jacob (Ecoflo Chronos) ed Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d'Azur). Dopo una decina di km, con un vantaggio del terzetto di testa che si attestava sul minuto e mezzo sul gruppo, il ‘fattaccio’ che condizionava la fuga stessa. I tre ciclisti imboccavano una strada che non faceva parte del percorso e gli organizzatori ci mettevano un po’ di tempo per avvisarli. Risultato: mentre i tre malcapitati tornavano indietro per riprendere la giusta strada, il gruppo inseguitore sopravveniva inesorabilmente, annullando formalmente la fuga.
Uno nuovo attacco veniva portato dopo una cinquantina di km grazie alla coppia formata da Fredrik Dversnes (Uno X Pro Cycling) ed Edo Goldstein (Ecoflo Chronos). Alle loro spalle inseguivano a circa 1 minuto di ritardo Jaakko Hanninen (AG2R Citroën), Jesus Herrada (Cofidis) ed Alexis Guérin (Bingoal-WB). Questi tre ciclisti all’inseguimento riuscivano a portarsi su Dversnes e Goldstein a circa 100 km dalla conclusione. Goldstein era il primo dei fuggitivi a rialzarsi, venendo ripreso dal gruppo inseguitore a 96 km dal termine.
Anche questo tentativo di fuga però aveva i minuti contati visto che il gruppo riprendeva la testa della corsa ai meno 89. Un inesauribile Dversnes era protagonista di un nuovo attacco al km 125. Il norvegese scattava insieme a Bastien Tronchon (AG2R Citroën) e la nuova coppia di testa riusciva ad accumulare sul gruppo un vantaggio superiore ai 2 minuti quando mancavano 50 km al termine. Le squadre a condurre l’inseguimento in testa al gruppo erano principalmente Arkéa Samsic, TotalEnergies e Lotto Dstny. A tre giri dalla conclusione il vantaggio della coppia di testa era sceso a 1 minuto e 30 secondi. Dversnes accelerava, distanziando Tronchon che veniva ripreso dal gruppo inseguitore. A 10 km dal termine il gruppo aveva ormai messo nel mirino Dversnes, distante ormai solamente 20 secondi. Il ciclista norvegese veniva infine ripreso a 7 km dall’arrivo. Gli ultimi km venivano affrontati dal gruppo ad un’andatura elevata, tale da non lasciare spazio ad altri tentativi d’attacco.
Un redivivo Greg Van Avermaet (AG2R Citroën) batteva in volata Florian Vermeersch (Lotto Dstny) e Jon Barrenetxea (Caja Rural – Seguros RGA), mentre Marco Tizza (Bingoal WB) era quarto e primo italiano all’arrivo. Quinto si piazzava Clément Venturini (AG2R Citroën) mentre chiudevano la top ten Axel Zingle (Cofidis), Samuel Watson (Groupama FDJ), Luca van Boven (Bingoal WB), Romain Grégoire (Groupama FDJ) e Sandy Dujardin (TotalEnergies).
Per Van Avermaet, che due settimane fa ha annunciato che il 2023 sarà l’ultimo anno della sua carriera agonistica, torna alla vittoria dopo quadi quattro anni, visto che l’ultima volta che salì sul gradino più alto del podio fu al GP Cycliste de Montreal nel 2019. Magari chissà che non si regali qualche altra soddisfazione nella sua ultima stagione.