Alpes-Maritimes, la prima porta la firma di Ethan Vernon, terzo Vincenzo Albanese
Ad Antibes il britannico precede il connazionale Sean Flynn e l'italiano dell'Arkéa. Un caso nella Nice Métropole Côte d'Azur: Le Ny scatta con Mifsud in fuga
Il sole della Costa Azzurra ha battezzato oggi il Tour des Alpes-Maritimes e ha baciato la prima vittoria stagionale (ottenuta all'esordio, peraltro) di Ethan Vernon, 23enne britannico che sprinta veloce ma dispone anche di una discreta tenuta in salita. Viceversa (non nel senso dello sprintare piano, ma in quello della non discreta tenuta in salita…) non avrebbe potuto imporsi sui saliscendi del circuito di Antibes, caratterizzato da ripetute scalate alla Côte de Valbonne ma anche da altri strappi e strappetti.
Nel giorno della vittoria di Vernon, si segnala il buon terzo posto di Vincenzo Albanese, che sta prendendo le misure alla nuova squadra, quell'Arkéa-B&B Hotels che l'ha portato nel World Tour e che ha mostrato un discreto inizio di stagione. Questa corsa in particolare sembra molto adatta alle doti del campano, che domani potrebbe provare a resistere sulle salite della seconda e ultima frazione (più complicate di quelle odierne ma non trascendentali) per cercare addirittura il bottino pieno. Gli scongiuri, se legge, gli sono consentiti.
Tour des Alpes-Maritimes, la cronaca della prima tappa
Dopo l'antefatto di ieri con la Classic Var vinta da Lenny Martinez su un improvvido Tobias Johannessen, lo stesso gruppo di corridori è impegnato oggi e domani nel Tour des Alpes-Maritimes 2024. Prima tappa la Levens-Antibes di 165.5 km su un percorso mosso. Dopo una quindicina di chilometri percorsi ad andatura ridotta, si sono moltiplicati i tentativi di attacco; ai -135 Jordan Labrosse (Decathlon AG2R La Mondiale) ha vinto il Gpm della Côte de Gattières dopo aver attaccato insieme a Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), ma ai -126 i due sono stati ripresi.
Tentativo allora per Morné van Niekerk (St Michel-Mavic-Auber93) ai -124, poi sul sudafricano (già in fuga ieri alla Classic Var) s'è portato Louis Barré (Arkéa) che per cominciare ha vinto lo sprint di Tourrettes-sur-Loup (-121), e poi è risultato determinante per permettere all'azione di prendere margine: avevamo così la fuga del giorno, ma ancora non bastava, perché sulla coppia al comando è riuscito a rientrare anche Andréa Mifsud (Nice Métropole Côte d'Azur), mentre Barré è stato staccato sulla Côte de Châteauneuf-Grasse ai -109.
Van Niekerk e Mifsud hanno ulteriormente allungato e sono entrati sul circuito finale (da ripetere quattro volte e mezza) con 2'15" sul gruppo tirato inizialmente dalla Corratec-Vini Fantini, e hanno poi portato il proprio vantaggio a un massimo di 2'45" ai -95. In un modo o nell'altro, un po' tenendo loro e un po' confidando nell'andamento ondivago del plotone, i due al comando hanno resistito benino fino ai -25, conservando quel paio di minuti di margine, ma nel finale la corsa si è accesa anche dietro e tra un allungo e uno scatto il gruppo si è riavvicinato rapidamente.
Tra gli altri, si è segnalata un'azione di Romain Grégoire (Groupama-FDJ) e Romain Bardet (DSM-Firmenich PostNL) ai -19; poco dopo, ai -17, Mifsud ha staccato Van Niekerk, ripreso ai -16 dalla coppia all'inseguimento; ai -15 l'avanguardia del gruppo si è riportata sul terzetto, e quando ai -13 è rientrato un altro bel troncone l'andatura è nuovamente calata, permettendo al solitario Mifsud di riprendere respiro.
Mifsud si difende coi denti ma ad Antibes la spunta Vernon
Il fuggitivo è tornato a sfiorare i 50" di vantaggio ai -10, ma sui saliscendi intorno ad Antibes il suo destino era segnato; certo, non gli avrà fatto piacere scoprire, a un certo punto del post-tappa, che a rinfocolare l'inseguimento - quando ai -4 lui aveva ancora una decina di secondi - era stato proprio un compagno di squadra, Jean-Louis Le Ny, con un improvvido quanto inspiegabile scatto.
Le Ny non è andato da nessuna parte, in compenso ha stimolato la Free Palestine a rinvigorire l'andatura, e nonostante una tenacia quasi commovente Mifsud è stato infine ripreso ai 1500 metri, in un momento in cui era passata in testa la Decathlon AG2R La Mondiale. Ai 500 è ripassato avanti il trenino Free Palestine per lanciare Ethan Vernon, che tra i presenti era uno dei più veloci e in effetti ha proposto uno spunto irresistibile per gli astanti.
Al secondo posto si è piazzato l'altro britannico Sean Flynn (DSM), poi Vincenzo Albanese (Arkéa) e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility). Settimo posto per Bardet, ottavo per Benoît Cosnefroy (Decathlon). 22 corridori cronometrati con lo stesso tempo, ma comunque i primi 65 sono arrivati - seppur a gruppetti - entro 17" di distacco. La classifica risente ovviamente anche degli abbuoni, per cui Vernon guida con 4" su Flynn, 6" su Albanese e 9" sui Decathlon Aurélien Paret-Peintre e Labrosse.
Domani il Tour des Alpes-Maritimes 2024 si chiude con la seconda tappa, 131.8 km da Villefranche-sur-Mer a Vence che saranno tutto un saliscendi, anche se le salite più impegnative saranno nella prima parte: si parte col Col d'Èze subito in avvio, poi transiti sul Col de Châteauneuf, sull'Aspremont, sulla salita di Carros, e infine sarà la Montée de la Sine (3.6 km al 5.3%) a definire il tutto col suo Gpm a 3 km dalla conclusione.