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Louis Vervaeke, che domenica bestiale! Fuga vincente e primo centro in carriera al Tour of Oman
Il trentunenne belga vince a Yitti Hills dopo una lunga fuga ed è nuovo leader. Paret-Peintre (2°) completa la festa Soudal davanti a Flynn (3°), 6° De Pretto
Ben 3816 giorni: è questo il tempo che Louis Vervaeke ha dovuto attendere prima di ritornare a tagliare il traguardo per primo, a distanza di quasi undici anni dall'ultima volta nella settima tappa del Tour de l'Avenir 2014. Oggi, dopo una carriera spesa come gregario, il trentunenne di Ronse è finalmente riuscito a conquistare la sua prima vittoria tra i professionisti: grazie a una lunga fuga Vervaeke ha vinto la seconda tappa del Tour of Oman, assicurandosi anche la maglia di leader della classifica generale.
Tour of Oman 2025, prima tappa - Cronaca
Dopo la tappa d'apertura riservata ai velocisti, in cui Olav Kooij ha messo a segno la prima vittoria stagionale del Team Visma-Lease a Bike, la corsa a tappe omanita ha riservato la sua seconda frazione a scattisti e uomini di classifica. La tappa da Al Rustaq Fort a Yitti Hills era per distacco la più lunga di questa edizione, con una distanza totale di poco superiore ai 200 chilometri. A un avvio pianeggiante con la sola salita di Fanja (1100 metri al 9.1%) come asperità altimetrica è seguita una seconda parte più impegnativa: negli ultimi cinquanta chilometri erano concentrati gli strappi di Jabal Road (3.3 chilometri al 9.8%), Al Jissah (2.5 chilometri al 6.9%) e Yitti Hills (1.6 chilometri al 6.8%), dove era fissato il traguardo.
Cinque corridori danno vita alla fuga di giornata dopo pochi chilometri: si tratta di Rodrigo Alvarez (Burgos Burpellet BH), Kane Richards (Roojai Insurance) e Mohammed Al-Wahibi (selezione Oman), a cui si aggiungono anche Magnus Kulset (Uno-X Mobility) e Mundher Al Hsani (selezione Oman). In gruppo però non si abbassa il ritmo e altri corridori tentano di avvantaggiarsi: alla fine ci riescono gli attivissimi Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step) e Xabier Mikel Azparren (Q36.5), in vista della salita di Fanja su cui Al Hsani perde contatto dagli altri battistrada.
A metà tappa sei corridori guidano la corsa con poco più di 4' sul gruppo principale e 2'30" su una coppia formata da Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Orluis Aular (Movistar), che dopo diversi chilometri di inseguimento si rialzano e vengono riassorbiti dal gruppo tirato da UAE Emirates-XRG e Jayco AlUla.
I sei fuggitivi proseguono di comune accordo fino a Jabal Road, dove Kulset, Vervaeke e Azparren dimostrano di avere una marcia in più e staccano i compagni d'avventura. Nel tratto di pianura tra Jabal Road e lo strappo di Al Jissah il distacco tra il gruppo e il terzetto di testa si riduce, ma non abbastanza da azzerare le possibilità dei fuggitivi: il gruppo principale deve ancora recuperare 2' quando a 10 chilometri dall'arrivo Vervaeke stacca Azparren e Kulset e si invola tutto solo verso l'ultima ascesa.
L'ultima salita verso l'arrivo è un braccio di ferro tra il nativo di Ronse e il gruppo principale, che si avvicina sempre di più con un'andatura molto forte imposta dalla Groupama-FDJ di David Gaudu. Il francese prova anche ad attaccare a 6 chilometri dall'arrivo, ma la sua azione dura poche centinaia di metri. Il gruppo è ancora molto nutrito quando all'ingresso dell'ultimo chilometro rientra sulle ruote di Azparren e mette nel mirino Vervaeke. Il belga però resiste e sul tratto di pianura finale riesce a conservare una manciata di secondi di vantaggio, più che sufficienti per assicurarsi la prima vittoria da professionista e a godersi una giornata di gloria in una carriera da gregario.
La Soudal Quick-Step fa festa doppia grazie al 2° posto di Valentin Paret-Peintre, che regola il gruppetto inseguitore davanti a Sean Flynn (Picnic Post-NL) al termine di una volata confusa caratterizzata da una caduta, per fortuna senza gravi conseguenze. Nei primi dieci c'è spazio anche per l'italiano Davide De Pretto (Jayco AlUla), che risale fino al 6° posto in classifica generale.
Una classifica generale rivoluzionata rispetto a ieri, dato che tutti i velocisti, a partire da Olav Kooij, hanno perso contatto. Vervaeke comincerà la terza tappa con la maglia di leader davanti a Paret-Peintre (+6") e Flynn (+8"), ma restano ancora in corsa gli altri favoriti: a meno di 20" troviamo David Gaudu (Groupama-FDJ), Adam Yates (UAE Emirates-XRG) e Cian Uijtdebroeks (Visma-Lease a Bike), mentre Jay Vine (UAE Emirates-XRG) ha perso 5'39" uscendo di fatto dalla lotta per la vittoria finale.