Mohoric aveva una dedica speciale da fare
Matej conquista l'ultima tappa del Tour of Slovenia con un pensiero indirizzato al povero Gino Mäder, suo compagno alla Bahrain-Victorious. Filippo Zana secondo di giornata e vincitore della classifica generale. Podio finale per Diego Ulissi
Ha in effetti molto senso che sia stato Matej Mohoric, forse la testa più brillante della squadra, a firmare la prima vittoria della Bahrain-Victorious dopo la scomparsa di Gino Mäder, ragazzo di cui in questi tristi giorni post mortem abbiamo imparato ad apprezzare anche aspetti non banali che magari non erano così noti al grande pubblico, a partire dal suo impegno sociale e dalla capacità di offrire bei ragionamenti ai suoi interlocutori.
Matej ha vinto l'ultima frazione del Tour of Slovenia e col dito al cielo nel momento dell'esultanza ha chiarito il senso del proprio sforzo e della volontà che l'ha mosso in questo finale di gara in cui si è anche molto giovato dell'abbraccio del caloroso pubblico di casa sua; il successo di giornata se l'è giocato con Filippo Zana, che la corsa l'ha conquistata nella sua interezza, pur non avendo messo a referto vittorie di tappa. Per il 24enne nato a Thiene una stagione che prende sempre più consistenza, dopo l'highlight della frazione conquistata al Giro, e una carriera che si conferma molto votata alle gare a tappe (è la terza per lui dopo il Sazka Tour 2021 e l'Adriatica Ionica Race 2022). La sua è la quinta affermazione italiana nella corsa slovena dopo Lorenzo Di Silvestro 1996, Vincenzo Nibali 2010, Diego Ulissi 2011 e 2019.
Tour of Slovenia 2023, la cronaca della quinta tappa
Il Tour of Slovenia 2023 si è concluso con la Vrhnika-Novo Mesto, quinta tappa di 142.6 km aperta a più possibilità. La fuga del giorno s'è mossa dopo 4 km con 8 uomini: Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Alessandro Iacchi (Corratec-Selle Italia), Marcel Camprubi (Q36.5), Embret Svestad-Bårdseng (Human Powered Health), Simon Pellaud (Tudor), Martin Voltr (RRK Group-Pierre Baguette-Benzinol), Ziga Horvat (Hrinkow Advarics) e Aljaz Jarc (Adria Mobil). Zoccarato ha subito messo al sicuro la propria maglia blu di migliore scalatore vincendo il Gpm di Zaplana al km 8, salita su cui Jarc ha perco contatto dai primi, gli altri hanno proceduto mettendo insieme un paio di minuti di vantaggio massimo, sempre tenuti a bada in particolare dalla Bahrain-Victorious che ha tirato il gruppo per la maggior parte del tempo.
Ai -24 un salto di catena ha fatto finire anzitempo la fuga di Zoccarato, il plotone a quel punto era a un minuto; con l'avvicinarsi della salita di Trska Gora, ai -12 la Jayco AlUla è andata avanti per tenere nelle prime posizioni il leader della corsa FIlippo Zana; ai -11 si era già sul muro (1.7 km al 10.7% di pendenza media) quando dal plotone è uscito forte Nicolò Buratti (Bahrain), tampinato poi da Tim Wellens (UAE Emirates) che preparava il terreno per il compagno Diego Ulissi; intanto i fuggitivi venivano tutti raggiunti, e per ultimo è stato ripreso Camprubi, esattamente ai -10 su un forcing di Matej Mohoric (Bahrain) marcato da Filippo Zana e Giovanni Aleotti (Bora-Hansgrohe); alle spalle di quest'ultimo un piccolo buco, poi Ulissi e gli altri, da Ben Zwiehoff (Bora) a Jesús David Peña (Jayco), da Marco Tizza - che però si è irrimediabilmente staccato in cima - e Johan Meens (Bingoal WB) a Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA).
A 300 metri dal Gpm (posto ai -9.5) Zana è passato davanti e ha aumentato il ritmo facendo staccare Aleotti, poi in discesa si è esposto alle sfuriate di Mohoric che si è giocato tutte le proprie carte per distanziare il vicentino (tra l'altro in classifica solo 22" separavano i due). Ma il leader della generale non ha mollato, rimanendo a pochi secondi dallo sloveno il quale a un certo punto si è rialzato, sicché ai -6.5 la coppia si è riformata. Alle spalle dei due Aleotti era stato raggiunto dal gruppetto Ulissi, su cui peraltro c'erano stati altri rientri, quelli di Luka Mezgec (Jayco) e del campione nazionale svedese Lucas Eriksson (Tudor).
C'era comunque mezzo minuto in favore dei primi, i quali a quel punto hanno avuto buon gioco nel tenere a distanza gli inseguitori. La volata a due l'ha lanciata Zana ai 300 metri, Mohoric è passato ai 150 andando a vincere molto nettamente e dedicando il successo alla memoria di Gino Mäder. A 16" il gruppetto è stato regolato da Mezgec su Eriksson, Nicolau e Aleotti, con Ulissi al decimo posto.
I secondi guadagnati in gara hanno determinato la scalata in classifica di Mohoric, salito dal sesto al secondo posto a 18" da Zana, perfetto nella gestione della leadership; terzo posto finale per Ulissi a 23", Aleotti invece resta appena fuori dal podio coi suoi 33" di ritardo dal vincitore; Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), arrivato nel terzo gruppetto a 34" dal primo, scivola dalla terza alla sesta posizione a 46". Nei 20 anche due Green Project, Martin Marcellusi 13esimo a 2'26" e Alex Tolio 16esimo a 2'36". Classifica a punti vinta da Ide Schelling (Bora-Hansgrohe), classifica Gpm conquistata - come scritto più su - da Samuele Zoccarato, classifica dei giovani appannaggio di Raúl García Pierna (Kern Pharma).