Quintana fa all-in e sbanca: assolo a Montagne de Lure, vince il Tour de la Provence
Quintana riparte, ancora una volta. Come due anni fa, quando vinse proprio il Tour de la Provence, esattamente come ha fatto oggi. Allora s'impose sul Mont Ventoux, stavolta ha domato la Montagne de Lure, ma il risultato è il medesimo: fatto il vuoto, conquistata la corsa. In quell'alba di 2020 sembrava tornato alla freschezza di un tempo, vinse poi il Tour des Alpes Maritimes et du Var (con successo sul Col d'Eze) e ancora una tappa alla Parigi-Nizza, prima che la pandemia fermasse tutto, compresi i buoni propositi di Nairo.
Il colombiano, che da qualche anno è alla ricerca di se stesso, o perlomeno dei risultati che l'hanno reso un protagonista del ciclismo attuale, trova nel doppio colpo di oggi il miglior viatico per l'ennesima stagione del rilancio, nella speranza che stavolta le premesse trovino conferme all'altezza.
Terza ed ultima tappa per il Tour de la Provence, la tanto attesa tappa regina. L'ultima frazione misura 166 km con partenza da Manosque e arrivo in salita sulla Montagne de Lure, al culmine di una scalata di più di 13 km ad una pendenza media del 6.5%. Non siamo sicuramente di fronte ad una grande salita alpina ma di certo spazio e modo di aggiudicarsi tappa e classifica finale non mancano. In particolare gli ultimi 5 chilometri si presentano come i più duri, con pendenze costantemente sopra il 7%. Il percorso odierno prevede anche una doppia scalata alla pedalabile salita del Col de Buire (6,6 km al 3.5%).
Subito dopo il via prendono il largo Luke Rowe (INEOS Grenadiers) ed Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM) quest'ultimo già all'attacco nella tappa di ieri, che vengono poco dopo raggiunti da Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d'Azur), Nicolas Debeaumarché (St-Michel-Auber 93) e Romain Combaud (Team DSM). Si forma così la fuga di 5 uomini che caratterizza questa giornata e che arriva ad un vantaggio massimo di ben 7'15" a circa 100 km dal traguardo, con il gruppo che procede senza patemi trainato da Groupama-FDJ, Arkéa Samsic e Trek-Segafredo. Il plotone non sembra tuttavia intenzionato a lasciare speranze di vittoria ai fuggitivi e, lasciatasi alle spalle senza vittime la doppia scalata al Col de Buire il distacco è ridotto a circa 3' a 40 km dalla conclusione.
La situazione continua a mantenersi tranquilla con i fuggitivi che dimostrano di avere buona pedalata riuscendo tutto sommato a limitare le perdite in termini di secondi nel tratto di avvicinamento alla Montagne de Lure (perdendo però uno stremato Gougeard). In gruppo però sono ormai iniziate le grandi operazioni di posizionamento, con diverse formazioni che vogliono prendere le sinuose strade provenzali nelle primissime posizioni, particolarmente attiva in questa fase la TotalEnergies che nutre grandi speranze nel proprio leader Pierre Latour.
Alle prime rampe verso la Montagne de Lure, con un vantaggio di circa un minuto sul gruppo, Romain Combaud rompe gli indugi tra i fuggitivi, rimanendo in compagnia del solo Debeaumarché, mentre dietro è Bruno Armirail (Groupama-Fdj) a dettare un buon ritmo. A 8 km dal traguardo Debeaumarché perde però la ruota di un arrembante Combaud; anche Romain si dovrà però arrendere definitivamente tre chilometri dopo.
A questo punto si scatena la sfida tra i big: attacca Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) tallonato da Julian Alaphilippe (Quick-Step) che tuttavia si deve piegare poco dopo ai ripetuti scatti del colombiano che resta da solo al comando. Il leader Filippo Ganna (INEOS) non ne ha per seguire i migliori mentre Alaphilippe è raggiunto e superato dal campione in carica Iván Sosa (Movistar), che si lancia solitario all'inseguimento del connazionale Quintana. Nessuno però ne ha per seguire un ottimo Nairo Quintana, il più forte oggi, che conquista una meritata vittoria in solitaria. A 37" arrivano Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo) e Matteo Jorgenson (Movistar) che superano poco prima del traguardo Iván Sosa, cronometrato a 39". In quinta posizione giunge Ilan Van Wilder (Quck-Step) a 41", seguito da Amanuel Ghebreigzabiher (Trek-Segafredo) a 46", Julian Alaphilippe a 47", Pierre Latour (TotalEnergies) a 50", Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) a 1' ed infine Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën) a 1'03". Ganna è arrivato 12esimo a 1'21", Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) ha chiuso 13esimo a 1'27".
La classifica generale vede trionfare lo stesso Nairo Quintana, con 27" di vantaggio sullo stesso Alphilippe e 34" su Skjelmose. Quarto classificato Matteo Jorgenson a 36", poi Pierre Latour a 42", seguito da Ilan Van Wilder a 46". Settima posizione finale per Filippo Ganna a 59", seguito da Samuele Battistella a 1'21". Completano la top10 Aurélien Paret-Peintre (AG2R) a 1'45" e Maxime Bouet (Arkéa) a 1'56".