Egan Bernal durante la prima tappa della Parigi-Nizza © INEOS Grenadiers
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Egan Bernal, la luce dopo il buio: "Sogno di vincere la Vuelta a España"

Lo scalatore del Team INEOS è tornato a stare con i primi in salita. Il percorso di recupero dal grave incidente di due anni fa lo porterà a competere per la maglia roja?

19.09.2024 20:10

Egan Bernal è tornato quest’anno a essere un corridore di alta classifica. Lo è stato a sprazzi, ma c’è riuscito. Due podi di peso a inizio stagione, un nono e un quarto posto in importanti corse a tappe.

Potrebbe essere tutto molto ordinario, niente di eclatante, se non fosse che lo scalatore colombiano, in questo 2024, è tornato a essere grande protagonista in salita, a due anni dall’incidente nel quale ha rischiato la vita. Il 24 gennaio 2022, in un allenamento in Colombia, ad alta velocità con la bici da cronometro, si è schiantato contro una corriera ferma sul lato della strada. Risultato: 20 fratture e una prima prognosi di paralisi permanente.

Da quel punto, il caparbio ventisettenne colombiano ha cominciato il lungo inseguimento al se stesso smarrito. Nonostante un primo parere contrario dei sanitari e lo scetticismo diffuso intorno ritrovare l’Egan Bernal di un tempo, quello con la maglia rosa in cima al Passo Giau, è diventato per lui atto di fede e pensiero costante.

In maglia rosa © FCI
In maglia rosa © FCI

I medici si occupano del corpo, a volte però la mente spinge il corpo dove questo da solo non può arrivare, pensa Egan. Se proprio non si può tornare a essere quello di prima, nulla deve scoraggiare la speranza di arrivarci il più vicino possibile.

Rimane ancora un grande obiettivo nell’avventura ciclistica del ragazzo di Bogotá: vuole vincere la Vuelta. Sarebbe la consacrazione di una grande carriera, completata con la trilogia di vittorie nei Grand Tour. Sarà molto difficile, ma conta di andare il più vicino possibile alla realizzazione di questo sogno.

Il 2024 del colombiano della INEOS

Dopo l’incidente, il percorso di recupero dell’atleta sudamericano è stato graduale, con un rientro alle competizioni nel 2022 e qualche battuta d’arresto nel 2023. Un anno senza grandi segnali, ma con l’indicazione che il cammino avrebbe avuto senso. In quell’anno, avere completato le tre settimane di Tour e subito dopo quelle della Vuelta è stata un'indicazione confortante: il corridore c’era ancora.

La stagione 2024 non è andata per niente male. A febbraio il corridore della INEOS è salito sul podio della O Gran Camiño. È stato competitivo, in condizioni atmosferiche impegnative, con uomini di grande spessore: Jonas Vingegaard e Lenny Martinez. Rispettivamente primo e secondo di quel podio. A marzo è stata la volta di un buon nono posto alla Parigi-Nizza e di un altro podio alla Volta a Catalunya, insieme a Tadej Pogačar e Mikel Landa. Poi un quarto posto al Giro di Svizzera. Il Tour, invece, non gli ha dato feedback positivi, senza per questo minare la sua determinazione.

Egan tiene le ruote © Instagram
Egan tiene le ruote © Instagram

In una lunga conversazione con il network AS Colombia, Bernal analizza la sua stagione 2024: “Ho ottenuto il mio primo podio dopo l’incidente e lo ricordo ancora bene. Sono riuscito a salire sul palco con Jonas ed è stata una bella sensazione. Inoltre anche i wattaggi sono buoni, anche se sono sempre relativi. Sto ottenendo numeri ancora migliori rispetto a prima, ma gli altri sono a un livello molto più alto”.

Inutile nascondersi che dall’ultima volta che Bernal ha indossato la maglia del leader di classifica, tutto è cambiato. Una nuova generazione di atleti ha ridefinito gli standard del ciclismo, portando l’intero sport a nuovi livelli di competizione ed eccellenza. Anche con questa realtà il percorso di recupero di Bernal deve fare i conti.

Un atto di fede: vincere la Vuelta

“Penso sempre a vincere la Vuelta, perché è davvero il mio sogno”, racconta ancora Egan alla TV colombiana. Un sogno forse impossibile ma il cammino conta forse più della meta. “Era difficile vincere il Tour e il Giro quando ero in una buona situazione, quindi sarà difficile vincere la Vuelta. È qui che sta la fede”.

Il colombiano non pone limiti ai propri sogni: “Voglio anche vincere il campionato nazionale colombiano. Non sono stato in grado di farlo negli ultimi anni. È una gara che voglio assolutamente vincere, così da poter indossare la maglia di campione per un anno intero. Voglio davvero raggiungere questo obiettivo prima di smettere di correre”.

Nelle pieghe del gruppo, appena un po’ in là del fascio di luce dei riflettori, ci sono storie di grandi e piccole vittorie, storie di giovani vite piene d’entusiasmo. Nonostante tutto. È bello poter attendere che i sogni un giorno possano trasformarsi in realtà. Ti aspettiamo Egan Bernal.

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