Tour of Antalya, di De Vries l'ultimo hurrà ma la festa finale è tutta italiana
La fuga va all'arrivo in Turchia, classifica sigillata con Davide Piganzoli vincitore su Alessandro Pinarello e Edoardo Zambanini: 46 anni in tre
L'ipotetico fanatico di ciclismo italiano avrà seguito con un sentimento prossimo alla commozione lo svolgersi del Tour of Antalya 2024, e faticherà ad asciugare calde emozionate lacrime nel verificare che ai primi tre posti della classifica chiudono - nell'ordine - un classe 2002, un classe 2003 e un classe 2001, 66 anni in tre. Tutti italiani, ovviamente.
Il grande vuoto che il ciclismo tricolor sconta in questi anni (diciamo da quando Aru e poi Nibali non sono più stati competitivi) è quello delle gare a tappe, ovvio quindi che ovunque nel mondo sbuchi un podio all-italian-boys, ecco che si allertano i sensi di ragno di tutti quelli che non si capacitano di come sia potuto finire ai margini un movimento che ancora non tantissimi anni fa dominava le scene.
Naturalmente non si riparte dal semianonimo Tour of Antalya per andare alla conquista dell'universo, però i buoni risultati aiutano sempre, e anche se non va gettata su Davide Piganzoli, Alessandro Pinarello e Edoardo Zambanini la pesante croce delle aspettative, è giusto tenere a mente che qualcosa, nella penisola anatolica, si mosse, in quel tiepido febbraio 2024.
Tour of Antalya 2024, la cronaca della quarta tappa
183.9 km con partenza e arrivo ad Antalya per la quarta e ultima tappa del Tour of Antalya 2024, corsa turca giunta quest'anno alla quinta edizione. Avvio particolarmente battagliato con svariati e variegati tentativi di attacco, e son dovuti però passare 40 km prima che una sorta di fuga si formasse, animata da sei uomini: Lucas De Rossi (China Glory-Mentech), Mauro Verwilt (Tarteletto-Isorex), Dominik Amann (Vorarlberg), Emir Uzun (Sakarya BB) e la coppia della Rembe Sauerland Sebastian Niehues-Paul Wright.
Gli attaccanti non hanno avuto però una giornata di particolare letizia: andando verso metà percorso c'era infatti una non banale salita, e sulle sue rampe i sei coraggiosi hanno sbattuto, venendo raggiunti a 100 km dalla fine e dopo appena 40 km di fuga (metro più, metro meno). Al Gpm dei -92 Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) ha preceduto Davide Piganzoli (Polti Kometa), con quest'ultimo che si è installato al comando della classifica degli scalatori, posizione da cui più nessuno l'avrebbe scalzato.
A 72 km dalla fine, una volta superato il tratto di maggior pathos della tappa (e ridotto il gruppo a non più di cinquanta unità), è partita una seconda fuga, proiettata - questa - a ben altro destino rispetto alla precedente. Al suo interno altri sei uomini, ovvero Ådne Holter e Halvor Dolven (Uno-X Mobility), Hartthijs de Vries (TDT-Unibet), Alessandro Fancellu (Q36.5), Roland Thalmann (Tudor) e Fabio van den Bossche (Alpecin-Deceuninck).
La fuga trova gloria, ma è festa italiana sul podio finale
L'azione dei sei non poteva essere minimamente sottovalutata, dato che Holter pagava in classifica solo 49" al leader Piganzoli; inoltre dietro non potevano non tener conto della qualità dei nuovi attaccanti, i quali hanno rapidamente portato il vantaggio vicino ai due minuti e lì l'hanno tenuto per un bel po'. Ancora ai 10 km il vantaggio dei battistrada era fisso sul minuto, le residue energie dei Polti Kometa in quel che restava del plotone sono state spese per limare quel che si poteva limare al fine di salvare il successo finale di Piganzoli.
La fuga non l'hanno quindi più rivista, e i sei sono andati a giocarsi la vittoria, conquistata da Hartthijs (nome complessino) de Vries, 27enne neerlandese alla prima affermazione in carriera, su Van den Bossche, con Fancellu che porta a casa un terzo posto equivalente al suo miglior piazzamento negli anni '20 (eguagliato un altro terzo posto ottenuto sempre al Tour of Antalya nel 2020, quella volta però in classifica generale).
Il gruppo è arrivato a 21", piazzamento nei dieci per Lorenzo Conforti (VF Group), ottavo, e Giovanni Lonardi (Polti), nono. La generale passa agli annali con il primo posto di Davide Piganzoli con 18" su Alessandro Pinarello e 24" su Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious). Nei dieci (agli ultimi due posti della top ten) anche Valerio Conti (Corratec-Vini Fantini) a 47" e Fancellu a 51".