Cat Ferguson: "Amo la crono, ma il titolo su strada è un'altra cosa"
Le parole delle protagoniste del Campionato Mondiale di Ciclismo su Strada Donne Junior
Cat Ferguson (Gran Bretagna) vince il Campionato Mondiale di Ciclismo su Strada Donne Junior. L'inglese batte in volata Paula Ostiz Taco (Spagna) e Viktória Chladoňová (Slovacchia).
Megan Arens: "Ho provato in ogni modo a raggiungere le ragazze davanti, ma non ce l'ho fatta"
“È stata veramente una corsa dura. Sono stata abbastanza scontenta di aver lasciato andare le tre ragazze davanti: ho provato in ogni modo a raggiungerle. È stato molto difficile, e quando sono riuscita a staccare le altre due ragazze che erano con me non mi aspettavo che sarei riuscita a vedere le tre davanti nell'ultimo chilometro. Ma quando le ho viste mi sono detta ”Ok, devo andare, forse riesco a sorpassarle" ma… ero vicina, ma non abbastanza. Si deve sempre credere di potercela fare, perché se molli pensando che le altre siano già al traguardo, non saprai mai se saresti riuscita a raggiungerle… Devi sempre pensare che c'è una possibilità, che puoi riuscirci… Ho cercato di tenere questo a mente. Ho provato ad attaccare più volte e come ho detto prima, sono abbastanza scontenta di aver dovuto lasciare andare quelle tre ragazze. Penso di aver fatto comunque una buona gara, alla fine. Quindi sì, sono felice. È il mio primo anno, il mio primo Mondiale… quindi penso che sia andata abbastanza bene".
Cat Ferguson: “Ero sicura di vincere lo sprint”
"Sono al settimo cielo. La prova su strada è quello che ho sempre desiderato, da quando l'anno scorso sono arrivata seconda. Mi è bruciato, quindi prendere l'oro è incredibile.
Nell'ultimo chilometro non sapevo quanto vantaggio avessimo. Avevamo un buon gap di un minuto e mezzo a 5 km dal traguardo, ma sapevo che avevamo rallentato veramente tanto: nessuna di noi voleva stare davanti. Continuavo a guardare indietro per controllare che non fossimo riprese. Riuscivo a vedere Megan Arens dell'Olanda, quindi sono voluta andare davanti e ho pensato “Per ora va bene così”, perché non volevo rischiare di essere ripresa da dietro. Alla fine è andata bene. Pensavo che Paula Ostiz sarebbe stata veloce ma ero abbastanza sicura di poter vincere lo sprint.
È un'emozione diversa rispetto alla vittoria a cronometro, perché la prova su strada è molto diversa e mi ci sono focalizzata tanto. Amo la cronometro ma il titolo su strada era ciò che ho sempre voluto. È anche meglio di martedì, il che è folle da dire, perché martedì è stato fantastico.
Sono felicissima di aver vinto entrambe le prove, a cronometro e su strada, e non penso che la settimana potesse andare in modo migliore. Sono molto grata anche alla squadra: tutte le ragazze che erano in corsa con me mi hanno tenuta coperta e ben posizionata in gruppo. Non è solo una vittoria per me, ma anche per loro".
Amandine Muller: “La pioggia non è la nostra condizione di corsa preferita”
“Oggi le condizioni di corsa non erano buone: ha piovuto tutto il giorno e non è la nostra situazione preferita. Il percorso era pericoloso nella prima parte, con molto arredo urbano. Abbiamo fatto il meglio che potevamo, noi e Célia [Gery], abbiamo dato il massimo: non è stato il risultato che speravamo ma… è andata così”.
Célia Gery: “Oggi non avevo le gambe, ma ho fatto del mio meglio”
"Oggi non ho avuto le gambe per seguire le altre. Amo la pioggia, ma in discesa non ero sicuramente quella più a suo agio, con quello che mi è successo nelle scorse settimane [Gery è caduta più volte nell'ultimo mese ed è anche stata investita da un'auto mentre era in allenamento]. Ho fatto del mio meglio. Mi sono detta di non mollare e ho cercato di arrivare fino alla fine, ma è andata così. Non è il risultato che speravo: è andata così, è la corsa".