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Tour de France Femmes 2024 - Analisi del percorso

Grande partenza dai Paesi Bassi, un giorno sulle Ardenne poi un crescendo di difficoltà altimetriche tra Jura e Alpi fino al totem finale: l'Alpe d'Huez

11.08.2024 18:42

Il Tour de France Femmes 2024 approda alla 3a (ri)edizione sulle Alpi e completa il quadro geografico francese; tuttavia questa edizione è decisamente poco francese, visto che su 8 tappe rientra in Francia soltanto a metà della 5a (sarà un po' troppo?). Questo è dovuto al Grand Depart da Rotterdam, dove si corre anche l'unica cronometro di questo Tour, decisamente breve, insufficiente a bilanciare il percorso che si appresta a percorrere tante salite nel finale sulle Alpi. Primo giorno cruciale sarà la tappa mista sulle strade di Amstel e Liegi, dopo la quale in ogni caso non ci saranno più frazioni da volata e le difficoltà altimetriche saranno crescenti fino al tappone finale.

 

Le tappe nel dettaglio

Lunedì 12 agosto - 1a tappa: Rotterdam - La Haye (123.0 km)

Altimetria 1a tappa

Si comincia con una tappa quasi perfettamente pianeggiante da Rotterdam a L'Aia. Per assegnare la prima maglia a pois si utilizzerà l'uscita dal Maasdeltatunnel nei pressi del porto di Rotterdom. Il tracciato in più punti è piuttosto complicato da un punto di vista planimetrico, soprattutto dopo il traguardo volante di Groeneweg. Al contrario la presunta volata finale potrebbe essere velocissima visto che l'ultima curva è a ben 3 km dal traguardo. La vicinanza al mare potrebbe suggerire la presenza di vento, anche se i tratti scoperti non saranno moltissimi, dunque i ventagli potrebbero essere un rischio solo relativo.

 

Martedì 13 agosto - 2a tappa: Clermont-Ferrand - Mauriac (151.7 km)

Altimetria 2a tappa

Il secondo giorno di corsa si apre con la 2a tappa, altro piattone con cui si ritorna a Rotterdam con un percorso anche stavolta molto tortuoso, in questo caso anche nelle fasi salienti: a poco più di 4 km dal traguardo si incontra la prima di 9 curve ad angolo retto con cui si entra nel rettilineo finale di 1.1 km, con il traguardo in verità ancora nascosto alla vista da una semicurva. La distanza dal mare in questo caso sarà superiore, ma questo non consente di escludere a priori l'influenza del vento nelle fasi più scoperte.

 

Martedì 13 agosto - 3a tappa: Rotterdam - Rotterdam (Cronometro individuale - 6.3 km)

Altimetria 3a tappa

Sempre al secondo giorno si corre anche la terza tappa, una cronometro che ha l'aspetto di un prologo posticipato. Poco più di 6 km per specialiste nel centro di Rotterdam. Sono molto lineari i primi 3.8 km, spezzati solo da un'inversione a U; più tortuosi sono invece gli ultimi 2.5 in cui si susseguono 7 curve.

 

Mercoledì 14 agosto - 4a tappa: Valkenburg - Liège (122.7 km)

Altimetria 4a tappa

Il rientro in Francia passa per una frazione molto importante che sa di Ardenne e di primavera, visto che unisce in un'unica giornata i finali di Amstel Gold Race e Liegi-Bastogne-Liegi. Ne esce un percorso molto esigente fin dalla partenza e un po' più blando solo nella fase centrale, in ogni caso con pochissima pianura a disposizione. Il km0 è posto sulle prime rampe del Geulhemmerberg, seguito poi dal Bemelerberg e, soprattutto, dal duro Cauberg. Quindi si riaffrantano di nuovo le prime due e si esce da questa sorta di circuito iniziale per entrare in Belgio con altre ondulazioni senza GPM ufficialmente segnati. Le fasi decisive sono aperte dal Mont-Theux salita tosta che nasconde dietro la pendenza media tratti decisamente più impegnativi (anche sopra il 10%) nei primi metri e soprattutto nell'ultimo km. In breve tempo si entra sull'attuale percorso della Liegi, salendo in successione dal durissima e classicissima Redoute, lo strappo senza GPM di Cornémont (circa 1.5 km al 5%), la Côte des Forges, la Côte de la Roche-aux-Faucons e l'ulteriore strappo di Boncelles (quasi 2 km al 5%, ma con tratti più tosti) a metà del quale è posto uno sprint con abbuoni. Dopo questa infilata di salite rimangono soli 10 km di pianura e discesa per arrivare al traguardo.

 

Giovedì 15 agosto - 5a tappa: Onet-le-Château - Albi (126.1 km)

Altimetria 5a tappa

Tappa più semplice con cui si entra finalmente in Francia, ma di fatto quasi mai pianeggiante. Non è un percorso particolarmente temibile in chiave maglia gialla, ma il finale non si può dire propriamente da velociste. In particolare si supera a 15 km dal traguardo la relativamente semplice Côte de Montois-la-Montagne, al termine della quale la strada continua a salire dolcemente al 2/3% fino al Point Bonus di Malancourt-la-Montagne ad appena 13 km dall'arrivo. Il percorso procede veloce e lineare verso Amnéville, con una lieve contropendenza a 8 km dal traguardo che potrebbe essere adatta ai colpi di mano. Ma non è finita, perché la strada torna a salire a circa 1500 metri dal traguardo; il tratto più intenso è misurabile in 500 metri al 6% e termina a 700 metri dal traguardo, questi ultimi in lievissima pendenza (1.5%).

 

Venerdì 16 agosto - 6a tappa: Remiremont - Morteau (159.2 km)

Altimetria 6a tappa

Si incontrano le prime dolci montagne, con una tappa che termina nel massiccio del Jura, senza salite tremende, ma collezionando molto dislivello (circa 2000 metri) su una distanza anche considerevole (quasi 160 km). Punto chiave dovrebbe essere la salita a gradoni verso Le Mont Sianet in tutto di circa 11 km al 4%: si parte con uno strappo di 1.5 km al 6.8% di media (qualche breve è tratto in doppia cifra), seguito da 1.7 km pressoché pianeggianti e la rampa più dura di 1.6 km all'8.8% che porta al GPM de La Roche du Prêtre; quindi la strada continua a salire per 4.7 km (media 2.8%) fino al Point Bonus posto in vetta, alternando falsopiani a tratti di salita più marcata (comunque pedalabile). Mancheranno adesso 21 km, ma le difficoltà non sono finite: la discesa è di appena 1500 metri ed è seguita da un primo zampellotto di 700 metri al 4% e poi dall'ultimo strappo abbastanza esigente verso la Côte des Fins (1.8 km al 6.9%). Poco dopo inizia la vera discesa (non semplicissima) di oltre 7 km che termina a circa 6.5 km dall'arrivo; questi ultimi sono completamente pianeggianti, eccetto gli 800 metri finali nuovamente in lieve ascesa (3/4%).

 

Sabato 17 agosto - 7a tappa: Champagnole - Le Grand-Bornand (166.4 km)

Altimetria 7a tappa

In un climax altimetrico si incontra la prima tappa sulle Alpi, non tremenda, ma con tanta salita anche se di colli temibili di fatto non ce ne sono. Sarà comunque una frazione che soprattutto per il ciclismo femminile potrebbe risultare assai esigente e determinante per la classifica: su una distanza elevata si accumulano quasi 3000 metri di dislivello. Si parte in salita per raggiungere Saint-Laurent-en-Grandvaux con 15 km a gradoni (media 2.4%). Si incontra poi la salita più dura di giornata, il Col de la Croix de la Serra (12.3 km al 5%, molto regolari, leggermente più duri nella prima parte). A seguire si incontrano varie salitelle che aiutano ad accumulare metri di dislivello: Chatillon-en-Michaille (non segnalata, 4.5 km al 2.2%), la Côte de Bois d'Arlod (ufficialmente 2.4 km al 4.6%, ma la strada sale per quasi 2 km anche dopo il GPM), la Côte de Cercier (4 km al 4.9%; dopo il GPM la strada sale ancora in falsopiano per 7.5 km), Le Bulloz (non segnalata, circa 3.5 km al 4% con un tratto più duro iniziale). Servono a questo punto 13 km di fondovalle per arrivare ai piedi dell'ascesa conclusiva, anzi le ascese, visto che si arriva al traguardo con due gradoni: prima si sale il Col de Saint-Jean-de-Sixt (5.4 km al 5.1%, max 8%), quindi si sale al 3% per un altro km abbondante, prima di scendere per 1.5 km e tornare a salire; ignorando i dati ufficiali, l'ultima ascesa è di 8.2 km al 4.7%, con tratti costanti al 6% dopo Le Grand Bornand, verso il traguardo di Le Chinaillon, posto a metà della salita al Col de la Colombière.

 

Domenica 18 agosto - 8a tappa: Le Grand-Bornand - Alpe d'Huez (149.9 km)

Altimetria 8a tappa

Il Tour si chiude con quello che per le donne è a tutti gli effetti un tappone alpino. In 150 km si superano 3 colli prima di arrivare sull'arrivo in salita per eccellenza del Tour, l'Alpe d'Huez, dopo aver totalizzato 3500 metri di dislivello. L'avvio è subito complicato, dal momento che si parte con 4.7 km al 4% per raggiungere il Col du Marais, subito seguito dal Col de Tamié (9.5 km al 4%, primi 3.5 km al 5.3%). Al termine della discesa si percorre una quarantina di km in fondovalle quasi perfettamente pianeggianti fino ai piedi del Col du Glandon, salita molto dura che potrebbe già spaccare la corsa o addirittura essere il trampolino di lancio per scalatrici attardate in classifica in cerca di un ribaltone: in 19.7 km al 7.2% c'è spazio per un primo troncone di quasi 9 km al 7%, un paio di km molto semplici e il tratto finale di 9 km all'8.7%, con numerosi passaggi in doppia cifra, soprattutto negli ultimi 3 km (10.2% di media, max 15%). Segue la lunga discesa in Oisans, spezzata da due contropendenze (molto tosta la seconda di quasi 1 km in doppia cifra) che termina a 30 km dal traguardo, 16 dall'inizio della salita finale: in tutto sono 13.8 km all'8.1%, molto tosti i primi 2.5 (media 10.5%, max 12%), poi costantemente all'8/9% fino all'ingresso nella stazione sciistica nella quale si percorrono gli ultimi 2 km più semplici.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.