Lorenzo Barone tra i ghiacci del Circolo Polare © Lorenzo Barone
Cicloturismo

La nuova avventura di Lorenzo Barone è appena cominciata

Dalle Alpi alla Sicilia, tra montagne innevate, canyon, foreste, grotte sotterranee e coste selvagge intrecciando alpinismo, canyoning, kayak, bikepacking e trekking

13.12.2024 15:18

La bici non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di libertà e scoperta. E nessuno lo incarna meglio di Lorenzo Barone, cicloviaggiatore e ultracyclist umbro, che ha trasformato una passione giovanile in uno stile di vita straordinario. Il suo nome è ormai sinonimo di avventura estrema: deserti, ghiacci, montagne e fiumi sono diventati il suo habitat naturale. E dopo i suoi viaggi nelle zone più remote del pianeta, dal caldo torrido del deserto africano fino agli inveri rigidi nel Circolo Polare Artico, Lorenzo è già nuovamente in viaggio: attraversare l’Italia in un viaggio che combina alpinismo, canyoning, kayak, speleologia, bikepacking e trekking.

La prima foto del viaggio di Lorenzo, in Alto Adige, a 2,667 metri di altitudine © Lorenzo Barone
La prima foto del viaggio di Lorenzo, in Alto Adige, a 2,667 metri di altitudine © Lorenzo Barone

L’Italia in tre dimensioni

Questo nuovo viaggio incominciato in questi giorni lo porterà a combinare ciclismo e alpinismo (le cosiddette vertical line), lungo tutto l'arco delle Alpi, scendere sugli Appennini fino alla costa laziale in Bikepacking, affrontare le onde della Sardegna con il kayak e terminare con un trekking nel cuore della Sicilia. Un percorso che celebra la straordinaria varietà del paesaggio italiano, perfetto per chi ama emozioni forti, anche in pieno inverno. Ma per Lorenzo, la bellezza non è mai solo una questione di destinazione: “Non importa il ‘dove’, ma il ‘come’,” scrive nel suo annuncio sui social, che ha subito attirato migliaia di commenti.

Il viaggio attraverso l'Italia di Lorenzo Barone © Lorenzo Barone
Il viaggio attraverso l'Italia di Lorenzo Barone © Lorenzo Barone

Una vita sui pedali

Il viaggio di Lorenzo è iniziato nel 2015, quando, a soli 18 anni, ha deciso di pedalare fino in Portogallo con una vecchia bici recuperata in garage e un budget di tre euro al giorno. Da allora, ha percorso oltre 100.000 chilometri, attraversando deserti, foreste, ghiacci e perfino paesi in conflitto, sempre armato di un sorriso e di una determinazione contagiosa.

Tra le sue imprese più epiche c’è quella che lo ha portato dal Sudafrica allo Stretto di Bering: 28.000 chilometri in 221 giorni, interrotti solo dalla guerra in Ucraina. Non meno straordinaria è stata la sua avventura nell’Artico, dove ha sciato per 750 chilometri trainando una slitta e remato per altri 1.000 tra i ghiacci, con temperature che sfioravano i -30°C.

La bici perfetta: robustezza prima di tutto

Oggi, Lorenzo affida le sue avventure a biciclette artigianali in acciaio, appositamente realizzate per affrontare condizioni estreme. Dal 2021 utilizza una Machete costruita da Roberto Bressan, un gioiello del made in Italy progettato per resistere a tutto: “La mia bici deve sopportare migliaia di chilometri su terreni difficili, per questo scelgo componenti affidabili come il gruppo Shimano XT o SLX,” spiega Lorenzo in un’intervista a MTB Cult, che di prestazioni non vuole nemmeno sentir parlare. Per lui, ciò che conta è arrivare, ovunque e comunque.

La bici di Lorenzo Barone tra la neve della Norvegia © Lorenzo Barone
La bici di Lorenzo Barone tra la neve della Norvegia © Lorenzo Barone

Sponsor sì, ma senza compromessi

Nonostante la sua crescente popolarità, Lorenzo Barone rimane un personaggio riservato, più a suo agio nella solitudine delle montagne che davanti a una platea. Ha un solo sponsor ufficiale, Montura, con cui ha instaurato una collaborazione autentica e duratura. “Le aziende mi contattano,” racconta, “ma quello che vogliono sono le statistiche dei miei social: visualizzazioni, follower. Non sono interessati a quello che faccio, ma solo a sfruttare i miei canali, e questo non mi interessa.” Montura, invece, ha fatto la differenza: lo hanno contattato nel mezzo di un viaggio, chiedendogli di tenere tutte le ricevute perché volevano coprire le sue spese. “Da quel momento è nata una collaborazione vera, basata su un interesse a lungo termine, che è difficile trovare altrove.”

Un libro e tanti sogni ancora da scrivere

Di recente Lorenzo ha pubblicato un libro, “Dove finisce l’orizzonte. Avventurarsi nel mondo e dentro se stessi”, edito da Sperling & Kupfer, che racconta i suoi viaggi e le sue riflessioni. Chi vuole seguirlo, può farlo attraverso il suo profilo Instagram, la pagina Facebook e il canale YouTube, dove condivide le sue esperienze e ispira migliaia di persone.

Con il cuore pieno di sogni e le ruote pronte a divorare nuovi chilometri, Lorenzo Barone continua a dimostrare che l’avventura è una scelta di vita. E che, a volte, basta una bici per cambiare il mondo, almeno un pochino.

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