UAE industria di successi: a Larciano tocca a Ulissi
Diego vince la semiclassica toscana battendo allo sprint ristretto Alessandro Fedeli e Xandro Meurisse. Italiani in bella mostra, nei 10 Vendrame, Tiberi e Verre. Anche Nibali protagonista
Una corsa adatta alle sue caratteristiche, per giunta nella sua regione. Eppure questa è solo la seconda partecipazione in carriera di Diego Ulissi al GP Industria e Artigianato di Larciano, culminata con una bella vittoria. Spesso protagonista in altri lidi in questo periodo della stagione, il livornese è autore di una prova solida e al servizio del proprio capitano designato Marc Hirschi: i tentativi dello svizzero però sono tutti stoppati, in particolare l'ultimo grazie alla discesa perfetta di Nibali che riporta sotto gli inseguitori. Il finale pianeggiante con un gruppetto ristretto è pane per i denti di Ulissi, che non si lascia sfuggire la ghiotta occasione e centra la prima vittoria stagionale. Evidente la sua gioia nel tagliare il traguardo a braccia alzate davanti ad un ottimo Alessandro Fedeli, in corsa con i colori della nazionale italiana poiché in balia della ben nota vicenda Gazprom-Rusvelo. Italiani grandi protagonisti, per una corsa divertente e ricca di spunti.
Ma veniamo alla cronaca della giornata di oggi. Partenza ed arrivo a Larciano (PT) per la corsa toscana, che da qualche anno a questa parte mantiene praticamente immutato il proprio percorso. In totale i chilometri sono 193.4, suddivisi in due circuiti ben distinti. Nella prima parte di gara da ripetere 6 volte un giro di circa 14 km praticamente pianeggiante; il circuito che caratterizza la seconda metà invece misura 27 km e va affrontato 4 volte: al suo interno da scalare la celebre salita del San Baronto, con l’arrivo posizionato in fondo alla successiva discesa.
La partenza è subito fortissima, con numerosi tentativi di fuga che non riescono ad andare in porto. Una prima azione più seria è quella di Jozsef Attila Malnasi (Giotti Victoria Savini Due), Michael Belleri (Biesse-Carrera) e Giulio Masotto (Corratec), che riescono ad ottenere un vantaggio vicino ai 2’. Dal gruppo però contrattaccano Connor Sens (MgKVis Colors For Peace VPM) e Matteo Freddi (Beltrami TSA Tre Colli), che si ricongiungono al terzetto di testa, cosa che non riesce ad Alessandro Santaromita (Bardiani CSF Faizanè). La situazione di corsa si anima nuovamente sul secondo passaggio su San Baronto, quando la Alpecin-Fenix detta un’andatura decisamente elevata che assottiglia di molto il gruppone. Davanti rimane il solo Michael Belleri al comando, ma non riesce a resistere a lungo, venendo ripreso prima della fine della salita. I big in gara iniziano a muoversi invece nella penultima tornata per iniziativa di Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), che attacca e seleziona notevolmente il gruppo, che al suono della campana dell’ultimo giro conta solo una trentina di unità. Probabilmente non contento di non aver ottenuto la selezione desiderata, Brambilla ci riprova, accompagnato stavolta dal solo Chad Haga (Human Powered Health), ma gli inseguitori sono vicini.
Iniziata l’ultima scalata, Brambilla si libera agevolmente della compagnia di Haga, ma il suo tentativo in solitaria deve terminare poco dopo, a causa del fortissimo ritmo impresso dietro da Diego Ulissi (UAE). Appena ripreso l’attaccante parte subito Marc Hirschi (UAE), riuscendo a selezionare un interessante gruppetto con Nicolas Edet (Arkéa Samsic), Antonio Tiberi (Trek-Segafredo) e Natnael Tesfatsion (DroneHopper-Androni). Nel lungo falsopiano che porta allo scollinamento però da dietro riescono a rientrare Andrea Vendrame e Alessandro Fedeli (Italia) con un ottimo Thomas Pesenti (Beltrami-TSA-Tre Colli) e addirittura un gruppetto più folto tirato da Erik Fetter (Eolo-Kometa) e soprattutto da un generoso Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan). A sfruttare il momento interlocutorio è nuovamente Marc Hirschi, che con Nicolas Edet guadagna subito una decina di secondi. Questa nuova azione non riceve immediata risposta dal drappello inseguitore, mentre ci si getta nella discesa verso Larciano. La picchiata conclusiva è affrontata a tutta dalla coppia di testa, ma Vincenzo Nibali non ci sta e sfodera una discesa delle sue e riporta sotto tutto il gruppetto di inseguitori, sfruttando anche la sua conoscenza a memoria delle strade di quest’oggi. Gruppo compatto dunque in vista degli ultimi due chilometri pianeggianti, dove è proprio Nibali a provare a sorprendere tutti, ma l’attacco del siciliano è immediatamente stoppato.
Ci prova quindi Alessandro Verre (Arkéa Samsic), seguito dagli altri italiani Fedeli, Tiberi ed Ulissi. Entrati nell’ultimo chilometro e terminata la lunga trenata di Verre i quattro di testa rischiano di studiarsi troppo, anche perché poco dietro Tesfatsion ha già lanciato una lunghissima volata. I calcoli però non sono stati fatti male, ed Ulissi trionfa in una volata senza storia; seconda piazza per Fedeli, mentre Xandro Meurisse (Alpecin-Fenix) regola gli inseguitori pochissimi metri dietro. Quarta posizione per Natnael Tesfatsion, ottimo in questa prima parte di stagione, quinto Andrea Vendrame, mentre sesto l’esperto francese Maxime Bouet (Arkéa-Samsic). Settima piazza per l’altro espertissimo transalpino Tony Gallopin (Trek-Segafredo), seguito dal compagno di squadra Antonio Tiberi. Marc Hirschi è solo nono, mentre il generoso Alessandro Verre porta a casa solamente la decima posizione.