Ulissi apre l'alettone, che volata a Sogliano al Rubicone!
Il toscano vince la tappa più dura della Settimana Coppi e Bartali e balza in testa alla classifica. Dietro di lui De Pretto e Ryan, bene Brambilla e Pozzovivo
E' stata una volata straripante di Diego Ulissi a decidere la seconda tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2024: il livornese è riuscito a rientrare su un duo che si era avvantaggiato sulle rampe che portano a Sogliano al Rubicone. Per lui si tratta della quindicesima stagione senza zeri alla voce vittorie, e dopo il quarto posto alla Milano-Torino, il trentaquattrenne dimostra ancora di saper sfruttare i momenti di libertà che gli concede una squadra piena di grossi nomi. La Settimana Coppi e Bartali era già stata sua nel 2013: ora la grande gamba dimostrata vincendo la tappa più dura e la consistenza della sua squadra sembrano porre i presupposti per un possibile bis.
Otto in fuga, Tarozzi consolida la maglia dei Gpm
La corsa prevedeva la partenza da Riccione, e l'arrivo a Sogliano al Rubicone dopo 156.5km: la fuga di giornata ha preso il via dopo diversi tentativi, probabilmente vista ricchezza di punti in palio per poter sfilare la maglia verde degli scalatori a Manuel Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). I componenti erano Carl Fredrik Hagen (Q36.5), Mathys Rondel (Tudor), Giosuè Epis (Arkéa-B&B Hôtels Continentale), Davide Bauce (Mg.K Vis-Colors for Peace), Nicolò Garibbo (Technipes #inEmiliaRomagna), Jeferson Armando Ruiz Acuña (GW Erco Shimano), poi raggiunti da Mathys Rondel (Tudor) e dallo stesso Tarozzi. Per loro il vantaggio massimo è stato superiore ai 4'. Tra i più attivi all'inseguimento naturalmente sono stati gli uomini della Tudor del leader della generale Marco Brenner, vincitore di ieri.
Oltre a perdere vantaggio, gli attaccanti si sono poi sgretolati, tanto che solo Tarozzi, Garibbo e Teugels sono riusciti a scollinare per la terza volta sulla salita di Ville Monte Tiffi, che nel circuito di Sogliano al Rubicone era ripetuta ripetuta quattro volte. Per due volte su tre Tarozzi ha vinto il Gpm, mettendo in cassaforte la maglia verde. Hagen ha poi cercato di tornare sul gruppo di testa seguito da Darren van Bekkum (Visma | Lease a Bike): i due sono riusciti a tornare sul gruppo di testa intorno ai -30, quando il gruppo ha aumentato nuovamente l'andatura chiudendo sugli attaccanti.
La stessa Visma ha preparato un attacco di Johannes Staune-Mittet, che è stato ripreso all'inizio dell'ultima tornata. Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Diego Pescador (GW Erco Shimano) hanno provato a partire in contropiede, poi raggiunti da Hartthijs de Vries (TDT-Unibet), Jarno Widar (Lotto Dstny), Sébastien Reichenbach (Tudor), Alejandro Osorio (GW Erco Shimano), Alessandro Fancellu (Q36.5) e Menno Huising (Visma | Lease). De Vriese è nuovamente ripartito con Giovanni Carboni (JCL UKYO) e con Jonathan Caicedo (Petrolike), salutando ben presto i compagni di fuga e arrivato ad avere 40" sul gruppo principale. La UAE ha poi preso il controllo delle operazioni chiudendo il gap ai -4 e preparando la volata di Diego Ulissi.
Ulissi brucia De Pretto e Ryan
Nella salita finale hanno provato ad andarsene prima nuovamente Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e poi Archie Ryan (EF Education-EasyPost) seguito da Davide De Pretto (Jayco AlUla). Ai -500 metri i due avevano ancora un centinaio di metri di vantaggio, ma quando è cominciato il tratto più duro in lastricato, ai -200 metri, Diego Ulissi si è prodotto in una progressione che gli ha permesso di lasciare sul posto i due attaccanti, superarli ai -50 metri e vincere con un secondo di vantaggio su De Pretto e Ryan. Nei dieci sono arrivati anche Gianluca Brambilla (Q36.5), e Giovanni Carboni, mentre in generale Ulissi comanda con 5" su De Pretto e 9" su Ryan. Brambilla è quinto a 13" e Pozzovivo decimo a 18"
Domani sul percorso del Tour
Domani si partirà nuovamente da Riccione, per tornarci dopo 134.5. Si affronterà il Passo San Marco, per poi entrare a Novafeltria dove si entra sul percorso della prima tappa del Tour de France 2024, affrontando le salite di San Leo e Montemaggio, prima di sconfinare in territorio San Marinese per l'ultimo Gpm sulle pendici del Titano, per poi risalire Montescudo quando mancheranno 30 km all'arrivo. La collocazione molto lontana dall'arrivo delle salite più dure potrebbe favorire gli attaccanti, ma non è escluso che Ulissi vorrà capitalizzare l'ottima condizione mostrata quest'oggi